Nome comune: Primula del Capo.
Genere: Streptocarpus.
Famiglia: Gesneriaceae.
Etimologia: dal greco “streptos”, attorcigliato e “karpos”, frutto, a causa della forma a spirale delle capsule dei semi.
Provenienza: Africa orientale e meridionale, Asia e Madagascar.
Descrizione genere: comprende circa un centinaio di specie erbacee o suffruticose, sempreverdi, delicate, caulescenti o acauli, con molte foglie unite alla base della pianta a formare un piccolo cespo o con un’unica grande foglia orizzontale o ricadente. Accomuna tutte le specie la presenza di una fitta peluria setosa e i la forma tubulosa dei fiori, che si presentano isolati nelle specie acauli e riuniti in mazzetti in quelle caulescenti. Sono utilizzate come piante fiorite da appartamento. Come pianta d’appartamento è particolarmente diffusa la specie S. rexii.
Streptocarpus (foto www.aggs.org)
Streptocarpus wendlandii (foto www.hydrotip.de)
Streptocarpus caulescens: questa specie caulescente presenta steli ramificati e tomentosi, che portano foglie opposte, arrotondate e ovali. Da luglio a dicembre produce piccoli fiori blu pallido riuniti in infiorescenze ascellari. Cresce fino a 30 cm. circa.
Streptocarpus dunnii: specie a foglia unica, che si presenta ricurva verso il basso, lunga quasi un metro, di forma oblungo-lanceolata. In maggio-giugno produce fiori rosa-vermiglio pendenti e riuniti in infiorescenze tondeggianti. È adatta alla coltivazione in serra calda.
Streptocarpus holstii: originaria dell’Africa orientale, questa specie cespitosa presenta steli che crescono fino a 50 cm. (con portamento all’inizio prostrato, in seguito eretto) e portano foglie piccole, verde scuro, opposte, di forma ovale e con le nervature evidenti. Da giugno a settembre produce fiori, dalla forma simile alla viola e di colore blu con riflessi porpora e gola bianca.
Streptocarpus x hybridus: questo ibrido, derivato principalmente da S. rexii, presenta ciuffi di foglie verde vivo e tomentose. Da maggio a ottobre produce fiori, simili a quelli della digitale, bianchi o rosso porpora, lunghi da 3-6 cm., riuniti in brevi racemi. Tra le varietà più diffuse troviamo: “Constant Nymph”, a fiori azzurro porpora con venature evidenti nella gola; “Diana”, a fiori porpora con gola bianca; “Merton Blue”, a fiori blu malva con la gola bianca; “Mexican White”, a fiori bianchi dalla gola gialla.
Streptocarpus kewensis: questa specie presenta solo due o tre grandi foglie con la lamina verde brillante, ovale e allungata. I fiori, lunghi 4-5 cm., sbocciano in mazzetti di 6-8 alla sommità dei numerosi steli fiorali. Possono essere bianchi, rossi o viola, con variegature porpora scuro nella gola.
Streptocarpus polyanthus: specie acaule e rizomatosa, che presenta una o due foglie tomentose e dalla forma ovale o a cuore (larghe 10 cm. e lunghe 30 cm.). In autunno-inverno produce scapi fiorali, lunghi 30 cm., che portano fiori blu-lilla con petali ondulati ai margini.
Streptocarpus rexii: questa specie cespitosa, originaria dell’Africa meridionale, presenta foglie lunghe 20 cm. e larghe 6 cm., nastriformi, di colore verde scuro, tomentose, con nervature evidenti sulla pagina inferiore e disposte a formare una rosetta. Dalla base delle foglie si formano, praticamente per tutto l’anno, numerosi steli fiorali esili, rossastri e tomentosi che portano un grande fiore blu pallido striato di porpora. Cresce fino a 30 cm. di altezza. Da questa specie deriva S. x hybridus.
Streptocarpus saxorum: originaria dell’Africa orientale, questa specie suffruticosa è adatta alla coltivazione in panieri sospesi, per la sua capacità di formare grandi cespi (alti 20 cm. e larghi 50 cm.) con portamento semiprostrato ed espanso. Le foglie, ovali e carnose, sono tomentose e di colore variabile dal verde brillante al verde scuro. Da aprile a ottobre produce fiori simili a violette color malva pallido.
Streptocarpus watsonii: specie a foglia unica che produce numerosi steli, portanti ognuno fino a 16 fiori rosa-porpora con gola bianca striata di rosso.
Streptocarpus wendlandii: alta 30-80 cm. rappresenta forse la specie più ornamentale, con la sua unica foglia grande, ricurva verso il basso, ondulata, di forma ovale-tondeggiante e di colore verde scuro sulla pagina superiore e porpora su quella inferiore. I fiori, di colore blu-viola con screziature bianche, sbocciano riuniti in grosse spighe, portate da robusti steli.
Temperatura: la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 10 °C. Non sopportano né sbalzi né eccessi di temperatura. Da aprile a ottobre non dovrebbe salire oltre i 15-18 °C. L’ambiente dovrebbe essere arieggiato, ma non sottoposto a correnti d’aria.
Luce: molto buona, ma diffusa, al riparo dai raggi diretti del sole.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare regolarmente in primavera-estate; diradare le somministrazioni in autunno-inverno. Le specie a foglia unica devono essere annaffiate con moderazione. Innalzare l’umidità ambientale posizionando le piante su terrine contenenti ciottoli bagnati.
Substrato: un miscuglio a pH acido a base di terra di foglie, terra di brughiera e torba, con aggiunta di sabbia e carbone di legna triturato.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: le specie cespitose si rinvasano annualmente, in marzo. Somministrare concime liquido ogni quindici/venti giorni. I fiori appassiti devono essere asportati (a meno che non si voglia ottenere il seme per la riproduzione), per ottenere una fioritura abbondante e duratura. Fare attenzione a non elevare l’umidità atmosferica senza assicurare un adeguato ricambio d’aria: si rischia lo svilupparsi di muffe o altre malattie fungine.
Le specie acauli e cespitose, nonché gli ibridi si seminano in gennaio. I semi sono molto piccoli. Non appena le dimensioni delle piantine lo permetteranno dovranno essere trapiantate in vasetti contenenti lo stesso substrato adatto alle piante adulte. Le piante così ottenute saranno in grado di fiorire, già da giugno a ottobre dello stesso anno. Le specie a una foglia sola, invece necessitano di due trapianti e della protezione dai raggi diretti del sole. Fioriranno per tutto l’inverno. Le specie cespitose possono essere moltiplicate anche per divisione dei cespi in marzo, in occasione del rinvaso. Un altro metodo utilizzato per ottenere nuovi esemplari è quello delle talee di foglia. Queste si mettono a radicare tra maggio e giugno, in un substrato di torba e sabbia mantenuto umido, in ambiente protetto e alla temperatura di 18-21 °C. Le foglie piccole vengono utilizzate intere, mentre quelle grandi devono essere tagliate in pezzetti lunghi almeno 6-7 cm. e messe a radicare con la base nel substrato. Le nuove piantine (che dovrebbero comparire entro sei settimane) dovranno essere trapiantate in vasetti di 8 cm. di diametro e successivamente in contenitori di dimensioni adeguate alla crescita della pianta.
- Comparsa di una muffa grigia sulle foglie: elevata umidità senza ricambio d’aria. Asportare le parti colpite e trattare la pianta con prodotti fungicidi.
- Afidi: attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici.