Nome comune: Acalifa.
Genere: Acalypha.
Famiglia: Euforbiaceae.
Etimologia: il nome deriva da akaléphe, termine greco usato da Ippocrate per indicare l’ortica, e fu assegnato a questo genere da Linneo a causa della somiglianza che presentano le foglie di molte specie con quelle di alcune Urticacee.
Provenienza: paesi delle zone calde.
Descrizione genere: genere comprendente circa 300 specie di arbusti e piante erbacee originarie delle zone calde. Presentano foglie ovate e di diverse colorazioni. Producono fiori raggruppati in infiorescenze a spiga pendula (amento) di colore rosso intenso. Sono piante da serra temperata che possono essere portate in casa in primavera e all’esterno nella bella stagione.
Acalypha hispida (Giardino Botanico di Berlino) (foto www.agraria.org)
Acalypha godseffiana: originaria della Nuova Guinea, è una pianta arbustiva e cespugliosa con foglie dal picciolo corto, di forma ovato-acuminata, con margine serrato o crenato, sottolineato da una grande fascia giallastra o bianco crema. Produce fiori poco appariscenti di colore giallo-verdastro. La pianta è fondamentalmente coltivata per il fogliame.
Acalypha hamiltoniana: questo arbusto a portamento eretto, presenta foglie vellutate di colore verde scuro, con margini giallo vivo. In estate può essere portata all’esterno.
Acalypha hispida: proveniente dall’India e dalla Birmania, questa specie cespugliosa, che raggiunge 60-90 cm di altezza, in estate, produce infiorescenze pendule, di colore rosso scuro e molto lunghe, tanto da sembrare nastri di ciniglia. Le foglie sono grandi, lunghe fino a 20 cm., alternate, di forma obovato-acuminata, pubescenti (ricoperte da fitta e corta peluria) e con i margini crenati. Le infiorescenze sono costituite da centinaia di fiorellini rossi molto fitti e apetali; quelli maschili presentano fino a 16 stami che conferiscono all’intera infiorescenza il caratteristico aspetto piumoso. Per stimolare la pianta a produrre nuove infiorescenze è bene eliminare le vecchie quando cominciano a sbiadire. Alcune varietà presentano amenti verdi o crema.
Acalypha hoffmanni: si differenzia dalle altre specie per le foglie talmente sottili da sembrare fili d’erba, di colore verde-rossastro.
Acalypha sanderi: pianta arbustiva a portamento eretto. Presenta foglie dal colore verde intenso e infiorescenze di colore rosso lunghe 50 cm. Ne esiste anche una varietà con fiori bianchi.
Acalypha wilkesiana: specie coltivate per la bellezza del fogliame che potrà essere rosso screziato di rosa e arancione nella varietà “Macrophilla” o verde oliva con margini bianco crema nella varietà “Obovata”.
Acalypha wilkesiana (Giardino Botanico di Berlino) (foto www.agraria.org)
Temperatura: calda; d’inverno non inferiore a 12-15°C.
Luce: molta luce senza sole diretto e in posizione notevolmente arieggiata.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente durante il periodo vegetativo; ridurre notevolmente durante l’inverno (in modo da mantenere il substrato appena umido). L’umidità ambientale dovrebbe essere elevata, incrementata con spruzzature (avendo cura di evitare le infiorescenze) per prevenire la comparsa di acari e cocciniglie (specie per l’A. godseffiana).
Substrato: terriccio tendenzialmente acido e permeabile costituito da due terra di giardino, terra di brughiera e torba.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: durante il periodo vegetativo concimare ogni 15 giorni. Per migliorare la colorazione del fogliame è necessaria un’esposizione soleggiata, evitando l’esposizione al sole attraverso i vetri, per evitare i rischi di bruciature. Devono essere rinvasate ogni anno a primavera. Nelle giovani piante è bene togliere i getti laterali e potare al secondo anno per mantenere una forma armoniosa.
Moltiplicazione: si moltiplica utilizzando talee di legno semimaturo tagliato sotto a un nodo (avendo cura di lasciare attaccato un pezzetto di corteccia e di legno del ramo portante) che si piantano in primavera-estate, ad una temperatura di 21-24°C, sotto copertura di plastica (avendo cura di arieggiare di tanto in tanto per evitare umidità stagnante e acqua di condensazione) che dovrà essere rimossa gradualmente a radicamento avvenuto (circa dopo un mese). Le talee di A. hispida fioriscono l’anno successivo.
Potatura: necessaria solo per mantenere una forma regolare e ordinata. Se la pianta presenta notevoli dimensioni, risulteranno utili cimature dei nuovi germogli fino a metà della loro lunghezza.
- Ragnetto rosso: piccolo acaro che si sviluppa in ambienti caldi e secchi. Forma sottili ragnatele sui nuovi germogli e infesta la pagina inferiore delle foglie. Si previene mantenendo alta l’umidità ambientale. Si combatte con prodotti acaricidi.
- Cocciniglie: sono parassiti che succhiano linfa alla pianta, che per reazione produce sostanze zuccherine, che la rendono soggetta all’attacco da parte di funghi e fumaggini (la pianta diventa appiccicosa e fuligginosa). Si combattono con prodotti anticoccidici o strofinando le parti colpite con un batuffolo imbevuto di acqua e alcool.
- Foglie che cadono: probabilmente l’atmosfera è troppo secca.