Nome comune: Achimene.
Genere: Achimenes.
Famiglia: Gesneriaceae.
Etimologia: dal greco, chemaino, sto al freddo, con l’alfa negativo a indicare la scarsa affinità di queste piante per le basse temperature.
Provenienza: America Centrale.
Descrizione genere: comprende circa 50 specie di piante da serra o d’appartamento, erbacee e perenni, che presentano rizomi squamosi che producono tuberi e richiedono un periodo di riposo completo. I fiori, che compaiono da luglio a settembre all’ascella delle foglie superiori, solitari o riuniti in piccoli gruppi, sono a forma di calice e presentano colori vivaci che possono andare dal rosa al violetto, all’azzurro, al giallo, passando per tutte le tonalità del rosso. Qualche specie presenta fiori bianchi (A. tubiflora). Alcune specie presentano portamento ricadente e possono essere coltivate in panieri sospesi.
Achimenes magnifica (Giardino Botanico di Berlino) (foto www.agraria.org)
Achimenes candida: pianta a crescita lenta, che presenta foglie ruvide e dal margine dentato, portate da fusti flessuosi. I fiori, che compaiono da luglio a settembre, sono bianchi con la gola porpora e il retro color camoscio.
Achimenes coccinea: originaria del Perù e della Giamaica, presenta rami butterati. I fiori sono piccoli, di colore scarlatto e compaiono in agosto. Raggiunge i 50 cm d’altezza.
Achimenes grandiflora: raggiunge i 60 cm d’altezza. Presenta fusti verdi, spesso macchiati di rosso e foglie tomentose, rossastre nella pagina inferiore e con i margini dentati. I fiori, simili a quelli della viola del pensiero, di colore rosso-porpora o violetto, sono larghi circa 5 cm. La varietà “Leonora” presenta foglie verde scuro e fiori porpora a gola gialla.
Achimenes heterophylla: raggiunge i 25-30 cm d’altezza. I fiori compaiono a luglio e sono scarlatti con interno giallo. La varietà “Little beauty”, con portamento cespuglioso, presenta fiori rosa-cremisi.
Achimenes hirsuta: raggiunge i 60-70 cm d’altezza. Molto diffusa, produce fiori rossi con interno giallo, nel periodo estivo. Presenta all’ascella delle foglie piccoli bulbi che, se piantati, danno origine a nuove piantine.
Achimenes longiflora: pianta a fusti ricadenti ideale per cestini pensili. In commercio si trovano ibridi, ottenuti incrociando la specie tipo con A. coccinea, A. grandiflora e altre specie, che hanno soppiantato la prima, che presentava un portamento piuttosto disordinato. Presenta foglie opposte di forma ovato-acuminata e fiori solitari, di forma tubolare, con un piccolo calice a cinque sepali e una corolla lunga, cilindrica, con cinque lobi espansi di colore blu violaceo, lavanda o rosa pallido. Ne esistono molte varietà. Tra le più diffuse troviamo: “Alba” con fiori bianchi; “Grandiflora” a fiori rosso brillante; “Pulchella” a fioritura precoce gialla e rossa; “Vivid” a fiori rossi e gialli, "Chiapas" a fiori viola lilla.
Achimenes magnifica
Achimenes multiflora: specie che raggiunge i 30 cm d’altezza e fiorisce in luglio agosto, producendo fiori di colore blu o porpora pallido.
Achimenes tubiflora: pianta di piccole dimensioni che produce fiori bianchi che raggiungono i 10 cm di grandezza.
Temperatura: calda d’estate, fresca d’inverno (intorno ai 13°C). I rizomi andranno tenuti a riposo alla temperatura di 16-18°C.
Luce: molta luce, senza sole diretto.
Annaffiature e umidità ambientale: in estate richiedono un’atmosfera umida con annaffiature abbondanti. Annaffiature troppo abbondanti però possono determinare la mancanza di fiori.
Substrato: composto a base di terra fibrosa da giardino.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: svernamento: dopo la morte della vegetazione si tagliano i fusti alla base e si prelevano i tuberi che andranno tenuti nella sabbia in un luogo asciutto a circa 10°C. A fine inverno, dopo un periodo di riposo, si inizierà di nuovo al coltivazione dei tuberi in serra calda con esposizione a luce intensa e utilizzando un terriccio di foglie e torba oltre a sabbia e terra fibrosa da giardino. Si piantano 6-8 tuberi per un vaso di circa 15 cm., avendo cura di annaffiare moderatamente all’inizio e più abbondantemente in seguito (con periodiche concimazioni durante il periodo vegetativo). Una volta raggiunta una buona fioritura, la pianta potrà essere portata in casa dove passerà la bella stagione. In autunno la si porrà a riposo riducendo le annaffiature, fino ad arrivare alla morte della vegetazione e al prelievo e alla conservazione dei tuberi nella sabbia, in attesa del loro riutilizzo per il ciclo successivo.
Si moltiplica per divisione dei rizomi (ogni rizoma alla fine dell’estate produce da tre a sei rizomi che saranno pronti per essere piantati nella primavera successiva), durante il rinvaso a marzo-aprile. Si possono anche usare talee, ottenute in primavera (aprile-maggio) da giovani germogli prelevati dai rami che non hanno dato fiori, che dovranno essere messe a radicare a gruppi di tre in vasetti di 8 cm., alla temperatura di 21-26°C, avendo cura di annaffiare prudentemente all’inizio.