Nome comune: Crossanda.
Genere: Crossandra.
Famiglia: Acantaceae.
Etimologia: il nome deriva dal greco krossos, frangia, e andros, maschio, a causa delle antere che sono frangiate.
Provenienza: Africa e Asia sud-orientale.
Descrizione genere: comprende circa 50 specie di piante suffruticose, sempreverdi, con foglie opposte, intere, a margine spesso ondulato, che producono all’estremità degli steli vistose infiorescenze a spiga molto durevoli e, a volte, di notevoli dimensioni. Sono adatte alla coltivazione in serra e appartamento.
Crossanda infundibuliformis Shamrock - Crossanda undulifolia (foto www.toptropicals.com)
Crossanda nilotica: originaria dell’Africa orientale, questa specie presenta foglie ellittiche, lucide, di colore verde argentato, lunghe fino a 10 cm. Dall’inizio della primavera ad autunno inoltrato, produce infiorescenze a spiga, che si formano all’estremità degli steli, lunghe 6-8 cm e costituite da fiori larghi 2-3 cm, formati da un tubo sottile e da 5 lobi, dei quali i 3 inferiori formano una specie di labello, color mattone. La particolarità di questa specie consiste nel fatto che comincia a fiorire anche in giovane età (non appena raggiunti i 10-15 cm d’altezza). In vaso cresce fino a 60 cm d’altezza e 35-45 cm di diametro.
Crossanda infundibuliformis o C. undulifolia: originaria dell’India, questa specie è un piccolo arbusto che presenta foglie intere, ovate, acuminate, di colore verde scuro, lucide e con venature depresse. I fiori, di colore rosso-scarlatto o rosso-arancio, sono tubolari e bilabiati, strettamente embricati fra brattee disposte in forma quadrangolari e riuniti in infiorescenze a spiga terminale. In natura può raggiungere il metro di altezza, ma in vaso non supera i 35-50 cm. Richiede un ambiente caldo e umido. Ne esiste una varietà, la “Mona Wallhed” che presenta fiori giallo-arancio riuniti in ciuffi simili a crinoline che risulta particolarmente adatta alla coltivazione in appartamento.
Temperatura: la temperatura deve essere abbastanza elevata in dalla primavera all’autunno, mentre in inverno dovrebbe essere più fresca, anche se non inferiore ai 12-14°C.
Luce: molto forte, con esclusione dei raggi diretti del sole, specie in estate. La forte luminosità e una buona aerazione sono indispensabili per ottenere una bella fioritura.
Annaffiature e umidità ambientale: le annaffiature dovranno essere frequenti in primavera-estate (quando cominciano a comparire i fiori la terra dovrà essere mantenuta sempre umida) e ridotte in inverno (si distribuisce solo l’acqua necessaria a non far seccare le piante), periodo in cui le piante dovrebbero essere tenute in luoghi freschi e umidi (non un appartamento riscaldato e secco). L’umidità dovrà essere buona e innalzata il più possibile, evitando spruzzature nel periodo della fioritura.
Substrato: miscela costituita da terra di foglie e torba, con aggiunta di terra concimata e sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: concimare in estate utilizzando prodotti a base fosforica per favorire la fioritura, con cadenza settimanale.
Moltiplicazione: le Crossandre si riproducono per seme in primavera (marzo-aprile) alla temperatura di 15°C. Successivamente si ripicchettano le piantine in cassette e poi in vasi di 7-8 cm di diametro. Si possono anche moltiplicare per talea apicale, in marzo-giugno, utilizzando parti di legno semimaturo lunghe 6-8 cm, che verranno messe a radicare in torba e sabbia (tenuta non troppo umida per evitare malattie fungine) alla temperatura di 20-24°C, sotto copertura, avendo cura di rimuoverla di tanto in tanto per arieggiare. Avvenuta la radicazione le talee verranno trapiantate in vasi di 7-8 cm di diametro. Il metodo delle talee risulta particolarmente utile per ottenere esemplari sempre nuovi e rigogliosi, visto che le Crossandre, come molte Acantacee, tendono a spogliarsi alla base. La pianta madre sarà inoltre stimolata ad emettere nuovi germogli.
Potatura: si otterranno esemplari molto vigorosi, se, dopo la fioritura, si taglieranno tutti i rami fioriferi a un terzo della loro lunghezza.