Nome comune: Lapageria.
Genere: Lapageria.
Specie: rosea.
Famiglia: Liliaceae.
Provenienza: Cile. Il fiore è diventato l’emblema nazionale del paese.
Descrizione genere: il genere è formato da un’unica specie, Lapageria rosea.
Lapageria rosea 'Hugletts Blush' (foto www.shop.sunshine-seeds.de)
Lapageria rosea ‘Mission Lace’ (foto http://elliesgarden.eleonorengland.com)
Il genere è formato da un’unica specie, Lapageria rosea, arbusto rampicante, semirustico che presenta foglie lucide, ovali e appuntite portate da fusti sottili e sinuosi. È una pianta adatta alla coltivazione in piena terra solo nelle regioni a clima mite e comunque in posizioni riparate. Per le rimanenti zone è meglio coltivarla in serra o appartamento. Cresce fino a 3 m., necessitando di sostegni sui quali “arrampicarsi”. Alla fine della primavera e per tutta l’estate produce fiori rosa-cremisi, pendenti, campanulati, cerosi, lunghi 6-7 cm. che possono comparire isolati o riuniti in racemi di 2-3 esemplari. La fioritura è seguita dalla produzione di bacche commestibili. In commercio se ne trovano diverse varietà tra le quali citiamo: “Albiflora”, con foglie grigio-verdi e fiori bianchi; “Densonii”, con fiori rosa pallido; “Ilsemannii”, con fiori rosa intenso; ”Nash Court”, dai fiori color rosa tenue con screziature più scure.
Temperatura: sopporta una temperatura invernale di 5-6 °C. Temperature estive eccessivamente elevate sono nocive quanto le invernali eccessivamente rigide.
Luce: buona, al riparo dal sole diretto.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente nel periodo dello sviluppo; ridurre la frequenza delle somministrazioni in autunno-inverno, tanto quanto basta a mantenere il substrato appena umido.
Substrato: terreno fresco e ben drenato formato da una parte di terra da giardino e tre parti di torba.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: da aprile a settembre somministrare concime liquido per piante acidofile a cadenza trisettimanale. È bene utilizzare vasi di piccole dimensioni allo scopo di limitare la produzione di polloni e di favorire lo sviluppo della parte aerea. Necessita di essere sostenuta da tutori o appoggiata a muri o tralicci.
Si semina in marzo-aprile alla temperatura di 16-18 °C. Prima di utilizzarli, i semi devono essere fatti “gonfiare” in acqua per 48 ore. Normalmente la germinazione avviene in quattro settimane. Quando le piantine hanno raggiunto l’altezza di 5 cm., possono essere trapiantate in vasi singoli. Si deve fare particolare attenzione alla qualità del seme che si vuole utilizzare, visto che tende a perdere rapidamente le sue proprietà germinative.
- Foglie che ingialliscono e appassiscono: eccesso di acqua.
- Foglie che presentano scottature: esposizione al sole.
- Afidi: attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici.