Nome comune: Tibouchina.
Genere: Tibouchina.
Famiglia: Melastomaceae.
Etimologia: deriva da quello indigeno utilizzato nella Guyana.
Provenienza: regioni tropicali dell’America del Sud.
Descrizione genere: comprende circa 200 specie di arbusti sempreverdi o semisempreverdi, che producono fiori vivacemente colorati. Possono essere portati all’aperto in estate e in vaso raggiungono l’altezza di 1 m. circa.
Fiore di Tibouchina semidecandra o urvilleana (foto www.rz.uni-karlsruhe.de)
Tibouchina semidecandra o T. urvilleana: originario del Brasile, questo arbusto (unica specie di questo genere coltivata in appartamento) presenta fusti legnosi e quadrangolari che portano foglie oblungo-ovate, di colore verde bronzato (che in autunno talvolta diventa rossastro), lunghe 15 cm., pubescenti, con 3-5 nervature molto marcate e di colore verde pallido (delle quali la centrale è diritta, mentre le altre formano un’ellisse congiungendo la base all’apice). Da luglio a novembre produce fiori larghi 8 cm., di colore viola-rossastro, dal calice irsuto e dalla corolla formata da un sottile tubo che si apre in cinque grandi petali obovati, che sbocciano riuniti in racemi apicali. In vaso cresce fino a 1,2 m. di altezza.
Tibouchina semidecandra o urvilleana (foto Stan_Shebs)
Temperatura: la temperatura minima invernale ideale dovrebbe aggirarsi intorno a 12-15 °C, ma è in grado di sopportare anche geli sporadici ed è coltivabile all’aperto nelle regioni a clima mite. A temperature più basse la Tibouchina perde le foglie.
Luce: molto forte, al riparo dai raggi del sole.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare frequentemente in estate; ridurre le somministrazioni durante l’inverno, avendo cura di mantenere la composta appena umida. Innalzare l’umidità atmosferica, posizionando in vasi su terrine contenenti ciottoli bagnati.
Substrato: un miscuglio a base di terra di foglie e torba, con aggiunta di sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: si rinvasano annualmente in febbraio-marzo aumentando le dimensioni del contenitore, fino a un massimo di 25-30 cm. Raggiunta tale misura, sarà sufficiente sostituire lo strato superficiale (2,5-5 cm.) di substrato con composta nuova. Le piante necessitano di un sostegno con canne di bambù alle quali andranno legate con filo plastificato. In primavera-estate somministrare concime liquido ogni 3-4 settimane.
Moltiplicazione: si possono ottenere nuovi esemplari mettendo a radicare, in un miscuglio di torba e sabbia, mantenuto umido, in posizione ombreggiata, sotto copertura di vetro o plastica (che dovrà essere rimossa di tanto in tanto per evitare il crearsi di un ambiente asfittico) e alla temperatura di 21-24 °C., talee di legno semimaturo lunghe 10-15 cm., ottenute tagliando i rami subito sotto a un nodo ed eliminando le foglie basali. A radicazione avvenuta (alla ripresa della crescita, di solito dopo 3-4 settimane) si elimina totalmente e gradualmente la copertura e si comincia ad innaffiare moderatamente. Dopo altre quattro settimane si procederà al trapianto in singoli vasetti di 10 cm. di diametro e alla cimatura, necessaria per stimolare la ramificazione.
Potatura: si potano alla fine della primavera o subito dopo la fioritura per permettere alla pianta di mantenere un aspetto cespuglioso e compatto.
- Ragnetto rosso: acaro che si sviluppa facilmente in ambienti caldi e secchi. Si manifesta con la comparsa di ragnatele scure sulla pagina inferiore delle foglie. Se ne può prevenire la comparsa spruzzando le foglie e mantenendo alta l’umidità ambientale (ad esempio ponendo la pianta su una terrina riempita di ciottoli tenuti sempre bagnati, facendo attenzione che l’acqua non raggiunga mai il fondo del vaso). Si combatte con prodotti acaricidi.