Phylum: Mollusca
Classe: Bivalvia
Ordine: Ostreoida
Famiglia: Ostreidae
L'Ostrica piatta (Ostrea edulis L.) è ampiamente presente lungo le nostre coste ed è la più diffusa e coltivata nel Mediterraneo. E' presente anche nel Mar Nero ed nell' Atlantico orientale, dalla Norvegia fino al Marocco.
L'Ostrea edulis è facilmente distinguibile, per la forma delle valve essenzialmente tondeggiante, dalle altre ostriche presenti sui nostri mercati, l'Ostrica portoghese (Crassostrea angulata Lamarck) e l'Ostrica giapponese o del Pacifico (Crassostrea gigas Thunberg), entrambe conosciute con il nome di Ostrica concava e che hanno la valva a forma di ovale allungato.
Allevamento delle ostriche >>>
Ostrica piatta Ostrea edulis L. (foto www.liceofoscarini.it)
Crassostrea angulata Lamarck - Crassostrea gigas Thunberg (foto www.spirula.nl)
Ostrica concava o giapponese - (Cassostrea gigas)
Area di Pesca: Il genere Cassostrea ha specie significative su tutto il pianeta, dalla C. gigas di origine giapponese, alla C. virginicas presente nell'America del Nord, alla C. commercialis di origine australiana, alla C. angulata originaria delle coste del Portogallo fino alla C. rhizophorae originaria del Mar dei Caraibi. Nel Mediterraneo e in tutti i mari italiani la specie autoctona è la Ostrea edulis, ma nell'allevamento prevale il genere Crassostrea.
Ostrica piatta - (Ostrea edulis)
Area di Pesca: Mediterraneo; presente anche nell'Atlantico orientale, dalla Norvegia al Marocco. La specie è allevata ed ormai viene commercializzata solo la notevole produzione ottenuta dall'ostreicoltura. Stagionalità di Pesca: E' collegata allo stadio di accrescimanto della specie secondo le esigenze e le tecniche di allevamento; viene raccolta e venduta tutto l'anno ma in particolare da Ottobre in Aprile.
Le ostriche si acquistano con le valve ben serrate, pesanti, con un delicato profumo di mare. Una volta aperto il guscio, il mollusco deve essere ancora vivo ed immerso nel suo liquido, ritraendosi se viene toccato. Sono da scartare le ostriche che si presentano con il guscio già aperto o sanno di ammoniaca o sono asciutte all'interno del guscio. Le ostriche si conservano in frigorifero fino alla data di scadenza (circa una settimana) chiuse nella loro confezione.
Dopo aver lavato i gusci con acqua corrente, bisogna aprirli facendo scorrere l'apposito coltellino tra le due valve fino a tagliare il punto di giunzione che le tiene unite. Dopo aver scartato il mezzo guscio vuoto si stacca il mollusco dalla sua sede ma lo si lascia nella valva con il suo liquido. Le ostriche nel mezzo guscio vengono quindi allineate su un vassoio con ghiaccio tritato mescolato con poco sale per rallentarne lo scioglimento. Quando possibile , le ostriche vanno aperte all' ultimo momento e servite subito; in caso contrario coprirle con un canovaccio umido e tenerle in frigorifero fino al momento di portarle in tavola.
Normalmente le ostriche si mangiano crude, al naturale o condite con una spruzzatina di limone, accompagnate preferibilmente da pane di segale e burro. L'eventuale cottura, da eseguire tuffandole in brodo leggero per le zuppe o gratinate nel loro guscio, deve essere molto rapida, circa un minuto o fino a quando i bordi del mollusco iniziano ad arricciarsi.
Valori nutrizionali 100 grammi: 51 kcal
Composizione:
Grassi gr 1,71
Carboidrati gr 2,72
Proteine gr 5,71
Fibre gr 0
Zuccheri g 0,62
Acqua gr 89,04
Amido gr 0,45
Ceneri gr 0,82
Fonti
www.distrettopesca.it
www.valori-alimenti.com
www.asa-press.com