Razza caratteristica di una regione che gravita principalmente sulla Valnerina,
nell’Umbria Meridionale ma che è diffusa anche nelle attuali Marche,
specialmente nel Vissano e nel Camerinese, nella limitrofa Sabina e in alcune
zone dell’Abruzzo Settentrionale.
La Valnerina è conosciuta anche con dei nomi
che fanno riferimento alla sua caratteristica più appariscente che sono le due
bande bianche sul muso, e prende a volte il nome di “Rigatina”, “Facciuta
Bianca”, “dalla Mascherina”, oppure, nella zona dei Sibillini, prende nomi
diversi a seconda di alcuni luoghi nei quali si concentravano le greggi più
consistenti, “capra di Fematre”, “capra del Monte Bove” (V. Franconi, Le capre
della Valnerina, tra memoria storica e rischio d’estinzione, in L’Appennino
Camerte, 12 aprile 2008).
La stima
approssimativa dell'attuale consistenza di questa razza si aggira intorno ai 200-300 capi, distribuiti nelle zone
menzionate ed allevati insieme ad altre capre di tipo “appenninico”.
La capra della Valnerina è allevata con i sistemi tradizionali di pascolo semibrado,
con brevi periodi di stabulazione invernale; interessante è la
produzione del capretto in ragione delle dimensioni raggiunte in breve tempo;
la produzione di latte, pur non essendo trascurabile, è media, con il vantaggio
che nel giro di pochi giorni si può ridurre la produzione, specie dopo la
separazione dal capretto, evitando di essere obbligati alla mungitura specie
per gli allevatori che non fossero interessati.
Capra della Valnerina (foto www.associazionerare.it)
Becco di razza Valnerina (foto azienda Gobbi APA Terni)
Taglia: grande.
Altezza al garrese:
- Maschi: 80-90 cm
- Femmine: 75-85 cm
Il mantello è nero e lungo con
riflessi rossicci e lucenti, le estremità degli arti sono chiare (bianco o beige
chiaro), chiari sono pure il ventre e la zona perianale. La testa è grande,
triangolare, ben proporzionata, lunga, con profilo rettilineo e guance piatte
con il tratto distintivo delle due strisce chiare in corrispondenza del muso
all’altezza degli occhi, le cosiddette “frisature”. Entrambi i sessi sono
provvisti di corna piatte e divergenti, a lira nelle femmine, più sviluppate nei
maschi, ma sempre divergenti, che possono misurare fino a 30 cm nelle
femmine e 50 cm e oltre nei becchi adulti (possono essere presenti anche
soggetti acorni).
Il collo è lungo e molto robusto nei maschi. Il torace e l’addome sono ampi, la
linea dorsale è rettilinea. La lunghezza del tronco è notevole. Gli arti sono
robusti.
Stefano Carusi - www.associazionerare.it