Erba miseria - Tradescantia spp.
Atlante delle piante da vaso - Piante da appartamento e da balcone

Classificazione, provenienza e descrizione

Nome comune: Erba miseria.
Genere: Tradescantia.

Famiglia: Commelinaceae.

Etimologia: il nome, dato da Linneo, ricorda volutamente i naturalisti inglesi Tradescant, John il vecchio e John il giovane.
Provenienza: America Settentrionale e Centro-meridionale.

Descrizione genere: comprende circa 60 specie di piante erbacee e perenni sia rustiche (adatte anche alla coltivazione in esterno, nelle bordure erbacee) che delicate (utilizzate come piante d’appartamento). Il portamento è di tipo prostrato e ricadente (se coltivante in cestini pensili). Presentano rami leggermente pubescenti e fiori formati da tre tepali triangolari, riuniti in cime terminali.

Tradescantia sillamontana Tradescantia sillamontana (Giardino Botanico di Berlino) (foto www.agraria.org)

Specie e varietà

Tradescantia albiflora: originaria dell’America Meridionale, questa specie delicata è adatta alla coltivazione in panieri sospesi. È simile alla specie T. fluminensis e difficilmente si riconosce da questa. La specie tipo non si trova facilmente. In commercio invece se ne trovano varietà quali: “Albo-vittata”, dalle foglie variegate di bianco e ”Tricolor”, dalle foglie variegate di bianco e porpora.

Tradescantia blossfediana: originaria dell’Argentina, questa specie a portamento semi-prostrato, presenta foglie carnose, oblungo-ellittiche di colore verde oliva sulla pagina superiore e rosso-porpora su quella inferiore, che è anche ricoperta di una fitta peluria biancastra. I fusti sono carnosi e colorati di rosso. Da marzo a luglio produce fiori (solo sulle piante adulte) larghi 1,5-2 cm., di colore porpora con il centro bianco, riuniti in cime terminali. In commercio si può trovare la varietà “Variegata” con foglie screziate di bianco-crema.

Tradescantia fluminensis o T. fluviatilis: originaria dell’America Meridionale, questa specie delicata a portamento prostrato è molto simile alla specie T. albiflora. Se ne riconosce per le foglie più lunghe, fornite di piccioli abbastanza corti. Le foglie presenteranno la colorazione porpora chiaro sulla pagina inferiore solo se coltivate in luoghi molto luminosi.

Tradescantia purpurea o Zebrina purpsii: originaria del Messico, questa specie a portamento prostrato, adatta alla coltivazione in panieri sospesi, presenta foglie ovali di colore verde soffuso di porpora, sulla pagina superiore e rosso-porpora su quella inferiore. In ottobre produce fiori porpora, riuniti in racemi terminali.

Tradescantia sillamontana: questa specie, originaria del Messico, a portamento semi-eretto, presenta foglie ricoperte da una peluria biancastra e con la lamina ovale, di colore verde scuro sulla pagina superiore e rosso porpora su quella inferiore. Produce fiori grandi color lilla. Cresce fino a circa 40 cm. per poi diventare ricadente.

Tradescantia virginiana: originaria dell’America Settentrionale, questa specie rustica a portamento eretto è adatta alla coltivazione all’aperto in modo particolare in bordure. Può raggiungere l’altezza di 60 cm. e presenta foglie nastriformi appuntite di colore verde scuro. Da giugno a settembre produce fiori larghi 2,5-4 cm., riuniti in cime a forma di ombrello e di colore variabile dal bianco, al rosa, al porpora, all’azzurro. In commercio se ne trovano molte varietà tra le quali ricordiamo: “Blue Stone” e ”Caerulea Plena”, dai fiori azzurri; ”Osprey”, dai fiori bianchi con il centro azzurro e lanuginoso; ”Isis” e “Purple Dome”, con fiori porpora; “J. C. Weguelin”, dai fiori color porpora tendente al viola.

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari

Temperatura: la temperatura minima tollerata si aggira intorno a 8-10°C. Non sopportano il gelo.
Luce: molto buona con esclusione dei raggi diretti del sole, ad eccezione di T. navicularis che lo tollera.
Annaffiature e umidità ambientale: le annaffiature dovranno essere abbondanti durante tutto il ciclo vegetativo, ridotte (fino a mantenere il terreno solo leggermente umido) durante il periodo invernale. T. navicularis necessita di un periodo di quasi siccità in inverno, a causa della particolare succulenza dei fusti.
Substrato: miscela a base di terra da giardino, terriccio e torba con aggiunta di sabbia.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: da maggio a settembre somministrare concime liquido a cadenza bisettimanale. Ogni anno in aprile le piante devono essere rinvasate e, generalmente, vengono sostituite ogni due anni.

Moltiplicazione e potatura

Moltiplicazione: la Tradescantia si può riprodurre per seme o moltiplicare per divisione dei cespi o talea. La semina si può praticare a marzo, utilizzando terrine, riempite di composta da semi, in cassone freddo. Le nuove piantine devono essere ripicchettate in vassoi e poi trapiantate in vivaio dove dovranno essere lasciate per irrobustirsi fino ad ottobre. A questo punto sono pronte per essere messe a dimora o nei vasi. Bisogna ricordare che le piante ottenute da seme non sempre sono uguali alla pianta madre. Il metodo della divisione dei cespi viene di solito utilizzato per le piante coltivate in esterno: si esegue in aprile, ripiantando immediatamente i cespi divisi. Per le specie delicate (da serra o appartamento) si utilizza la moltiplicazione per talea apicale, che può essere prelevata da aprile a ottobre. Le talee, della lunghezza di 5-8 cm., radicano molto facilmente (anche in acqua) e di solito si “piantano”, in gruppetti di tre esemplari, in contenitori di 8 cm. di diametro, riempiti con una miscela di terriccio, torba e sabbia, mantenuta appena umida per evitare marciumi, alla temperatura di circa 15°C.
Potatura: le varietà a foglia variegata devono essere sottoposte a potatura (ovvero eliminazione) dei rami che portano foglie verdi. In generale cimare i nuovi getti favorisce l’infoltimento della pianta. T. sillamontana può essere anche tagliata raso terra a ogni primavera: vegeterà nuovamente e vigorosamente.

Malattie, parassiti e avversità

- Crescita stentata, steli scarni, foglie malaticce e scolorite: scarsa illuminazione (con un’esposizione poco luminosa T. sillamontana può anche morire).

- Foglie bruciate: esposizione al sole diretto.

Nome genere I - Z
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