Nome comune: Ortensia.
Genere: Hydrangea.
Famiglia: Hydrangeaceae.
Provenienza: America e Asia orientale.
Descrizione genere: comprende circa 80 specie di piante a portamento arbustivo o rampicante, con foglie decidue o persistenti, che presentano dimensioni variabili da 1 a 4 m. di altezza (anche se alcune specie rampicanti possono raggiungere i 15 m). Le foglie sono opposte o verticillate (in numero di tre per ogni nodo); mentre i fiori, riuniti in corimbi o pannocchie terminali, sono stellati, di piccole dimensioni e divisi in sterili (più grandi e appariscenti, che si trovano alla periferia dell’infiorescenza) e fertili (al centro dell’infiorescenza). Si possono trovare anche infiorescenze formate solo da fiori sterili. Il loro colore varia dal bianco al rosa, al lilla, all’azzurro; mentre la comparsa coincide, solitamente, con il periodo estivo e si compie sui rami dell’anno precedente. Sono piante generalmente rustiche che tollerano bene il freddo, necessitando protezione solo in casi eccezionali.
Hydrangea macrophylla (foto www.agraria.org)
Hydrangea anomala o altissima: originaria dell’Himalaya e della Cina, questa specie a portamento rampicante presenta foglie di forma ovale, lunghe fino a 10 cm. e fiori bianchi, che compaiono, in giugno, riuniti in corimbi appiattiti. Raggiunge i 10 m. di altezza ed è consigliabile coltivarla contro un muro che la protegga dal gelo.
Hydrangea arborescens: è originaria dell’America nord-orientale questo arbusto, dalle foglie ovate, ad apice acuminato, lunghe 6-20 cm. e di colore verde-grigio. Da luglio a settembre produce fiori, di colore bianco opaco all’inizio, bronzo in seguito, che compaiono riuniti in corimbi appiattiti delle dimensioni di 10-15 cm. di diametro. La varietà “Grandiflora” produce solo fiori sterili (quindi più grandi e appariscenti) di colore bianco, riuniti in infiorescenze più compatte e tondeggianti di quelle della specie tipo.
Hydrangea aspera: questa specie arbustiva, proveniente dall’Himalaya e dalla Cina, presenta foglie dalla lamina di forma varia (da ovata a lanceolata), dai margini dentati e di colore verde sulla pagina superiore e grigia su quella inferiore. I fiori compaiono in giugno-luglio, riuniti in corimbi della larghezza di 10-30 cm. e sono di colore diverso a seconda che siano fertili (azzurri) o sterili (rosa-lilla). La pianta teme le gelate primaverili tardive e cresce fino a 2,5 m.
Hydrangea davidii: presenta foglie dentate e infiorescenze a ombrella, composte da fiori sterili bianchi e fiori fertili azzurri, questa specie arbustiva originaria della Cina. Può crescere fino a 2 m. di altezza.
Hydrangea integerrima: è originaria del Cile questa specie a portamento rampicante. Presenta foglie persistenti, grandi, lucide, di consistenza coriacea e colore verde scuro. In giugno-luglio produce pannocchie di forma tondeggiante, larghe 6-7 cm., composte da fiori fertili (molto piccoli e di colore verde) e fiori sterili (di colore bianco). Può crescere fino a 6 m. di altezza e 2m. di larghezza.
Hydrangea involucrata: originaria del Giappone, questa specie arbustiva presenta foglie larghe, di forma ovata e dall’apice leggermente acuminato. In agosto-settembre produce corimbi, larghi 8-12 cm., di forma globosa, composti da fiori sterili, grandi e di colore bianco o azzurro e fiori fertili, di dimensioni più piccole e di colore rosa o azzurro. Cresce con forma espansa, raggiungendo 1,5-2,5 m. di altezza.
Hydrangea macrophylla o H. ortensis o H. opuloides: proveniente dalla Cina e dal Giappone, questa specie a portamento arbustivo presenta foglie ovali, dai margini dentati e di colore verde chiaro. I fiori, riuniti in corimbi che raggiungono anche i 15 cm. di larghezza, compaiono da luglio a settembre e possono assumere tonalità del rosa e dell’azzurro. Si sviluppa con forma piena e tondeggiante e cresce fino a 4 m. di altezza. In commercio si trovano numerose varietà che differiscono per il colore delle infiorescenze, nonché per la forma e la composizione delle stesse, che può contemplare fiori misti o solo sterili, doppi o semplici. Una delle più diffuse è “H. macrophylla serrata”, detta anche H. acuminata, che presenta fusti eretti, foglie verdi dall’apice acuminato, che in autunno assumono una sfumatura rosso-porpora. Da luglio a settembre produce corimbi, larghi 5-6 cm., composti da fiori fertili, di colore bianco, rosa o lilla e fiori sterili, di colore azzurro. Presenta taglia ridotta rispetto alla specie tipo, non oltrepassando 1-1,5 m. di altezza. Da questa varietà ne sono state ottenute altre tra le quali ricordiamo: “Blue Bird”, con i fiori tutti di colore azzurro; ”Grayswood”, con fiori fertili azzurri e fiori sterili di colore cangiante dal bianco al rosa pallido al cremisi; ”Intermedia”, che presenta fiori sterili di colore rosa; ”Rosalba”, con fiori fertili azzurri e fiori sterili che dal bianco cangiano verso il cremisi. Le altre varietà vengono solitamente riunite in due gruppi:
- Gruppo Hortensia: formato da varietà caratterizzate da corimbi globosi, della larghezza di 15-20 cm., formati prevalentemente da fiori sterili, semplici o doppi;
- Gruppo Lace Caps (cuffie di pizzo): formato da varietà che producono corimbi piatti, larghi 10-15 cm., composti da fiori sia sterili che fertili.
In generale i fiori possono assumere colorazione diversa a seconda della composizione del terreno:
- Terreni acidi o neutri: le varietà rosa diventano azzurre o porpora;
- Terreni alcalini: le varietà azzurre diventano rosa o rosso porpora.
Hydrangea paniculata: proviene dalla Cina e dal Giappone questa specie rustica dai rami arcuati e dalle foglie acuminate e dai margini dentati. Da luglio in poi produce infiorescenze terminali a pannocchia, di forma piramidale, che raggiungono la lunghezza di 15-20 cm. Queste sono costituite da fiori fertili piccoli e giallastri e da fiori sterili, grandi e di colore bianco che cangia, poi, verso il rosa-porpora. Nei paesi di origine cresce fino a 9 m. di altezza; in Europa non supera i 3-6 m. In commercio se ne trovano diverse varietà tra le quali ricordiamo: “Grandiflora”, con pannocchie compatte, lunghe fino a 45 cm., composte solo da fiori sterili e ”Praecox”, di dimensioni inferiori rispetto alla specie tipo e dalle pannocchie lunghe circa 25 cm., composte da fiori di colore giallo-crema e caratterizzate dalla fioritura precoce.
Hydrangea petiolaris o H. scandens: originaria del Giappone, questa specie a portamento rampicante è adatta a ricoprire muri, graticci e tronchi d’albero, grazie alle sue radici aeree. È rustica e molto vigorosa, potendo crescere fino a 20-25 m. di altezza. Le foglie sono di forma ovata, con i margini dentati e con l’apice acuminato. La lamina presenta la pagina superiore di colore verde scuro; mentre quella inferiore appare tomentosa e chiara. In giugno produce corimbi appiattiti, larghi fino a 18-25 cm., composti da fiori bianco-crema.
Hydrangea quercifolia: originaria dell’America sud-orientale, questo arbusto presenta foglie ovate divise in 3-7 lobi, di colore verde scuro (che cambia tonalità nella stagione invernale). In estate produce pannocchie terminali, lunghe 15-30 cm. e composte da fiori bianchi, dei quali quelli sterili assumono una tonalità rosso-porpora, quando sono prossimi ad appassire. Cresce fino a 2 m. di altezza e 1,5 m. di diametro.
Hydrangea sargentiana: presenta rami tomentosi e foglie con apice acuminato, margini dentati e lamina di colore verde scuro sulla pagina superiore e verde chiaro su quella inferiore (che appare anche ricoperta di una fitta peluria) questa specie, originaria della Cina. In luglio-agosto produce corimbi appiattiti, composti da fiori fertili (rosa-lilla) e fiori sterili (bianchi macchiati di rosa), che raggiungono la larghezza di 15-25 cm. Presenta portamento eretto e cresce fino a 3 m. di altezza.
Hydrangea serrata: originario del Giappone e della Corea, questo arbusto, che raggiunge il metro di altezza, presenta fusti eretti e vellutati che portano foglie dalla forma ovale o lanceolata. Le infiorescenze sono costituite da fiori sterili di colore rosa, bianco o azzurro.
Hydrangea villosa: questo arbusto, originario della Cina, presenta rami angolosi e tomentosi che portano foglie di forma ovata o oblungo-lanceolata e dalla lamina opaca e setolosa, sulla pagina superiore e grigia e lanuginosa, su quella inferiore. In luglio-agosto produce corimbi terminali e ascellari, larghi 10-15 cm. e composti da fiori di color porpora chiaro. Cresce fino a 2,5-3 m. di altezza e diametro.
Hydrangea macrophylla (foto www.agraria.org)
Temperatura: le piante in vaso, dopo la drastica potatura, dovrebbero essere tenute in serra fredda o cassone, fino alla ripresa vegetativa. Alcune specie comunque sopportano anche temperature sotto zero.
Luce: è preferibile un’esposizione molto luminosa, ma riparata dai raggi diretti del sole, che potranno essere invece tollerati se terreno e atmosfera saranno mantenuti sufficientemente umidi.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente in primavera-estate, con maggiore parsimonia nella stagione invernale.
Substrato: composto da terra da giardino, terriccio e torba.
Moltiplicazione: si moltiplicano per talea con modalità differenti, a seconda che tratti di ortensie a portamento rampicante o arbustivo.
Ortensie rampicanti: le talee (lunghe circa 7 cm.), prelevate in giugno-luglio dai germogli laterali, devono essere messe a radicare, in una miscela di torba e sabbia, in serra fredda o cassone.
Ortensie arbustive con più fusti: in agosto-settembre si mettono a radicare, in una miscela di torba e sabbia, talee della lunghezza di 10-15 cm., prelevate dai rami non fioriferi. Le nuove piantine dovranno essere cimate non appena comparse le prime tre foglie, al fine di favorire lo sviluppo di esemplari vigorosi. Si trapiantano in vasi di dimensioni maggiori man mano che la piantine crescono.
Ortensie arbustive con un solo fusto: in settembre si prelevano talee apicali, della lunghezza di circa 10 cm., che andranno messe a radicare in cassone in una miscela di torba e sabbia. Si procede poi come per le talee delle ortensie con più fusti.
Potatura: per mantenere le ortensie in vaso occorre potarle drasticamente, lasciando solo due foglie per ramo e trasferirle in serra fredda o comunque in posizione riparata.
- Afidi: lasciano sulla pianta una sostanza zuccherina che può favorire la comparsa di fumaggini. Si combattono con insetticidi.
- Ragnetto rosso: si manifesta con la comparsa, sulle foglie, di piccole macchie bianche o giallastre. Si previene evitando di tenere le piante in ambienti caldi e asciutti, innalzando l’umidità atmosferica con ogni mezzo. Si combatte con prodotti acaricidi.
- Clorosi: si manifesta con un ingiallimento nella nervatura delle foglie, che possono diventare anche biancastre ed arrivare perfino a seccarsi e cadere. È dovuta alla carenza di ferro nel terreno o alla impossibilità di assorbirlo da parte della pianta a causa dell’eccesso di calcare presente nel substrato. Si combatte somministrando del sequestrene, che permette alla pianta di assorbire il ferro lentamente e secondo le sue esigenze.
- Famigliola: malattia fungina, che si manifesta con la marcescenza delle radici, difficile da curare, tanto che si consiglia, solitamente, di eliminare le piante colpite al fine di evitarne la diffusione.
- Foglie che perdono turgore, diventano marroni lungo i margini e si arricciano: annaffiature insufficienti. Il terreno deve essere mantenuto sempre umido.
Altre immagini (clicca sulla specie)
Hydrangea macrophylla - Alpengluhen
Hydrangea macrophylla - Homigo
Hydrangea macrophylla - Libellè
Hydrangea macrophylla - Schneeball
Hydrangea quercifolia - Harmony
Hydrangea serrata - Bel Sony
Hydrangea serrata - Miranda
Hydrangea serrata - Mont Aso
Foto scattate presso il Vivaio Paoli Borgioli Firenze