Nome comune: Nasturzio dei giardini.
Genere: Tropaeolum.
Famiglia: Tropeolaceae.
Provenienza: America Centrale.
Descrizione genere: comprende circa 90 specie di piante erbacee, annuali o perenni, rizomatose o tuberose, a portamento rampicante o prostrato, che producono fiori imbutiformi di dimensioni variabili (da 1,5 a 5 cm.) e dai petali, talvolta diseguali.
Tropaeolum - Nasturzio (foto www.agraria.org)
Tropaeolum - Nasturzio
Tropaeolum majus: originaria del Perù, questa specie perenne, ma coltivata come annuale, presenta un portamento strisciante o rampicante, con fusti sottili e volubili che portano foglie tondeggianti e peltate (con il picciolo inserito direttamente nella lamina, anziché sul margine). Da giugno a ottobre produce fiori di colore variabile dal giallo all’arancio, al rosso carminio, larghi 5 cm. e caratterizzati dalla presenza di uno sperone. Può crescere fino a 2,5 m. In commercio se ne trovano diverse varietà tutte riconducibili a tre gruppi:
- Gleam: comprende varietà robuste come “Golden Gleam”, a fiori gialli, semidoppi; ”Orange Gleam”, a fiori arancio, semidoppi; ”Indian Chief”, a fiori rossi, semidoppi.
- Jewel Mixed: comprende varietà a taglia ridotta (intorno ai 30 cm. di altezza) che producono fiori precoci e semidoppi, di colore variabile dal giallo al rosa, al rosso.
- Tom Thumb: comprende varietà nane (25 cm. di altezza) a fiori di colore variabile da giallo a rosso. Tra queste troviamo: “King of Tom Thumb ”, a fiori scarlatti e ”Golden King of Tom Thumb ”, a fiori gialli.
Tropaeolum peltophorum: originaria della Colombia, questa specie, simile alla precedente, se ne differenzia per il picciolo delle foglie, più lungo e grigiastro, e per i fiori, più piccoli e di colore arancio-scarlatto. Fiorisce da luglio a ottobre.
Tropaeolum peregrinum o T. canariense: originaria del Perù, questa specie perenne viene coltivata come annuale. Presenta un portamento eretto e foglie peltate a cinque lobi. Produce fiori gialli, dotati di sperone e con i petali irregolari e sfrangiati. Può raggiungere i 4 m. di altezza.
Tropaeolum polyphyllum: non supera i 20 cm. di altezza questa specie a portamento strisciante, originaria di Argentina e Cile. Lo sviluppo in diametro può però raggiungere i 2 m. In giugno produce fiori gialli, dotati di uno sperone di 2 cm.
Tropaeolum speciosum: originaria del Cile, questa specie a portamento eretto presenta fusti attorcigliati sui quali prendono inserzione i piccioli delle foglie decidue. In estate produce fiori speronati, solitari, di colore scarlatto, portati da un lungo peduncolo. Raggiunge i 3-5 m. di altezza.
Tropaeolum tuberosum: questa specie a portamento rampicante, originaria del Perù e della Bolivia, presenta radici tuberose. Le foglie sono lobate e di colore verde-glauco. In agosto-settembre produce fiori gialli e rossi, speronati e portati da un lungo stelo fiorale. La varietà “Early-flowering Variety” fiorisce da giugno a settembre.
Tropaeolum - Nasturzio (foto www.agraria.org)
Tropaeolum tuberosum (foto http://fr.maieutapedia.org)
Tuberi di Tropaeolum tuberosum (foto http://fr.maieutapedia.org)
Temperatura: le specie perenni richiedono protezione dalle gelate.
Luce: esposizione soleggiata ad eccezione di T. speciosum, che richiede un’ombreggiatura alla base.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare regolarmente in primavera-estate.
Substrato: per le specie perenni il terreno deve essere fertile e ben drenato. Le specie annuali fioriranno più copiosamente se coltivate su terreni meno ricchi (un eccesso di elementi nutritivi favorisce lo sviluppo della vegetazione a discapito della fioritura).
Concimazioni ed accorgimenti particolari: durante l’inverno si devono levare dal terreno i tuberi di T. tuberosum e proteggere la base di T. speciosum con uno strato di foglie secche o paglia.
Le specie, come T. tuberosum, si moltiplicano per divisione dei tuberi, da ripiantarsi a primavera. T. speciosum e T. polyphyllum si moltiplicano per divisione dei rizomi. Le specie annuali possono essere seminate direttamente a dimora in primavera.
- Afidi: attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici.