Nome comune: Medinilla.
Genere: Medinilla.
Famiglia: Melastomaceae.
Etimologia: il nome fu dato in onore di José Medinilla de Pineda, governatore delle isole Marianne nel 1820.
Provenienza: Filippine, Sumatra, Madagascar e Giava.
Descrizione genere: comprende circa un centinaio di specie di piante arbustive e suffruticose, a portamento rampicante o eretto, con foglie persistenti, sessili, opposte e con nervature molto evidenti. Producono fiori, spesso protetti da brattee, di colore bianco o rosa.
Medinilla magnifica (foto www.agraria.org)
Medinilla curtisii: originario di Sumatra, questo arbusto presenta foglie oblunghe con la lamina verde sulla pagina superiore e bruna su quella inferiore. I fiori, bianchi e carnosi, sono portati da un peduncolo rosso corallo. Cresce fino a 1,5 m.
Medinilla javanensis: originaria di Giava, questa specie simile alla precedente se ne differenzia per i fiori rosa e di dimensioni maggiori.
Medinilla magnifica: originaria delle Filippine e di Giava, è la specie più conosciuta del genere Medinilla. Arbusto, che raggiunge anche 2 m. di altezza, viene solitamente commercializzato già in fiore ed è abbastanza difficile che si riesca a farlo fiorire nuovamente. Presenta foglie grandi (fino a 30 cm.), opposte, sessili, di consistenza coriacea, con le venature depresse e di colore bianco-crema. I fiori rosa-porpora, costituiti da una corolla con cinque petali rosa, sono riuniti in racemi terminali penduli lunghi 40-50 cm. protetti da due-tre file di brattee rosa. Ogni infiorescenza è costituita da moltissimi fiori che sbocciano in successione, determinando l’allungamento del rachide rosato che li porta. Ne consegue che l’infiorescenza si allontana sempre più dalle brattee che col tempo si aprono e diventano alate.
Medinilla sedifolia: proviene dal Madagascar questa specie che presenta rami a portamento strisciante. Nei nostri climi non fiorisce quasi mai.
Fiore di Medinilla magnifica (foto www.agraria.org)
Temperatura: la temperatura minima invernale non deve scendere al di sotto dei 15 °C.
Luce: molto forte, ma indiretta, con esclusione dei raggi diretti del sole.
Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare regolarmente in primavera-estate. Ridurre le somministrazioni in autunno, periodo in cui si formano le gemme fiorifere. Una volta formate le infiorescenze, si potrà tornare ad annaffiature regolari. L’umidità dovrà essere incrementata con ogni mezzo. A tale scopo risulteranno utili spruzzature e nebulizzazioni del fogliame, nonché il posizionare il vaso su una terrina riempita di ghiaino mantenuto sempre bagnato.
Substrato: miscuglio di terra di brughiera e terriccio di foglie.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: da aprile a settembre concimare ogni due settimane. Si rinvasano ogni due anni in primavera. Nell’anno in cui non si rinvasa, sostituire lo strato superficiale di terreno con terriccio nuovo.
Moltiplicazione: si moltiplicano mettendo a radicare, in ambiente riscaldato (20-21 °C) e sotto copertura di plastica o vetro, talee di legno semimaturo o gli apici dei getti lunghi 8 cm e con almeno due paia di foglie. Bisogna avere l’accortezza di arieggiare di tanto in tanto per evitare di creare un ambiente asfittico. La radicazione, di solito, avviene in 3-4 settimane.
Potatura: gli esemplari adulti di Medinilla magnifica devono essere sottoposti a potatura dei rami più lunghi (fino a metà della loro lunghezza) alla fine della fioritura.
- Ragnetto rosso: acaro che si sviluppa facilmente in ambienti caldi e secchi. Se ne può prevenire la comparsa spruzzando le foglie e mantenendo alta l’umidità ambientale (ad esempio ponendo la pianta su una terrina riempita di ciottoli tenuti sempre bagnati, facendo attenzione che l’acqua non raggiunga mai il fondo del vaso). Si combatte con prodotti acaricidi.
- Foglie che appassiscono e pianta che non fiorisce: luce insufficiente, annaffiature eccessive, aria troppo secca, temperature troppo basse.