Nome comune: Dipladenia
Genere: Dipladenia.
Famiglia: Apocinaceae.
Etimologia: dal greco diplos, doppio e aden, ghiandola, a causa della presenza di due ghiandole nell’ovario.
Provenienza: America tropicale.
Descrizione genere: comprende circa 30 specie di arbusti a portamento rampicante, sempreverdi adatte alla coltivazione in serra o appartamento e, in zone dal clima più mite, anche all’aperto. Le foglie sono generalmente opposte, a margine intero e di colore verde scuro. I fiori sono grandi, a forma di trombetta o imbuto (con un lungo e sottile tubo espanso in cinque lembi), profumati, duraturi (arrivano fino a una settimana) e riuniti in spighe o cime terminali o ascellari, che possono raggiungere la lunghezza di 15-20 cm., e compaiono dall’estate all’autunno inoltrato. Possono assumere colorazione variabile dal bianco al rosa al rosso porpora.
Tutte le parti della pianta sono molto velenose, sia per l'uomo che per gli animali domestici.
Dipladenia (foto www.agraria.org)
Dipladenia boliviensis: specie originaria della Bolivia, che può raggiungere i 3-4 m. di altezza. Presenta foglie di forma oblunga, acuminate, di colore verde lucido e lunghe fino a 5-7 cm. Produce fiori grandi (fino a 5 cm.) di colore bianco, con la parte centrale giallo-arancio, riuniti in ombrelle di 3-4 esemplari.
Dipladenia sanderi: originaria del Brasile, questa specie è adatta alla coltivazione in appartamento solo in presenza di ottima luminosità e umidità ambientale. I fiori, che compaiono in cime terminali o ascellari sui rami dell’anno, presentano forma a imbuto e colore rosa salmone o carnicino con gola gialla. Necessita di sostegno e potatura formativa. La varietà “Rosea” è forse quella più adatta alla coltivazione in appartamento, pur con i limiti suddetti.
Dipladenia splendens: originaria del Brasile, anche questa specie necessita di sostegni per le dimensioni che può raggiungere (fino a 4m. di altezza). Presenta foglie con la pagina superiore verde brillante e quella inferiore grigiastra. Da giugno a settembre produce fiori grandi, profumati, di colore rosa e riuniti in racemi terminali. La varietà “Williamsii” presenta fiori di colore rosa con la gola più scura.
Dipladenia (foto www.agraria.org)
Temperatura: la temperatura minima invernale deve essere mantenuta intorno a 12-14°C. Non bisogna dimenticare che la Dipladenia necessita di un periodo di riposo invernale a temperatura fresca. Sottovalutare questa esigenza, tenendo la pianta a temperature elevate, espone al rischio di compromettere la successiva fioritura.
Annaffiature e umidità ambientale: le annaffiature dovranno essere abbondanti in primavera-estate, fino all’appassimento dei fiori e ridotte durante la stagione invernale. L’umidità ambientale dovrà essere innalzata con ogni mezzo, come spruzzature e nebulizzazioni delle foglie. Potrà essere utile tenere le piante su una terrina riempita di ghiaia mantenuta sempre bagnata.
Substrato: miscela di terra di foglie, torba e terra da giardino, con aggiunta di sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: da giugno a settembre concimare settimanalmente.
Moltiplicazione: normalmente si utilizza la moltiplicazione per talea (lunga circa 8 cm.), prelevata in primavera da germogli laterali (avendo cura di lasciare una porzione del ramo portante) o in estate da rami più vecchi (avendo cura di lasciare due foglie). La radicazione dovrà avvenire in un miscuglio di torba e sabbia inumidita, sotto copertura e alla temperatura di circa 18-25°C. Si dovrà porre particolare attenzione all’arieggiamento dell’ambiente, onde evitare il crearsi di un ambiente asfittico e poco salubre per le future piantine.
Potatura: potrà essere utile una potatura dopo la fioritura, allo scopo di ottenerne una più copiosa l’anno successivo.