Nome comune: Brassia.
Genere: Brassia.
Famiglia: Orchidacee.
Provenienza: America equatoriale, dal Brasile al Perù fino alle Antille.
Descrizione genere: questo genere comprende circa 40 specie di orchidee abbastanza simili al genere Oncidium. Sono piante epifite. Presentano pseudobulbi di forma ovoidale che terminano, alla sommità, con una o due foglie grandi, strette e sessili. I fiori, raggruppati in grappoli piuttosto radi, sono profumati, vivacemente colorati (per lo più sulle sfumature del giallo e del verde) e portati da uno stelo che arriva fino a 50-60 cm di altezza.
Brassia verrucosa (foto www.futura-sciences.com)
Brassia brachiata: originaria del Messico, ha fiori di colore verde-giallastro, con labello (petalo centrale incurvato a forma di labbro, tipico delle orchidee) bianco con macchie verde-scuro, che compaiono tra maggio e giugno.
Brassia caudata: fiorisce da giugno a settembre, producendo fiori molto appariscenti con sepali laterali di colore giallo striato di bruno e labello giallo punteggiato di bruno-verdastro.
Brassia lawrenceana: originaria del Brasile, presenta steli, che arrivano fino a 60 cm di altezza, portanti fori molto grandi e profumati di colore giallo pallido con sfumature verdi e punteggiature brune alla base dei petali, che compaiono tra giugno e luglio.
Brassia maculata: originaria del Messico, fiorisce da giugno ad agosto producendo fiori con petali di colore verde con screziature marroni e labello color crema, sempre macchiato di marrone.
Brassia verrucosa: originaria del Guatemala e del Messico meridionale, fiorisce in giugno-luglio. I fiori sono di colore verde chiaro tendente al giallo, riuniti in un’infiorescenza che si presenta in principio eretta e in seguito pendula.
Temperatura: la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 7°C, mentre in estate può sopportare fino a 38°C (purchè in ambiente adeguatamente umidificato); la temperatura ideale si aggira intorno a 18-20°C.
Luce: le orchidee di questo genere richiedono molta luce nel periodo di massima attività vegetativa (da marzo a ottobre).
Annaffiature e umidità ambientale: frequenti da marzo a ottobre, andranno diminuite (insieme alla temperatura) a partire da settembre, per permettere agli pseudobulbi di maturare ed entrare in un periodo di riposo.
Substrato: terriccio costituito da sfagno, argilla espansa e radici di osmunda in parti uguali. Si coltivano preferibilmente in terrine sospese nelle apposite ciotole per orchidee.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: se la temperatura e le annaffiature non verranno ridotte da settembre in poi, si corre il rischio di vedere comparire germogli invernali, che daranno fioriture stentate. Si rinvasano ogni due-tre anni.
Si moltiplicano per divisione delle piantine originate dai germogli comparsi in primavera.