Nome comune: Brunfelsia.
Genere: Brunfelsia.
Famiglia: Solanaceae.
Etimologia: questo genere è stato dedicato a Otto Brunsfeld, teologo tedesco vissuto a cavallo del XV e XVI secolo.
Provenienza: America Meridionale e Indie Occidentali.
Descrizione genere: questo genere comprende circa 30 specie di arbusti sempreverdi adatti alla coltivazione in serra o appartamento.
Brunfelsia calycina (foto www.muni.cz)
Brunfelsia americana: detta anche Signora della Notte per il profumo emanato durante la notte dai suoi fiori bianchi. Proviene dalle Indie Occidentali e presenta foglie persistenti di forma ovale, lunghe fino a 10-13 cm.
Brunfelsia calycina: originaria del Brasile, questa specie a portamento eretto, ramificata fin dalla base, presenta foglie lanceolate, dotate di un corto picciolo e dalla lamina glabra e di un bel verde brillante. I fiori, che compaiono copiosamente da aprile ad agosto, riuniti in infiorescenze ascellari o terminali, hanno un piccolo occhio bianco e cinque petali appiattiti dai margini leggermente ondulati, che hanno la caratteristica di cambiare colore con il tempo: viola malva intenso alla schiusura, lilla pallido in seguito, bianchi prima di seccare. Per tale motivo viene chiamata volgarmente “ieri, oggi e domani”. Raggiunge i 60-70 cm. di altezza. La varietà nana “Floribunda” presenta fioritura invernale-primaverile, se mantenuta alla temperatura di 15-17°C. La varietà “Macrantha” ha fiori color lavanda o porpora larghi fino a 8 cm.
Brunfelsia latifolia: originaria delle regioni tropicali dell’America Meridionale, questo arbusto cespuglioso presenta foglie lunghe 10-13 cm. tomentose sulla pagina inferiore. Fiorisce in primavera e a fine inverno. I fiori sono color lavanda ed emanano un intenso profumo. Cresce fino a 70-90 cm.
Brunfelsia undulata: specie piuttosto rara originaria delle Indie Occidentali che presenta foglie lucide ovato-lanceolate. Da giugno a ottobre produce fiori tubulosi di colore bianco. Cresce fino a 1,2 m.
Temperatura: la temperatura invernale deve mantenersi intorno a 10-13 °C. In estate la temperatura ideale si aggira intorno a 20-25 °C.
Luce: buona, al riparo dai raggi diretti del sole. In inverno in modo particolare deve essere posta in posizione molto luminosa.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente per tutto il periodo vegetativo; ridurre drasticamente (tenendo il terreno appena umido) nel periodo invernale, al fine di concedere alla pianta un periodo di semi-riposo. L’umidità ambientale dovrà essere incrementata, specialmente se le temperature sono elevate, anche con spruzzature al fogliame (da sospendere durante la fioritura), ma soprattutto ponendo le piante su terrine contenenti ghiaino mantenuto sempre umido.
Substrato: miscela di terra concimata e terra di foglie matura, con aggiunta di sabbia e torba.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: somministrare un concime liquido a cadenza trisettimanale per tutto il periodo della fioritura. Si rinvasa ogni anno a primavera.
Moltiplicazione: si può moltiplicare in tarda primavera mettendo a radicare talee, di giovani rami semierbacei della lunghezza di 8-10 cm., in un miscuglio di torba e sabbia mantenuto umido e alla temperatura di circa 21 °C.
Potatura: si pota subito dopo la fioritura, allo scopo di dare alla pianta compattezza.
- Le foglie appassiscono: può essere dovuto a marciumi radicali causati da annaffiature eccessive durante il periodo invernale.
- Afidi: attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici.
- Cocciniglia cotonosa: può attaccare, specie in presenza di clima caldo e secco. Bisogna asportarle, trattare la pianta con un prodotto anticoccidico ed elevare il tasso di umidità ambientale (le spruzzature e i lavaggi fogliari permettono di eliminare le cocciniglie allo stato larvale). In alternativa al prodotto chimico, si possono strofinare le parti colpite con un batuffolo di cotone bagnato con acqua e alcool.
- Cocciniglie: si manifestano con la formazione di escrescenze (determinate dal piccolo “guscio”) marroni e conferendo alla pianta un aspetto nerastro e appiccicoso (a causa della produzione da parte della pianta di sostanze zuccherine che la rendono soggetta all’attacco di funghi e fumaggini). Si combattono asportandole e trattando la pianta con un prodotto anticoccidico o strofinando le parti colpite con un batuffolo imbevuto di acqua e alcool.
- Marciumi radicali e appassimento delle foglie: possono essere causati da annaffiature eccessive nel periodo invernale, specie se la temperatura si mantiene al di sotto dei 10°C.
- Decolorazione delle foglie: talvolta può essere sintomo di un attacco di cocciniglie (vedi sopra).