Nome comune: Citiso, Citisus.
Genere: Cytisus.
Famiglia: Papilionaceae.
Provenienza: Europa, Asia Minore, Africa settentrionale.
Descrizione genere: comprende circa 25-30 specie di piante arbustive rustiche e delicate, a foglie persistenti e decidue, simili a quelle appartenenti al genere Genista (Ginestra), dalle dimensioni variabili da 10 cm. a 2 m. di altezza. Presentano foglie, che sono solitamente trifogliate e spesso durano sulla pianta pochi mesi all’anno. I fiori, solitamente gialli, con corolla papilionacea, compaiono dalla fine della primavera all’inizio dell’estate, isolati o riuniti in racemi o gruppi e talvolta sono profumati. Sono piante utilizzate per formare grandi cespugli, decorare il giardino roccioso, tappezzare terreni. Le specie più delicate possono essere coltivate anche in regioni a clima freddo, purché si assicuri loro riparo nei mesi più freddi (per tale motivo vengono coltivate in vaso).
Cytisus (foto www.agraria.org)
Cytisus albus o C. multiflorus: originaria della penisola iberica e dell’Africa nord-occidentale, questo specie cespugliosa, rustica, che cresce con portamento eretto fino a 2,5 m. di altezza e di diametro, presenta rami arcuati che portano foglie grigio-verdi trifogliate (quelle inferiori) e piccole e semplici (quelle superiori). In aprile-maggio produce, sui rami dell’anno precedente, fiori bianchi lunghi 1-2 cm. La fioritura è molto abbondante.
Cytisus ardoinii: originaria delle Alpi Marittime, questa specie nana e tappezzante, particolarmente adatta per decorare giardini rocciosi e muri a secco, presenta rami tomentosi, che portano foglie trifogliate, di colore grigio-verde e altrettanto tomentose. I fiori, di colore giallo oro, compaiono, riuniti in gruppi di 2-6 sui rami dell’anno precedente. Cresce fino a 5-15 cm. di altezza e 30 cm. e oltre di diametro.
Cytisus austriacus: originaria del Caucaso e dell’Europa sud-orientale, questa specie arbustiva, dal portamento eretto, presenta foglie trifogliate e tomentose. I fiori, di colore giallo, si formano all’estremità dei rami superiori prodotti nello stesso anno. Si sviluppa fino a 70-100 cm. di altezza e 50-70 cm. di diametro.
Cytisus battandieri: originario del Marocco, questo arbusto più delicato è adatto a regioni dal clima non troppo freddo. Presenta foglie decidue, trifogliate, molto grandi e di colore argenteo. In maggio-giugno produce fiori giallo oro e profumati che compaiono, sui germogli laterali, riuniti in racemi eretti o ricurvi, lunghi 10-15 cm. Si sviluppa, con portamento eretto, fino a 5 m. di altezza e 2,5-3,5 m. di larghezza.
Cytisus x beanii: questo ibrido, ottenuto dall’incrocio tra C. ardoinii e C. purgans, presenta foglie semplici, lineari e tomentose. I fiori, di colore giallo oro, lunghi 1-2 cm, compaiono in maggio, riuniti in gruppi di 3 o isolati, sui rami dell’anno precedente. Si sviluppa fino a45-60 cm. di altezza e 90 cm. di diametro.
Cytisus canariensis: originaria delle isole Canarie, questa specie sempreverde e delicata è adatta alla coltivazione in vaso o all’aperto solo nelle regioni a clima mite. Presenta rami verdi che portano foglie trifogliate tomentose e di colore verde-avorio. In maggio-luglio produce fiori gialli, profumati, riuniti in fitti racemi terminali, lunghi 5 cm. In piena terra si sviluppa fino a 2 m. di altezza e 1,2-1,5 di diametro; in vaso non supera i 30-50 cm. di altezza e i 30 cm. di diametro.
Cytisus hirsutus: originaria delle Alpi marittime, questa specie presenta rami e foglie tomentosi. Da aprile a giugno produce fiori di colore giallo pallido con macchie marroni. Raggiunge il metro di altezza. In commercio è più diffusa la varietà “Pumilus”, a fiori gialli, utilizzata come tappezzante grazie al suo portamento prostrato, che non le permette di superare i 30 cm. di altezza.
Cytisus x kewensis: questo ibrido di origine orticola, ottenuto dall’incrocio tra C. albus e C. ardoinii, è un arbusto nano a portamento espanso, particolarmente adatto per il giardino roccioso. I rami procombenti portano foglie trifogliate. In maggio, sui rami dell’anno precedente, si formano fiori giallo pallido, lunghi 1-2 cm., isolati o in gruppi di 2-3. Si sviluppa fino a 30-50 cm. di altezza e 1,5 m. di diametro.
Cytisus nigricans o Laburnum nigricans: originaria dell’Europa, questa specie a portamento eretto presenta foglie trifogliate e fiori gialli, lunghi 2-3 cm., che compaiono, da giugno ad agosto, sui rami dell’anno, riuniti in racemi terminali eretti. Cresce fino a 1-1,5 m. di altezza e 1-1,2 m. di larghezza.
Cytisus x “Porloc”: questo ibrido di origine orticola, ottenuto incrociando C. monspessulanus con C. x racemosus, è un arbusto semirustico, semisempreverde a portamento eretto, che, nelle regioni a inverno mite, può essere coltivato anche all’aperto. Le foglie, di colore verde chiaro, sono trifogliate; mentre i fiori, che si formano all’estremità dei rami dell’anno, riuniti in racemi, sono giallo crema e profumati. Cresce fino a 3 m. di altezza e 1,5 m. di diametro e fiorisce da aprile a maggio.
Cytisus x praecox: questo ibrido, ottenuto dall’incrocio tra C. albus e C. purgans, è un arbusto vigoroso che presenta numerosi rami arcuati portanti foglie semplici e ovate di colore grigio-verde. In maggio produce fiori giallo crema dotati di un odore aspro e pungente.
Cytisus purgans: originaria della Francia sud-orientale, della Spagna e dell’Africa settentrionale, questa specie che si sviluppa fino a 1,2 m. di altezza e di diametro, con portamento eretto e compatto, presenta un fogliame molto rado color argento. I fiori, profumati, di colore giallo oro carico e lunghi 1-2 cm., compaiono, in aprile-maggio, sui rami dell’anno precedente, isolati o riuniti in coppie.
Cytisus purpureus: originario dell’Europa, questo arbusto tappezzante presenta fusti, con portamento prostrato-ascendente, che portano foglie trifogliate di colore verde scuro. In maggio-giugno produce fiori color porpora, che compaiono, sui rami dell’anno precedente, isolati o riuniti in gruppi di 2-3. È una specie adatta alla coltivazione in posizioni ombreggiate. Tra le varietà in commercio ricordiamo: “Albus”, a fiori bianchi; “Atropurpureus”, a fiori porpora scuro.
Cytisus x racemosus: questo ibrido sempreverde e delicato presenta foglie trifogliate di colore verde chiaro e fiori profumati, di colore giallo vivo, che sbocciano, in aprile-maggio, riuniti in racemi terminali lunghi 10 cm. È adatto alla coltivazione in vaso dove si sviluppa fino a 50 cm. di altezza e 30 cm. di diametro; a differenza di quanto avviene in piena terra dove può raggiungere l’altezza di 2-2,5 m. e la larghezza di 1,5-2 m.
Cytisus scoparius o Ginestra dei carbonai: originaria dell’Europa occidentale e dell’Italia, questa specie rustica presenta rami di colore verde vivo, che si mantiene anche durante l’inverno, che portano foglie piccole e differenziate: sessili quelle alla base, picciolate quelle superiori. In maggio-giugno si ricopre di fiori giallo intenso, lunghi 2-3 cm., che compaiono sui rami dell’anno precedente, riuniti in coppie o isolati. Si sviluppa con portamento eretto fino a 2,5 m. di altezza e diametro. Tra le numerose varietà reperibili in commercio segnaliamo: “Anderanus”, a fiori giallo bruno; “Burkwoodii”, a fiori rosso cremisi intenso; “Cornish Cream”, a fiori bianco crema, “Daisy Hill”, a fiori rosa e rossi; “Donard Seedling”, a fiori rosso porpora o arancione, sfumati di rosa; “Dukatt”, dai fiori giallo oro; “Goldfinch”, a fiori porpora con ali gialle e rosse; “Firefly”, a fiori gialli con ali cremisi-bronzo; “Killiney Red”, a fiori rosso vivo; “Killiney Salmon”, a fiori rosso salmone; “Maria Burkwood”, a fiori rosa chiaro; “Windlesham Ruby”, a fiori rosso rubino.
Cytisus supinus o C. capitatus: arbusto a fusti eretti che, all’inizio dell’estate produce fiori giallo carico, riuniti in gruppi all’estremità dei rami. Cresce fino a 50 cm. di altezza e risulta adatto anche a terreni calcarei e a posizioni umide e ombreggiate.
Temperatura: le specie delicate coltivate in vaso (C. canariensis e C. x racemosus) devono passare l’inverno in serra fredda a una temperatura di 7-8 °C.
Luce: esposizione soleggiata.
Annaffiature e umidità ambientale: le specie delicate coltivate in vaso (C. canariensis e C. x racemosus) devono essere annaffiate abbondantemente in primavera estate; in autunno-inverno le somministrazioni dovranno essere ridotte in frequenza e quantità.
Substrato: crescono bene anche in terreni non molto fertili e ben drenati. Alcune specie preferiscono terreni calcarei; altre come C. supinus sono adatte a terreni umidi e ombreggiati. Per le specie coltivate in vaso utilizzare un miscuglio a base di terra da giardino, terriccio, torba e sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: la messa a dimora delle piante da piena terra si effettua in ottobre e marzo-aprile. È preferibile utilizzare esemplari cresciuti in vaso, in modo da poterli trapiantare con le radici avvolte nel pane di terra, visto che queste piante soffrono facilmente per i trapianti mal eseguiti. Le specie delicate (C. canariensis e C. x racemosus) devono essere coltivate in vaso, che dovranno essere tenuti in serra fredda per tutto il periodo invernale (alla temperatura di 7-8 °C) e portati all’aperto solo da maggio a settembre. Si rinvasano ogni anno in ottobre.
Moltiplicazione: le specie rustiche, ad eccezione di ibridi e varietà, possono essere seminate in aprile, in cassone freddo. Non appena le dimensioni delle piantine lo consentiranno, si effettuerà il trapianto in singoli vasi, riempiti con terriccio, torba e sabbia, che dovranno essere tenuti interrati all’aperto, fino alla messa a dimora definitiva, in ottobre. Le stesse specie nonché gli ibridi e le varietà potranno essere moltiplicate anche per talea. Alla fine dell’estate si mettono a radicare, in un miscuglio di torba e sabbia, in cassone freddo, talee lunghe 8-10 cm., fornite di una porzione del ramo portante. A radicazione avvenuta si trapiantano in vasi riempiti con terriccio, torba e sabbia, che andranno tenuti interrati all’aperto, fino alla messa a dimora a definitiva (da effettuarsi in ottobre o nella primavera successiva). Per le specie delicate come C. canariensis e C. x racemosus le talee dovranno essere prelevate in luglio (con la stessa modalità utilizzata per le specie rustiche) e messe a radicare in cassone da moltiplicazione alla temperatura di 16-18 °C. A radicazione avvenuta si rinvasano in singoli contenitori riempiti di terriccio, torba e sabbia.
Potatura: eseguire una potatura regolare permette di ottenere esemplari più rigogliosi e longevi. Le piante che fioriscono sui rami dell’anno devono essere potate a fondo all’inizio della primavera, prima della ripresa vegetativa; quelle che fioriscono sui rami dell’anno precedente si potano subito dopo la fioritura, portando i rami a un terzo della loro lunghezza. Le piante coltivate in vaso (come C. canariensis e C. x racemosus) devono essere sottoposte, annualmente e dopo la fioritura, alla potatura di tutti i rami fioriferi. In questo modo si permetterà alla pianta di mantenere una forma compatta e armoniosa. Anche C. scoparius, che tende a spogliarsi alla base, potrà giovarsi di una potatura annuale, volta a mantenere la forma cespugliosa.