Nome comune: Blecnum.
Genere: Blechnum.
Famiglia: Blechnaceae.
Provenienza: provengono per la maggior parte dall’emisfero australe, ma sono diffuse anche da noi.
Descrizione genere: comprende circa 220 specie di felci a rizoma strisciante o eretto con foglie, a volte divise in fertili e sterili, lisce, pennate o bipennate, spesso portate da uno stelo detto stipite. Tra le varie specie se ne trovano di rustiche, adatte alla coltivazione in giardino e di delicate, adatte alla serra o all’appartamento.
Blechnum spicant (L.) Roth (foto www.boga.ruhr-uni-bochum.de)
Blechnum brasiliense Desv. (foto www.sci.muni.cz)
Blechnum brasiliense: originaria del Brasile e del Perù, questa felce presenta foglie oblungo-lanceolate (lunghe fino a 60-120 cm.), portati da stipiti che possono raggiungere i 50 cm. di altezza. Necessita di una temperatura minima di 13-16 °C.
Blechnum capense: detta anche “felce palma”, questa specie presenta portamento eretto con segmenti lunghi e sottili, con la base arrotondata o cuoriforme. Le spore sono portate su fronde diverse lunghe 15 cm.
Blechnum discolor: presenta fronde color rame, allo stadio giovanile e verde lucido, allo stadio adulto. La pagina inferiore delle foglie è marrone.
Blechnum gibbum: considerata la specie (di questo genere, ovviamente) più adatta alla coltivazione in appartamento, può crescere fino a un metro di altezza. Le foglie, lucide, di colore verde chiaro e lunghe 50-60 cm., sono disposte a formare una rosetta molto folta.
Blechnum spicant: originaria dell’America Settentrionale e dell’Europa, questa specie molto rustica presenta piccioli marroni che portano fronde lucide di colore verde scuro o verde bluastro. Le foglie sterili sono esterne e disposte a rosetta; mentre quelle fertili sono interne, più grandi, erette e con pinnule allungate e bordo ricurvo. Può raggiungere 50-100 cm. di altezza. E’ comune nei nostri boschi, soprattutto in montagna.
Blechnum tabulare: originaria dell’Africa meridionale, questa specie presenta fronde ovate, lunghe 30-60 cm. e necessita di una temperatura minima di 10°C.
Temperatura: la temperatura dovrebbe aggirarsi intorno a 16-18 °C. In modo particolare per B. gibbum la temperatura invernale non deve superare i 18 °C.
Luce: posizionare la pianta in un luogo ben aerato e ombroso.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente da maggio a luglio; ridurre le somministrazioni in autunno-inverno, senza lasciare mai che il terreno asciughi del tutto. È bene utilizzare acqua piovana, dato che sono piante sensibili al calcio e ai sali minerali.
Substrato: fibroso e ben drenato, composto da torba, terriccio da giardino e sabbia.
Si possono riprodurre facilmente mettendo a germinare, in primavera, le spore, situate sulla pagina inferiore delle foglie, su torba umida in letto caldo a 25 °C. La divisione dei cespi, per contro, è di realizzazione più complicata.