Gelsomino - Jasminum spp.
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Gelsomino.
Genere: Jasminum.

Famiglia: Oleaceae.

Provenienza: America Settentrionale, Cina, India, Himalaya, Afganistan, Nepal, Borneo, paesi del bacino del Mediterraneo.

Descrizione genere: comprende circa 300 specie di piante arbustive, a portamento rampicante, a foglie persistenti o decidue, rustiche, semirustiche o delicate. Le foglie, opposte, di solito sono pennate e composte da un numero variabile di foglioline. I fiori, tubulosi alla base e aperti all’estremità in quattro o più lobi, sono molto profumati, presentano colorazione variabile dal giallo al bianco al rossastro e sono riuniti in infiorescenze terminali o ascellari. Sono piante adatte a coprire muri, pergolati, tralicci, staccionate, ecc.

Jasminum officinale Jasminum officinale (foto www.agraria.org)

Specie e varietà

Jasminum azoricum: è originaria dell’America Settentrionale questa specie arbustiva, a portamento rampicante, che presenta foglie pennate, persistenti nelle regioni a clima mite. In giugno-luglio si ricopre di fiori profumati e dalla forma stellata. Nelle regioni a clima rigido deve essere coltivata in vaso e posta al riparo nel periodo invernale. Può raggiungere i 4 m. di altezza.

Jasminum beesianum: proviene dalla Cina, questo rampicante, che presenta foglie opposte, lanceolate e decidue. I fiori, piccoli, profumati e di colore rosso scuro, riuniti in mazzetti, terminali o ascellari, di tre esemplari, compaiono in estate e sono seguiti da frutti molto decorativi. È una specie rustica che raggiunge i 3,5 m. di altezza.

Jasminum fruticans: arbusto rampicante, con foglie alterne, composte (formate da tre foglioline) e persistenti, originario dei paesi del bacino del mediterraneo. I fiori, gialli, non profumati e riuniti in mazzetti terminali di 3-5 esemplari, compaiono in giugno-luglio e sono seguiti da frutti neri.

Jasminum gracillimum: originaria del Borneo, questa specie delicata, a fioritura invernale è adatta alla coltivazione in serra.

Jasminum grandiflorum: originario dell’India, questo arbusto rampicante, detto anche “gelsomino di Spagna”, viene solitamente coltivato in vaso, a causa della sua scarsa tolleranza al freddo (deve essere considerata delicata anche nelle regioni meridionali). Presenta foglie di colore verde chiaro, impari-pennate, formate da 7 foglioline. I fiori sono grandi, delicatamente profumati, di colore rosa alla schiusura (per diventare successivamente bianchi) e compaiono sulla pianta per tutta la durata dell’estate. Può crescere fino a 2 m. di altezza.

Jasminum humile: originaria della Cina, questa specie arbustiva, rampicante presenta foglie alterne, formate da 3-5 foglioline, che nelle regioni a clima mite sono persistenti. In giugno-luglio produce fiori gialli e profumati, riuniti in false ombrelle.

Jasminum nudiflorum: proveniente dalla Cina, questo arbusto, detto anche “gelsomino di S. Giuseppe”, presenta rami nodosi e foglie lisce, decidue, trifogliate e di colore verde scuro. I fiori, grandi 1-2 cm., singoli o riuniti in mazzetti ascellari, sono di colore giallo vivo e compaiono solo sui rami dell’anno precedente tra novembre e aprile. È una specie molto rustica, che può essere coltivata su muri esposti a nord, ma occorre fare attenzione ai venti freddi che possono danneggiare la fioritura. Può raggiungere i 3 m. di altezza e di diametro.

Jasminum nitidum (=Jasminum magnificum): originaria delle Isole Admiralty (Papua Nuova Guinea), questa pianta a portamento arbustivo-rampicante sempreverde ha foglie intere, lucide, lunghe 6-8 cm; esposizione ideale in pieno sole; non ha particolari esigenze per quanto riguarda il terreno, purché ben drenato e umido in estate; nei cilimi miti ha fioritura continua; può essere coltivata in vaso e riparata nela stagione fredda nelle zone a clima freddo (temperatura minima circa -4°C). I fiori sono profumati, bianchi e con diametro di circa 5 cm.

Jasminum odoratissimum: originaria dell’isola di Madera, questa specie produce fiori gialli che sbocciano in estate.

Jasminum officinale (= J. officinalis): proveniente da Iran, Cina e India, questo arbusto rampicante, detto anche “gelsomino bianco”, presenta foglie caduche impari-pennate, formate da 5-7-9 foglioline e fiori profumati, di colore bianco, che compaiono, riuniti in mazzetti ascellari, da giugno a settembre. È una specie molto rustica e vigorosa, che può raggiungere i 15 m. di altezza. Tra le varietà in commercio troviamo: “Affine”, che presenta fiori più grandi e con sfumature rosa; ”Aureum”, dalle foglie macchiate di giallo.

Jasminum parkeri: rustica, a portamento compatto (raggiunge i 20-30 cm. di altezza e i 60 cm. di larghezza) e con foglie imparipennate (formate da 3-5 foglioline ovate) e persistenti, questa specie proviene dall’India occidentale. In giugno produce fiori gialli, larghi 1-2 cm. che compaiono all’ascella delle foglie superiori.

Jasminum polyanthum: raggiunge 1,5-3 m. di altezza questo rampicante, semirustico (che nelle regioni a clima rigido deve essere coltivato in serra fredda) proveniente dalla Cina. Presenta foglie imparipennate, formate da 5-7 foglioline di colore verde scuro. I piccoli fiori bianchi o rosa, riuniti in pannocchie ascellari, compaiono da aprile a giugno, all’aperto e da novembre ad aprile, in serra.

Jasminum primulinum o J. mesnyi: proviene dalla Cina questa specie rampicante, a foglie persistenti, opposte, trifogliate, di colore verde scuro. Da marzo a maggio produce fiori semidoppi, che raggiungono la larghezza di 5 cm., di colore giallo. Raggiunge i 4 m. di altezza e può essere coltivato all’aperto solo nelle regioni a clima mite e comunque in posizioni soleggiate e riparate.

Jasminum revolutum: è un arbusto rampicante, con rami parzialmente penduli, originario dell’Himalaya e dell’Afghanistan, che cresce fino a 2 m. di altezza e 1,2-1,5 m. di diametro. Presenta foglie semipersistenti, composte da 3-7 foglioline di colore verde scuro e di consistenza cuoiosa. Da giugno ad agosto si copre di fiori piccoli, gialli e profumati, riuniti in corimbi ascellari e terminali, lunghi fino a 15 cm. E’ una specie che deve essere riparata dai venti freddi.

Jasminum rex: specie rampicante piuttosto rara che, in inverno, produce fiori bianchi, larghi 5 cm. che sbocciano riuniti in cime ascellari.

Jasminum sambac: ”Gelsomino d'Arabia” a fiori bianchi profumatissimi (fiorisce da giugno a ottobre), altezza fino a 3-4 m; altre varietà molto note sono: “Grand Duke of Tuscany” a fiori doppi, bianchi molto profumati; “Maid of Orleans” a con fiori semidoppi, profumati.

Jasminum x stephanense: dall’incrocio tra J. beesianum e J. officinale è stato ottenuto questo ibrido vigoroso, rampicante, a portamento ramificato, che, nelle regioni a clima mite, si comporta come semipersistente. Presenta foglie di forma ovato-lanceolata semplici o composte da 5 foglioline, di colore verde scuro, sulla pagina superiore e più chiaro, su quella inferiore. I fiori, profumati e di colore rosa pallido, fanno la loro comparsa in giugno, riuniti in racemi terminali e laterali, lunghi 6-8 cm. Può raggiunge l’altezza di 5-6 m. Presenta ramificazioni volubili che si arrampicano da sole, non necessitando di particolari sostegni.

Jasminum wallichianum: dal Nepal arriva questa specie a foglie persistenti, caratteristica per l’abbondante fioritura estiva (i fiori gialli compaiono da giugno a settembre).

Jasminum sambac Jasminum sambac (foto www.agraria.org)

Jasminum nitidum Jasminum nitidum (foto www.agraria.org)

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: per le specie coltivate in serra fredda (J. polyanthum e J. primulinum) la temperatura minima invernale deve aggirarsi intorno a 5°C. Il J. polyanthum può essere forzato a fiorire precocemente mantenendo la temperatura minima invernale intorno a 10-13°C.
Luce: molto buona, ma al riparo dal sole diretto.
Annaffiature e umidità ambientale: le specie coltivate in serra fredda devono essere annaffiate abbondantemente in estate, più moderatamente in inverno. In primavera sarà utile spruzzare quotidianamente il fogliame e aerare la serra.
Substrato: miscela a base di terra da giardino, terriccio, torba e sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: in primavera-estate concimare ogni due settimane. Le specie semirustiche (J. polyanthum, J. primulinum, J. azoricum e J. grandiflorum) devono essere coltivate in serra fredda o all’aperto, dove sia possibile proteggerle dal freddo invernale, al limite anche con paglia o stuoie. Le specie rampicanti devono necessitano di sostegni, con l’eccezione di J. x stephanense, che presenta ramificazioni volubili che si arrampicano da sole.
La specie più adatta a ricoprire muri, graticci e pergolati è J. officinale. J. x stephanense si arrampica da solo attorno a colonnati, graticci e griglie. Per la coltivazione in vaso saranno ottime le specie J. grandiflorum, J. primulinum e J. odoratissimum.

Moltiplicazione e potatura

Moltiplicazione: si utilizzano talee di legno semimaturo lunghe 8-10 cm., prelevate in agosto-settembre per i gelsomini a fioritura primaverile e in primavera per quelli a fioritura invernale, che devono essere messe a radicare in cassone alla temperatura di 16-20°C. Le talee da utilizzare per le specie J. polyanthum e J. primulinum devono presentare una porzione di ramo portante. Le piantine radicate devono essere trapiantate in vasi di 8-10 cm. di diametro riempiti di un miscuglio a base di terra da giardino, terriccio, torba e sabbia. Alcune specie possono essere moltiplicate per propaggine, ma occorre almeno un anno perché la nuova pianta possa essere staccata dalla madre.
Potatura: solo J. nudiflorum e J. primulinum necessitano di una potatura annuale, da effettuare dopo la fioritura, eliminando i rami morti o mal formati e tagliando tutti i rami fioriferi a 6-7 cm. dalla base. Per le altre specie non è richiesta una vera e propria potatura, essendo sufficiente eliminare i rami morti e sfoltire le piante troppo vigorose. J. officinalis richiede un diradamento dei rami, senza accorciamento, alla fine della fioritura.

Malattie, parassiti e avversità

- Afidi: danneggiano i giovani germogli e si combattono con prodotti specifici.

- Cocciniglie: succhiano nutrimento alla pianta, stimolandola a produrre sostanze zuccherine, che la rendono appiccicosa e soggetta all’attacco di fumaggini e muffe. Si combattono con anticoccidici o strofinando le parti colpite con un batuffolo imbevuto di alcool.

- Foglie che appassiscono e raggrinziscono: eccesso o carenza di acqua.

- Boccioli fiorali che imbruniscono e cadono: esposizione al sole diretto.

Nome genere I - Z
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