Nome comune: Sancezia.
Genere: Sanchezia.
Famiglia: Acanthaceae.
Etimologia: il nome ricorda quello di José Sanchez, professore spagnolo di botanica del XIX secolo.
Provenienza: America centro-meridionale.
Descrizione genere: di questo genere viene coltivata in modo particolare la specie S. nobilis (sin. Sanchezia speciosa).
Sanchezia bracteata (Giardino Botanico di Berlino) (foto www.agraria.org)
Sanchezia bracteata
Sanchezia nobilis o Sanchezia speciosa: specie suffruticosa, sempreverde, perenne, che presenta foglie opposte, di forma oblungo-lanceolata. I fiori, che compaiono difficilmente in appartamento, si presentano, riuniti in spighe apicali, con una corolla tubolare, gialla, emergente da brattee rosse. La varietà “Glaucophylla” ha le foglie con le venature segnate da variegature bianche o giallastre.
Sanchezia nobilis
Sanchezia nobilis subsp. glaucophylla (foto D. L. Nickrent)
Temperatura: la temperatura minima invernale non deve scendere al di sotto di 13-16 °C.
Luce: intensa e diffusa (indispensabile per mantenere le variegature delle foglie e per cercare di ottenere la fioritura), ma al riparo dai raggi diretti del sole.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare frequentemente in primavera-estate; ridurre le somministrazioni in autunno-inverno, lasciando asciugare il terreno tra una somministrazione e l’altra. L’umidità ambientale dovrebbe essere innalzata il più possibile nebulizzando acqua sulle foglie e posizionando il vaso su terrine riempite di ciottoli bagnati.
Substrato: un miscuglio a base di terra di foglie e torba, con aggiunta di sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: l’aria troppo secca determina la caduta delle foglie.
Moltiplicazione: si possono ottenere nuovi esemplari per mezzo di talee apicali messe a radicare in un miscuglio di torba e sabbia, mantenuto umido, sotto copertura di vetro o plastica (avendo cura di arieggiare di tanto in tanto per evitare il formarsi di un ambiente asfittico) e alla temperatura di 21-24 °C. A radicazione avvenuta si dovrà rimuovere gradualmente la copertura e, successivamente, trapiantare le piantine in vasi singoli.
Potatura: regolari potature effettuate durante il periodo vegetativo stimoleranno la pianta, che solitamente tende a spogliarsi alla base, a ramificare. Le parti apicali così ottenute potranno essere usate come talee.
Foglie che cadono: scarsa umidità ambientale.