L'origine di questa capra è incerta; forse deriva dalla capra Napoletana. Alcuni caratteri morfologici la mettono in relazione in modo diretto con capre africane giunte nel territorio campano in epoca storica. E' diffusa in modo puntiforme in una vasta area comprendente molte province campane. Alcuni capi sono conservati presso il Consdabi (Consorzio per la Sperimentazione Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative).
Taglia: media
Peso medio:
- Maschi a. Kg. 60-65
- Femmine a. Kg. 50-55
Mantello generalmente nero con ampie aree rotondeggianti di colore bruno o bianco.
Testa: relativamente piccola, con profilo montonino, con corna non molto grandi "a falcetta". Le orecchie sono lunghe e pendenti con apice alle volte rivolto verso l'esterno.
Collo: lungo e sottile, generalmente provvisto di tettole.
Tronco: torace e addome ben sviluppati. La mammella è generalmente di tipo bifido o semibifido, adatta ad una mungitura manuale.
Arti: lunghi, solidi e dagli appiombi perfetti. Gli unghielli sono di norma scuri.
Attitudine: tipo lattifero.
E' una popolazione molto rustica; in media gli allevamenti sono composti da poche decine di soggetti che pascolano su limitate estensioni di terreno ove prevalgono aree boschive o più semplicemente pascoli cespugliati.
Pomellata (foto Riccardo Fortina www.associazionerare.it)
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