Nome comune: Pereschia.
Genere: Pereskia.
Famiglia: Cactaceae.
Provenienza: America Centrale.
Descrizione genere: comprende circa 20 specie di piante che, pur appartenendo alla famiglia delle Cactaceae, non sono succulente. Sono arbusti a portamento eretto o rampicante con steli sottili e legnosi (specie negli esemplari più vecchi), dotati di spine che portano vere e proprie foglie. Sono utilizzate come piante ornamentali e come portainnesto per diverse specie di Epiphyllum.
Pereskia grandifolia (Giardino Botanico di Berlino) (foto www.agraria.org)
Pereskia aculeata: originaria dell’America Centrale, questo arbusto rampicante a crescita rapida presenta fusti giovani, sui quali compaiono foglie ovali, dalla lamina lucida e verde brillante, che presentano sulla pagina inferiore spine ricurve alle quali si attaccano i giovani germogli e fusti vecchi che portano foglie, all’ascella delle quali si trovano areole che producono spine erette. Nel mese di ottobre produce pannocchie di fiori gialli, rosa o bianchi, con stami giallo-arancio, intensamente profumati. Alla fioritura fa seguito la produzione di frutti commestibili (piccole bacche gialle di forma tondeggianti), che, nelle Antille, vengono consumati, insieme alle foglie, prima della completa maturazione. È una specie utilizzata come portainnesto per diverse specie di Epiphyllum. Può raggiungere i 9 m. di altezza. Tra le varietà in commercio troviamo la “Godseffiana” che presenta foglie grandi, variegate di giallo e rosso che cadono dopo l’estate.
Pereskia grandiflora o Rhodocactus grandifolius: questa specie arbustiva presenta fusti, cosparsi di spine nere, che portano foglie non persistenti, ovali, lunghe 13-15 cm., di colore verde chiaro. In aprile-maggio produce fiori rosa.
Temperatura: la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 10-16 °C.
Luce: esposizione molto luminosa, anche pieno sole, specie alla comparsa dei boccioli.
Annaffiature e umidità ambientale: in primavera-estate annaffiare regolarmente, lasciando asciugare il terreno tra una somministrazione e l’altra. Da ottobre a marzo la frequenza delle annaffiature dovrà essere molto ridotta fino a venire quasi sospesa.
Substrato: miscuglio molto fertile a base di terriccio da giardino, terra di foglie e sabbia, con aggiunta di farina di ossa e carbone vegetale.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: sostituire il vaso a primavera solo se le radici hanno riempito completamente il pane di terra. Arrivati a utilizzare vasi di 25-30 cm. di diametro, sarà sufficiente sostituire lo strato superficiale (5 cm.) della composta, con nuovo substrato. In primavera-estate somministrare concime liquido per cactus ogni 4-6 settimane.
Moltiplicazione: le pereschie si seminano in primavera, in un recipiente riempito con composta per semi, mantenuto all’ombra e alla temperatura di 21 °C. A germinazione avvenuta le piantine dovranno essere spostate al sole e annaffiate con parsimonia. Non appena le dimensioni lo consentiranno, dovranno essere trapiantate in vasi singoli e trattate come adulte. Dagli apici dei fusti semilegnosi possono essere prelevate talee di 10-13 cm., che, dopo aver aspettato per qualche giorno la cicatrizzazione della superficie di taglio, devono essere messe a radicare in un miscuglio di torba e sabbia e trapiantate in vasi singoli, ad attecchimento avvenuto.
Potatura: in marzo, insieme all’eventuale rinvaso, procedere alla potatura delle piante adulte, avendo cura di non recidere i rami formati nell’anno precedente, sui quali sbocceranno i fiori.
- Steli molli e scoloriti: eccesso di acqua.