Nome comune: Setcreasea.
Genere: Setcreasea.
Famiglia: Commelinaceae.
Etimologia: il botanico K. M. Schumann nel XIX secolo, che ha dato il nome al genere, non ha mai dato una spiegazione inerente la sua scelta.
Provenienza: America Centrale.
Descrizione genere: tra le specie appartenenti al genere, in commercio si trova quasi esclusivamente S. purpurea.
Setcreasea purpurea (foto www.agraria.org)
Setcreasea purpurea: originaria del Messico, questa specie erbacea e perenne presenta fusti piuttosto succulenti con portamento dapprima eretto, quindi strisciante, radicanti ai nodi e di colore violaceo. Le foglie, lunghe fino a 10 cm., leggermente carnose, guainanti e disposte a spirale intorno al fusto, presentano la lamina lanceolata di colore viola intenso, che tende a diventare verde scuro in luoghi scarsamente illuminati. Foglie e fusti sono ricoperti di una sottile peluria bianca, presente in modo particolare ai nodi e sui margini fogliari. I fiori compaiono, all’apice dei rami, tra due brattee acuminate, opposte ed embricate. Essi presentano tre piccoli sepali e tre petali lilla-rosa. Al termine della fioritura, compaiono nuovi germogli al di sotto delle brattee.
Fiore di Setcreasea purpurea (foto www.agraria.org)
Temperatura: non tollerano il gelo, ma, se anche la parte aerea dovesse morire per il freddo, le piante, potate drasticamente, emetteranno nuovi getti in primavera.
Luce: molto forte (un’esposizione scarsamente luminosa determinerà il cambiamento di colore delle foglie, che passerà da viola scuro a verde). Sopportano anche il sole pieno, ad esclusione delle ore e dei mesi più caldi. In estate comunque staranno meglio in posizioni luminose, ma parzialmente ombreggiate.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente in estate; ridurre notevolmente le somministrazioni in inverno, che corrisponde al loro periodo di riposo vegetativo. Fare attenzione ai ristagni di acqua.
Substrato: composta a base di terra di foglie, torba e sabbia.
Moltiplicazione: si possono moltiplicare facilmente e anche più volte l’anno mettendo a radicare talee di fusto nello stesso terriccio usato per le piante adulte, con l’unica accortezza di non annaffiare troppo nei primi giorni, per evitare che il fusto carnoso possa marcire.
Potatura: esemplari dall’aspetto poco gradevole, cresciuti in modo disordinato, potranno essere sottoposti a potatura radicale della parte aerea (approfittando per ottenere talee). A primavera, la pianta emetterà nuovi germogli.
- Piante che diventano esili e verdi: eccesso di calore e carenza di illuminazione, specie nel periodo invernale.