Nome comune: detto anche “acero da fiore” per la forma delle foglie (nei paesi anglosassoni “acero da salotto”.
Genere: Abutilon.
Famiglia: Malvaceae.
Etimologia: il nome deriva dal termine arabo che veniva utilizzato per indicare una pianta con caratteristiche simili alla malva.
Provenienza: zone tropicali e subtropicali dell’America Centrale e Meridionale.
Descrizione genere: comprende più di 100 specie di piante erbacee, arbusti e piccoli alberi sempreverdi. Sono prevalentemente piante semirustiche e delicate che nelle zone a clima mite possono essere coltivate anche all’aperto, mentre al nord devono essere tenute in serra e solo in estate possono essere spostate all’esterno. Le foglie, simili a quelle dell’acero per le profonde presenti sui margini, sono spesso variegate di giallo. I fiori, che compaiono in estate, si formano all’ascella delle foglie e sono penduli, imbutiformi, di colore variabile dal giallo all’arancione, al porpora, talvolta raccolti in racemi. Tutte le specie presentano gli stami saldati insieme intorno allo stilo a formare una colonna, che talvolta fuoriesce dalla corolla. Le dimensioni che possono raggiungere tali piante variano da 1,2 m. in vaso a quasi 2 m. allo stato spontaneo.
Abutilon megapotamicum var. Variegata (foto toptropicals.com)
Abutilon x hybridum (foto www.agraria.org)
Abutilon avicennae: specie originaria delle regioni mediterranee, che raggiunge i 50 cm. d’altezza e, in estate, produce bei fiori gialli.
Abutilon darwinii: piccolo arbusto originario del Brasile, che può raggiungere 1,5-2 m. di altezza e 1-1,5 m. di diametro, anche se l’accrescimento risulta piuttosto lento. Presenta foglie grandi e ricoperte da una fitta peluria nella parte inferiore con lamina lobata e dentata (quelle più vicine a terra sono trilobate). Da giugno a settembre produce fiori di colore rosso-arancione con striature rosso sangue, larghi 4-5 cm., semplici o raccolti a gruppi di tre all’ascella delle foglie. In serra fiorisce sia in estate che in inverno.
Abutilon megapotamicum: originario del Brasile, questo arbusto semirustico a portamento espanso, noto anche come A. vexillarium, può raggiungere 2-2,5 m. di altezza in piena terra e 1 m circa in vaso. Presenta foglie di colore verde intenso, ovate, dentate e appuntite. Da maggio a ottobre produce numerosissimi fiori penduli lunghi 3-4 cm. con calice rosso gamosepalo dal quale fuoriescono i petali giallo limone. Gli stami, saldati insieme attorno allo stilo, fuoriescono dalla corolla, mostrando le antere rosse. In commercio ne esiste una varietà “Variegata”, che presenta foglie irregolarmente screziate di bianco-giallastro.
Abutilon pictum: la cultivar “Thompsonii” presenta portamento eretto, foglie macchiate di bianco e fiori color salmone. Richiede ambienti particolarmente luminosi.
Abutilon savitzi: presenta foglie bianche e fiori penduli di colore albicocca.
Abutilon sinense: originaria della Cina, questa specie può crescere fino a 2-2,5 m. di altezza e 1-1,8 m. di diametro. Presenta foglie grandi, ovato-cordate e acuminate. Fiorisce da maggio a ottobre. I fiori, campanulati e riuniti in racemi ascellari sono di colore giallo-arancio con macchie rosse.
Abutilon striatum: originario del Brasile, questo delicato arbusto, può raggiungere l’altezza di 2-2,5 m. e la larghezza di 1,2 m. Ha foglie grigie palmate a tre o cinque lobi. Da maggio a ottobre produce fiori penduli di 3-4 cm. di colore arancione con striature porpora. In commercio ne esistono varietà con fiori doppi o striati di giallo.
Abutilon vitifolium: originaria del Cile, questa specie semi-rustica predilige le zone più calde, anche se può essere coltivata in tutta Italia. In condizioni ideali può crescere fino a 3-5 m. di altezza e 2-3 m. di diametro. Presenta foglie palmate a tre-cinque lobi ricoperte da una peluria biancastra. Da maggio a ottobre produce fiori peduncolati, riuniti in racemi ascellari, di colore malva o lavanda, che, sviluppandosi, si appiattiscono fino a raggiungere un diametro di 5 cm. Ne esiste una varietà “Album” a fiori bianchi.
Abutilon x hybridum: questo arbusto di origine orticola può raggiungere l’altezza di 2-2.5 m. e la larghezza di 1,2-1,8 m. in pieno campo, mentre in vaso raggiunge dimensioni minori. Presenta foglie palmate a tre-cinque lobi. Fiorisce da maggio a ottobre con fiori penduli con sfumature gialle, arancioni e rosse. Le varietà più note sono: “Ashford red”, rosso salmone; “Boule de neige”, bianco con stami arancioni; “Canary bird”, giallo; “Golden fleece”, giallo vivo. Con lo stesso nome viene anche indicato un gruppo di ibridi, derivati dall’incrocio di A. darwinii, A. striatum e A.venosum, che presentano foglie, generalmente verdi, talvolta striate di bianco e giallo, con lamina lobata e dentata. I fiori, portati da lunghi piccioli, compaiono all’ascella delle foglie in estate-autunno e sono solitari, penduli, campanuliformi, con un piccolo calice gamosepalo e la corolla formata da cinque petali ricurvi all’estremità, dai quali fuoriescono le antere che si trovano all’apice della colonna formata dagli stami fusi insieme. A seconda delle varietà si possono avere fiori di colore bianco, giallo-arancio, rosso o arancio con venature rosse.
Abutilon x milleri: simile all’A. megapotamicum, è una specie più delicata e di origine orticola. Ha foglie grandi con macchie gialle. Da maggio a ottobre presenta fiori di colore giallo-arancio con striature rosse.
Abutilon vitifolium (foto toptropicals.com)
Temperatura: richiedono temperature calde; la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 13-15°C, anche se mal si adattano ad ambienti poco aerati e con temperature invernali elevate. In estate andrebbero spostati all’aperto in posizione semi-ombreggiata.
Luce: massima, per ottenere la fioritura; in estate possono essere tenute all’aperto in posizione semi-ombreggiata. L’A. megapotamicum sopporta il sole diretto, ma non nelle ore e nei mesi più caldi.
Annaffiature e umidità ambientale: tenere il terriccio sempre umido e intensificare le annaffiature nel periodo vegetativo (fino a una volta al giorno in estate). In estate è utile spruzzare le foglie una volta al giorno.
Substrato: deve essere ben drenato e composto da terriccio, torba e sabbia in parti uguali.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: da maggio a settembre distribuire fertilizzante liquido ogni 10-15 giorni. Per A. megapotamicum saranno indicate concimazioni, prevalentemente fosforiche, a cadenza settimanale, per tutto il periodo vegetativo. Nei mesi più caldi riparare le piante dal sole. Rinvasare ogni anno, tra marzo e aprile, per ottenere esemplari di notevoli dimensioni.
Moltiplicazione: semina e talea apicale. La prima tecnica viene preferita per la specie A. vitifolium. Viene praticata in marzo-aprile, a una temperatura di 15-18°C, avendo cura di piantare i semi alla profondità di circa 6 mm. Le piantine devono poi essere trapiantate, prima in gruppetti e poi singolarmente, in vasi di 8-10 cm. di diametro utilizzando una miscela di terriccio, torba e sabbia. Per le altre specie si utilizza la moltiplicazione per talea semi-legnosa di 8-15 cm. di lunghezza, che deve essere prelevata da maggio ad agosto e piantata in cassoni (meglio se sotto copertura di plastica, che andrà rimossa di tanto in tanto per evitare ristagni di umidità), a una temperatura di 15-18°C, in una miscela di torba e sabbia in parti uguali. Una volta radicate, le talee dovranno essere trapiantate in vasi con una miscela di terriccio, torba e sabbia e messe a “dimora definitiva” solo dopo aver raggiunto un adeguato grado di sviluppo vegetativo. Le piante dovranno essere potate a fine inverno, al fine di ottenere un buon sviluppo.
Potatura: le piante coltivate all’aperto devono essere sottoposte a una ripulitura dai rami morti e gelati in marzo-aprile; le piante coltivate in serra devono essere sottoposte a una potatura delle ramificazioni principali e laterali, che dovranno essere tagliate rispettivamente a metà e a 8-10 cm.
Gli abutilon possono essere attaccati dai seguenti parassiti:
- Cocciniglie: questi parassiti si presentano come piccole incrostazioni squamose di colore marrone che compaiono sui fusti e sulla pagina inferiore delle foglie. La cocciniglia farinosa, invece, spostandosi lascia dietro di sé una scia cerosa e bianca. Succhiando nutrimento alla pianta la stimolano a produrre sostanze zuccherine, che la rendono soggetta all’attacco di funghi e fumaggini. È per questo motivo che spesso le piante attaccate dalle cocciniglie risultano fuligginose e appiccicose al tatto. Questi parassiti si prevengono con spruzzature e lavaggi del fogliame, che permettono di eliminarli quando sono ancora allo stato larvale, prima che vengano protetti dal loro “guscio”. Si combattono con prodotti anticoccidici o strofinando le parti colpite con un batuffolo imbevuto di acqua e alcool.
- Aleurotide delle serre detto anche mosca bianca delle serre: questi piccoli insetti si diffondono molto facilmente da un esemplare all’altro. Per evidenziarne la presenza, basterà scuotere le piante, dalle quali si leverà un nuvolo di moscerini bianchi. Si combattono con insetticidi. I trattamenti andranno ripetuti fino al completo debellamento dell’attacco.
- Afidi verdi: stimolano la pianta a produrre sostanze zuccherine che la rendono più soggetta all’attacco di fumaggini e attirano le formiche. Si combattono con prodotti specifici.