Nome comune: Kenzia.
Genere: Howea.
Famiglia: Palmae.
Etimologia: prende il nome dal luogo di origine: l’isola di Lord Howe, nell’Oceano Pacifico.
Provenienza: isola di Lord Howe, a est dell’Australia.
Descrizione genere: comprende due sole specie di palme, a crescita molto lenta (a volte produce una o due sole foglie l’anno), adatte alla coltivazione in appartamento, per la capacità di tollerare ambienti poco luminosi e dal clima caldo secco (riscontrabile nella maggior parte delle nostre case nel periodo invernale). Presentano foglie, dalle lamine pennate, costituite da segmenti ricadenti e dagli apici acuminati, portate da un picciolo molto lungo, flessibile ed estroflesso, che si inserisce su un corto fusto ad anelli. L’infiorescenza, quando compare, è rappresentata da una grossa spiga di forma cilindrica, che presenta numerose cavità, all’interno delle quali si trovano i fiori veri e propri. I frutti che li seguono assomigliano a un’oliva. In natura possono raggiungere anche i 18 m. di altezza; mentre in appartamento due metri rappresentano dimensioni già ragguardevoli.
Howea forsteriana - Kenzia (foto www.agraria.org)
Howea belmoreana: questa specie presenta foglie (in numero maggiore rispetto alla H. fosteriana) pennate con segmenti sottili e penduli, portate da un lungo picciolo, dapprima eretto, poi arcuato a partire dall’attaccatura delle foglie. Gli steli sono di colore rossastro e invecchiando formano un corto tronco. In appartamento di solito fiorisce molto raramente. In natura raggiunge i 7 m. di altezza.
Howea fosteriana: palma che in natura può raggiungere i 18 m. di altezza, presenta steli lunghi circa 90 cm. che portano foglie meno numerose, ma simili a quelle della specie precedente. Pianta a crescita lentissima, in appartamento può produrre anche solo una foglia l’anno, raggiungendo al massimo i 3 m. di altezza. In appartamento non produce fiori e frutti.
Howea forsteriana - Kenzia (Collezione storica Istituto Tecnico Agrario Firenze) (foto www.agraria.org)
Temperatura: non presenta particolari esigenze. Si accontenta anche solo di 10°C, ma tollera anche il clima caldo secco dei nostri appartamenti riscaldati in inverno. Non soffre per gli eventuali sbalzi di temperatura.
Luce: non tollera il sole diretto. Vive meglio in ambienti luminosi, ma tollera anche quelli che, decisamente, non lo sono.
Annaffiature e umidità ambientale: le annaffiature, abbondanti dalla primavera all’autunno, dovranno essere diradate nei mesi invernali. Lavaggi delle foglie, allo scopo di eliminare la polvere, miglioreranno l’aspetto della pianta.
Substrato: miscuglio a base di terriccio letamato, terra di foglie e torba. È meglio che i vasi siano decisamente piccoli rispetto alle dimensioni della pianta.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: in primavera-estate somministrare fertilizzante liquido a cadenza bisettimanale.
Si possono riprodurre per seme (generalmente d’importazione), in primavera o autunno, in semenzaio protetto, meglio su letto caldo, alla temperatura di circa 25°C. La difficoltà di reperimento e di germinazione (impiega 6-8 mesi) la rendono una pratica complessa, delicata e di riuscita incerta.
- Foglie che imbruniscono: carenza o eccesso di acqua o esposizione diretta al sole o a correnti d’aria.
- Assenza di nuovi germogli nella stagione vegetativa: carenze nutrizionali o vaso troppo piccolo.