Nome comune: Pachipodio, Palma del Madagascar.
Genere: Pachypodium.
Famiglia: Apocynaceae.
Etimologia: dal greco “pachys”, grosso e ”podos”, piede, a causa della forma grossa e tozza della parte basale della pianta.
Provenienza: Madagascar.
Descrizione genere: comprende specie arbustive o arborescenti, alcune delle quali sono coltivate in giovani esemplari e trattate come succulenti.
Pachypodium lamerei (foto Franco Montucchiari)
Pachypodium lamerei o Palma del Madagascar: questa specie, originaria del Madagascar, presenta un fusto provvisto di lunghi aculei (che in realtà sono stipole trasformate) disposti a gruppi di tre alla base dei quali sorgono le foglie simili a quelle dell’oleandro, dalla lamina verde, lucida, con la vena centrale pallida. La pianta tende a spogliarsi alla base rimanendo con il fusto ricoperto di spine e un ciuffo apicale di foglie, che le ha valso il nome di palma del Madagascar. I fiori, imbutiformi e a cinque lobi, compaiono in cime apicali; ma difficilmente li si vedranno sbocciare su una pianta in vaso.
Fusto di Pachypodium lamerei (foto www.agraria.org)
Fiore di Pachypodium lamerei (foto Franco Montucchiari)
Temperatura: la temperatura minima invernale non dovrebbe scendere al di sotto di 10-13 °C.
Luce: molto buona; tollera anche il sole diretto.
Annaffiature e umidità ambientale: le annaffiature dovranno essere regolari in estate, molto ridotte in inverno.
Substrato: molto poroso e umifero, composto di terra concimata molto matura, con circa un quarto di sabbia grossolana.
Si può riprodurre per seme, ma la riuscita è molto difficoltosa.
E' una pianta abbastanza resistente. L'attacco di funghi può essere favorito da eccesso di umidità; possibili sono attacchi di cocciniglie.