Nome comune: viene commercializzato anche con il nome di Tecoma..
Genere: Campsis.
Famiglia: Bignoniaceae.
Provenienza: America Settentrionale, Cina e Giappone.
Descrizione genere: comprende varie specie di arbusti rampicanti, a foglia caduca, che vengono spesso confuse con quelle appartenenti al genere Bignonia (appartenente alla stessa famiglia), dalle quali però si differenziano per l’assenza di viticci e la presenza di fiori pennati. I Campsis vengono utilizzati per ricoprire pareti, pergolati e muri di recinzione, cosa che riescono a fare con discreta rapidità, grazie alla presenza di radici avventizie (che sopperiscono all’assenza di viticci). La fioritura è solitamente abbondante e, a seconda della specie, può avvenire da luglio a ottobre. I fiori presentano la corolla a forma di campana allungata, con cinque petali arrotondati. Il colore, variabile a seconda della specie, interessa i toni del rosso, giallo e arancione.
Fiori di Campsis (foto www.agraria.org)
Campsis grandiflora: originaria della Cina e del Giappone, questa specie non produce molte radici avventizie e, specie da giovane, necessita di una spalliera alla quale fissare il fusto e i nuovi tralci. È una pianta discretamente delicata, che resiste poco al freddo e non molto vigorosa. Presenta una fioritura abbastanza precoce: giugno-settembre. Le varietà più note sono: “Tagliabuana”, che presenta fiori grandi di colore rosso che ricoprono la pianta fino a ottobre, e ”Madame Galen”, dai bei fiori color rosso-salmone.
Campsis radicans: originaria dell’America Settentrionale, questa specie viene anche chiamata Gelsomino della Virginia. Data la sua vigorosità (i fusti possono raggiungere la lunghezza di 15-20 m), non si presta molto alla coltura in vaso, preferendo la piena terra. Specie rustica, resiste bene al freddo in inverno e gradisce molto posizioni calde e soleggiate. Presenta più radici avventizie della specie Campsis grandiflora e riveste pareti e muri in poco tempo. Fiorisce da luglio a settembre, producendo fiori di colore rosso-arancio. Sono note le varietà: “Atropurpurea”, che presenta fiori di colore rosso scarlatto; ”Flava”, con fiori di colore arancio; ”Speciosa”, i cui fiori raggiungono le tonalità del rosso-arancio; ”Yellow Trumpet”, con fiori di colore giallo.
Campsis radicans (Giardino Botanico di Berlino) (foto www.agraria.org)
Temperatura: sono piante adatte a climi miti e con una certa umidità atmosferica. C. grandiflora sopporta male le basse temperature e necessita di una protezione almeno degli apici degli steli.
Luce: l’esposizione migliore è quella a sud o a ovest. C. radicans ama anche il pieno sole.
Annaffiature e umidità ambientale: le annaffiature dovranno essere frequenti e regolari, se si vogliono ottenere una crescita rapida e una bella fioritura. L’umidità atmosferica dovrebbe essere abbastanza alta.
Substrato: deve essere fresco, ben drenato e fertile. Soffrono di ristagni d’acqua.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: data la loro vigorosa crescita (meno per il C. grandiflora), se si vogliono coltivare in vaso, dovremo sceglierne di dimensioni adeguate.
Moltiplicazione: si moltiplicano utilizzando talee di fusto non lignificato o di legno tenero, che devono essere messe a radicare in cassone riscaldato, contenente una miscela di torba e sabbia tenuta umida. Il periodo migliore per la pratica è giugno-luglio: si otterranno piante pronte per il trapianto da effettuare nella primavera successiva. Si può anche utilizzare anche la moltiplicazione per propaggine, utilizzando rami bassi e flessibili da tenere parzialmente interrati, per staccarli dalla pianta madre a radicazione avvenuta.
Potatura: vanno evitate sulle piante giovani, per non rischiare di rallentarne lo sviluppo. Successivamente saranno utili, allo scopo di contenere le dimensioni della pianta e stimolare la produzione di nuovi tralci e di un’abbondante fioritura.
- Afidi: si manifestano quando le piante si trovino a vivere in condizioni climatiche avverse e si combattono con insetticidi.