Nome comune: Pachystachys
Genere: Pachystachys.
Famiglia: Acantaceae.
Provenienza: America Meridionale.
Descrizione genere: comprende 12 specie di piante a portamento arbustivo coltivate per il fogliame decorativo e verde scuro e per le caratteristiche infiorescenze formate da brattee colorate che proteggono i fiori di solito di color crema.
Pachystachys lutea (foto Cambridge, England, Botanic Garden www.cambridge2000.com)
Pachystachys coccinea: presenta foglie lunghe anche 20 cm., di consistenza coriacea e colore verde scuro, dalle quali, in estate, spiccano le grandi infiorescenze cremisi portate da rami e fusti legnosi. Normalmente cresce fino a 1-1,5 m., ma può essere mantenuta a taglia più ridotta con adeguate potature.
Pachystachys lutea: questa specie presenta foglie ovali, appuntite, di colore verde scuro, che tendono a cadere alla base via, via che la pianta cresce. Dalla primavera all’autunno all’apice dei fusti semilegnosi si formano infiorescenze coniche (lunghe 15 cm.) costituite da brattee giallo oro (che mantengono inalterato il colore per più di due mesi), che proteggono fiori tubulosi, bianco crema, lunghi 5 cm., che crescono verso l’alto.
Pachystachys coccinea (foto www.mytho-fleurs.com)
Temperatura: la temperatura minima invernale non dovrebbe essere inferiore a 15 °C.
Luce: forte, ma al riparo dal sole diretto.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente in estate, utilizzando preferibilmente acqua tiepida non calcarea; ridurre le somministrazioni nel periodo invernale. L’umidità ambientale dovrebbe essere incrementata (specie in inverno negli appartamenti riscaldati) posizionando il vaso su una terrina riempita di ghiaino mantenuto sempre umido. Anche spruzzature del fogliame contribuiranno al benessere della pianta.
Substrato: una miscela a base di terra fibrosa da giardino.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: si rinvasa ogni anno, in primavera, fino a raggiungere un diametro massimo del vaso di 18 cm. Da allora in poi sarà sufficiente sostituire lo strato superficiale di 2,5 cm. con terriccio nuovo. Da aprile a settembre diluire poco fertilizzante liquido nell’acqua di irrigazione ogni due settimane.
Moltiplicazione: la Pachystachys si moltiplica in primavera, mettendo a radicare, in un miscuglio di torba e sabbia mantenuto umido, all’interno di una cassetta da riproduzione con elevata umidità ambientale e temperatura di 21 °C, talee apicali di 13 cm., ottenute dagli apici dei fusti (sfruttando il periodo della potatura) ed eliminando le foglie basali. Alla comparsa dei nuovi germogli, i vasi dovranno essere levati dalle cassette e si dovrà iniziare a innaffiare con moderazione. Dopo 8 settimane le talee dovranno essere trapiantate in vasi singoli di 10 cm. di diametro e trattate come piante adulte.
Potatura: si pota in primavera per evitare che la pianta cresca troppo e disordinatamente.
- Annaffiature eccessive durante l’inverno: possono causare la morte della pianta.
- Foglie che cambiano colore, avvizziscono e cadono: annaffiature troppo scarse.
- Scarso ricambio d’aria in estate: determina uno scarso sviluppo e una scarsa fioritura.