Classe: Actinopterygii
Ordine: Perciformes
Famiglia: Moronidae
Genere: Dicentrarchus
Specie: D. labrax
Corpo allungato, muso appuntito, colorazione scura del dorso, fianchi argentei, bianco il ventre, sull’opercolo presenta una macchia scura; misura dai 20 ai 55 cm, fino ad un metro di lunghezza per 10-12 kg di peso. La spigola è una specie cosmopolita e la sua presenza in natura viene normalmente riscontrata nell’Oceano Atlantico (dalle Canaria alla Norvegia), in tutto il Mar Mediterraneo e nel Mar Nero. La spigola riesce a vivere in ambienti così disparati grazie alla sua capacità di tollerare ampi range di temperature (5-28°C) e di salinità dell’acqua. Si tratta infatti di una specie ad elevata eurialinità, che dal mare penetra all’interno degli ambienti salmastri e nelle zone di estuario dei fiumi, adattandosi anche ad acque caratterizzate da bassissima salinità. La spigola insieme all’orata è stata la prima eurialina di elevato pregio commerciale ad essere riprodotta artificialmente ed allevata in condizioni intensive. I principali poli produttivi sono l'alto Adriatico, la laguna di Orbetello, gi stagni salsi della Sardegna. Catture importanti sono anche fatte in Sicilia, dove si pesca il 58% della produzione nazionale e in Tirreno, con circa il 20% delle catture. Specie importante anche per l'acquacoltura intensiva, allevamenti che usano diverse tecnologie si trovano in Friuli, Veneto, Emilia, Puglia, Sicilia, Toscana, Liguria e Sardegna.
Spigola o Branzino Dicentrarchus labrax L. (foto www.fao.org)
Spigola o Branzino Dicentrarchus labrax (foto www.aqualcunopiacetanto.it)
Spigola o Branzino Dicentrarchus labrax (foto www.biopix.dk)
Stagionalità di pesca: si pesca tutto l’anno.
Sui mercati si trova soprattutto il prodotto di allevamento.
E' una specie molto apprezzata e ricercata, di primario interesse commerciale.
L'offerta di prodotto nazionale non riesce a soddisfare la domanda interna, per cui è una delle specie che più interessa i circuiti di importazione da altri Paesi del Mediterraneo verso l'Italia. La spigola viene quasi totalmente commercializzata come prodotto fresco ed intero mentre soltanto una piccola parte della produzione totale subisce processi di trasformazione. Lo sviluppo delle produzioni intensive in gabbia e la concorrenza del prodotto di importazione, hanno provocato negli ultimi anni, in tutti i Paesi dell’area mediterranea, una graduale riduzione dei prezzi di vendita.
E’ opportuno considerare due tipologie di branzino: quello selvatico e quello di allevamento.
Le spigole selvatiche sono di ottima qualità ed il gusto varia a seconda della zona di pesca e della pezzatura (più delicate quelle che provengono da acque a bassa salinità mentre sono più saporite quelle degli stagni sardi). Le spigole allevate invece hanno delle caratteristiche organolettiche che variano in funzione dell’ambiente di allevamento ( vasche in terra, in cemento o gabbie in rete), dal tipo di alimentazione e dalla densità dei pesci nelle vasche e dalla dimensione. Tutto ciò spiega la differenza di prezzo tra i vari prodotti.
Si cucina al vapore con verdure ed al cartoccio.
Spigola alla ligure
Pelate e lavate le patate, poi tagliatele a fettine. Squamate le spigole e disponetele in una pirofila da forno oliata, bagnate con il vino bianco, uniteci delle olive snocciolate, sale, pepe e cuocete a 180°C per 20 minuti.
Valori nutrizionali 100 grammi: 82 kcal
Composizione:
- Proteine 16,5 gr
- Grassi 1,5 gr
- Carboidrati 0,6 gr
- Zuccheri 0,6 gr
- Acqua 79,0
Valori nutrizionali 100 grammi: 149 kcal
Composizione:
- Proteine 21,3 gr
- Grassi 6,8 gr
- Carboidrati 0,8 gr
- Zuccheri 0,8 gr
- Acqua 69,9
Fonti
www.agraria.org
www.cibo360.it
www.uniprom.it
www.my-personaltrainer.it
www.ismea.it