Nome comune: Singonium.
Genere: Syngonium.
Famiglia: Araceae.
Etimologia: dal greco “syn”, insieme e “gone”, seme-organo della generazione, a causa degli ovari che risultano uniti.
Provenienza: America Centrale e Meridionale.
Descrizione genere: comprende circa venti specie di piante a portamento rampicante che presentano fusti flessibili, che si aggrappano, ai sostegni loro forniti, per mezzo di radi avventizie, che vengono utilizzate anche per captare l’umidità ambientale. Le foglie, sagittate allo stadio giovanile, diventano pedate e spesso divise in 5-9 segmenti disuguali (quello centrale risulta solitamente il più grande e lungo, mentre quelli basali presentano spesso due lobi laterali di dimensioni inferiori) allo stadio adulto e non presentano mai stipole. Sono portate da piccioli guainanti e alati e ogni foglia nasce convoluta dal picciolo di quella precedente. Le infiorescenze, che difficilmente compaiono in coltivazione, sono quelle tipiche della famiglia: uno spadice più corto della spata che lo avvolge. Sono piante molto utilizzate in appartamento data la loro adattabilità ad ambienti poco luminosi e secchi.
Syngonium podophyllum (foto www.biofil.pl)
Syngonium erythrophyllum: questa specie presenta foglie piccole dalla lamina lucide, di colore verde-ramato e coperta di puntini rosa.
Syngonium podophyllum: questa specie è forse la più coltivata del genere Syngonium. Presenta un forte dimorfismo fogliare: le foglie giovani hanno la lamina astata e di colore verde brillante; quelle adulte possono diventare palmato-lobate e presentare fino a nove segmenti. Lo sviluppo della pianta dipende dal tipo di allevamento cui viene sottoposta: se coltivata come rampicante, con tutori ai quali aggrapparsi con le radici aeree, sarà più vigorosa; se coltivata come decombente risulterà più debole e quasi mancante di radici aeree. Gli steli possono raggiungere la lunghezza di 1,8 m. Non è facile trovare in commercio la specie tipo, che è stata praticamente sostituita da ibridi e varietà. Tra questi ricordiamo: “Albo-lineatum”, varietà naturale originaria del Messico, con foglie giovani con le venature bianche e foglie vecchie completamente verdi; “Albo-virens”, mutazione dalle foglie giovani con la pagina superiore bianco-grigiastra o verdastra con il solo margine verde; “Emerald Gem”, con foglie verdi leggermente più carnose e corrugate della specie tipo; “Green Gold”, con le foglie marmorizzate in crema, giallo oro e verde; “Trileaf Wonder”, con grandi foglie dalle venature grigio-argento; “White Butterfly”, dalle foglie grigio-verdi bordate di verde intenso.
Syngonium vellozianum: questa specie presenta foglie carnose dalla lamina verde e lucida, che nelle foglie adulte si presenta settata con tre o cinque elementi, tre dei quali lanceolati (il più centrale può raggiungere anche 25 cm. di lunghezza); mentre i due basali sono ovali corti e con l’apice ottuso. Alcuni autori considerano S. vellonzianum una specie a parte rispetto a S. auritum; altri li considerano due varietà della stessa specie; altri ancora pensano che la specie vellonzianum sia stata introdotta in Europa nel 1800 e non sia in coltivazione in America, dove è presente invece S. auritum. Anche sulla provenienza delle due specie non vi è concordanza: alcuni parlano di Giamaica e Brasile, rispettivamente per S. vellonzianum e S. auritum; altri propongono l’inverso. Sono comunque rampicanti molto vigorosi, che allo stadio adulto sopportano egregiamente l’aria asciutta degli appartamenti.
Temperatura: la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 13-16 °C.
Luce: buona, ma diffusa, al riparo dai raggi diretti del sole. Le specie variegate necessitano di maggiore luminosità per mantenere i colori delle foglie.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare frequentemente in primavera-estate; ridurre le somministrazioni in autunno-inverno, lasciando che il substrato si asciughi tra l’una e l’altra. Un buon tasso di umidità atmosferica, incrementato da spruzzature e lavaggi fogliari, nonché da terrine con ciottoli bagnati poste sotto il vaso, renderà più belle queste piante, che per altro possono tollerare anche ambienti asciutti.
Substrato: una miscela a base di terra di foglie e torba in parti uguali, con aggiunta di sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: si rinvasano annualmente, in primavera. Arrivati a utilizzare contenitori di 25-30 cm. (15-20 per i panieri sospesi) sarà sufficiente sostituire lo strato superficiale di terreno (2,5-5 cm) con del substrato nuovo. Si possono coltivare in panieri sospesi o come rampicanti su tutori rivestiti di muschio. In primavera-estate somministrare concime liquido ogni mese. Sono piante molto versatili, tanto che se un ramo viene flesso e immerso in acqua continuerà a crescere e a emettere radici aeree e foglie, anche se più piccole. Spesso vengono utilizzati come piante da acquario piccoli esemplari, gradualmente ambientati.
Moltiplicazione: si possono ottenere nuovi esemplari sia per talea apicale che per pezzo di fusto, che dovranno essere messi a radicare in un composto di torba e sabbia, mantenuto umido e alla temperatura di circa 21 °C. Per evitare il disseccamento delle foglie basali, sarà bene spruzzarle frequentemente con acqua tiepida. Di solito l’attecchimento avviene in sei settimane ed è indicato dalla ripresa vegetativa. Le nuove piantine potranno essere trapiantate in gruppi di 2-3, in vasetti di 8 cm. di diametro e trattate come piante adulte.
Potatura: al momento del rinvaso si possono potare i rami troppo cresciuti per dare alla pianta un aspetto più compatto e ordinato.
- Sono piante particolarmente soggette a marciumi radicali.