Nome comune: Ardisia.
Genere: Ardisia.
Famiglia: Mirsinaceae.
Provenienza: originarie delle zone tropicali.
Descrizione genere: comprende circa 400 specie di alberi e arbusti sempreverdi molto ornamentali, ma abbastanza delicate. Presentano foglie alterne, di consistenza coriacea e infiorescenze diverse da specie a specie: terminali, ascellari, composte di piccoli fiori bianchi o rosa, riuniti in pannocchie o racemi. In autunno, dopo la fioritura, la pianta si ricopre di bacche lucide di colore rosso (in alcune specie in seguito diventano nere), che durano fino a giugno dell’anno successivo e che costituiscono il maggior elemento decorativo. Viene coltivata prevalentemente la specie A. crispa.
Ardisia crenata (Giardino Botanico di Berlino) (foto www.agraria.org)
Ardisia crenata
Ardisia crispa: originaria di Cina e India, è la sola specie coltivata sia in serra che in appartamento. È un arbusto a portamento eretto che può raggiungere 60-90 cm d’altezza e 30-45 cm di larghezza. Presenta foglie alterne, di colore verde scuro e lucide, oblungo-lanceolate e con i margini ondulati. I fiori compaiono in giugno, riuniti in pannocchie ascellari, e sono stellati, di colore bianco-crema con sfumature rosse e profumati. La fioritura è seguita dalla produzione di bacche rosso corallo, che possono restare sulla pianta anche fino alla fioritura successiva. Ne esiste anche una varietà a fiori gialli.
Ardisia humilis: questa specie presenta foglie di consistenza cuoiosa e di colore verde scuro, lunghe da 5 a 15 cm. I fiori, rosa pallido, compaiono raccolti in pannocchie piatte e pendule e sono seguiti da bacche di colore che vira dal rosso al nero nel corso della loro maturazione.
Ardisia solanacea: questa specie presenta rami dalle sfumature rosso-brune che portano foglie lunghe 10-15 cm., strette, di consistenza cuoiosa e colore verde chiaro. Produce fiori poco appariscenti di colore rosa-violetto. Le bacche, come per A. humilis, assumono colore rosso all’inizio e nero in seguito.
Temperatura: la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 7°C, mentre quella estiva non deve essere al di sotto di 18 °C. Con temperature al di sopra dei 21 °C le foglie tendono ad appassire e le bacche avvizziscono e cadono.
Luce: buona, ma al riparo dai raggi diretti del sole.
Annaffiature e umidità ambientale: le annaffiature dovranno essere abbondanti in estate e ridotte in inverno (avendo cura di tenere comunque la terra del vaso sempre umida).
Substrato: miscela di torba, sabbia e terriccio.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: somministrare concime liquido, a cadenza settimanale, a partire dal mese di aprile fino a quando le bacche avranno assunto la loro colorazione. Le piante si rinvasano ogni tre-quatto anni , in aprile. Tenere presente che dopo due anni circa le piante degenerano e devono essere sostituite con nuovi esemplari. Le piante vecchie si tagliano alla base e, quando i nuovi germogli hanno raggiunto le dimensioni di 7-8 cm, si invasano di nuovo.
NB: talvolta si formano sui margini delle foglie alcuni noduli, che non devono essere staccati in quanto rappresentano un fenomeno normale e naturale.
Moltiplicazione: per seme. In marzo si seminano le bacche più grosse, subito dopo la raccolta, in terrine con terriccio , torba e sabbia, avendo cura di mantenere l’atmosfera umida e la temperatura intorno ai 20-24 °C fino alla comparsa dei germogli, momento in cui dovrà essere portata a circa 15 °C. La germinazione di solito avviene nel giro di qualche settimana. Quando le piantine sono abbastanza grandi da essere maneggiate, si mettono in vasi di 7-8 cm di diametro riempiti di terriccio, torba e sabbia. In seguito si tagliano le estremità delle radici più lunghe e si procede a una seconda invasatura. Si può riprodurre anche per talea (dalla primavera all’autunno) di getti laterali completi, avendo cura di lasciare alla base un pezzetto di corteccia. Dopo averle trattate con polvere a base di ormoni rizogeni, devono essere messe a radicare in un composto a base di sabbia e torba mantenuto umido, alla temperatura di 24 °C. Se si riesce a mantenere la temperatura ideale, radicheranno nel giro di 6-8 settimane.
Potatura: in febbraio le piante troppo alte e deboli devono essere tagliate a 7-10 cm dalla base. Si sospendono le annaffiature fino a quando il taglio non smette di emettere linfa. A questo punto la pianta deve essere tenuta a una temperatura di almeno 10°C, per stimolarla a emettere nuovi germogli, dei quali verranno eliminati i più deboli e lasciati solo i più forti.
- Afidi: attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici.
- Cocciniglia cotonosa: attacca foglie e steli, specie in presenza di clima caldo e secco. Bisogna asportarle, trattare la pianta con un prodotto anticoccidico ed elevare il tasso di umidità ambientale (le spruzzature e i lavaggi fogliari permettono di eliminare le cocciniglie allo stato larvale). In alternativa al prodotto chimico, si possono strofinare le parti colpite con un batuffolo di cotone bagnato con acqua e alcool.