Razza considerata autoctona della zona dell’Alta Langa Astigiana dove era la razza caprina più diffusa; appartiene probabilmente al vasto gruppo della razza Alpina. La razza è elencata tra le razze locali a rischio di estinzione. Il registro Anagrafico è gestito dall'Associazione Provinciale Allevatori di Asti. La consistenza attuale è di circa 800 capi distribuiti in poco più di 50 allevamenti, ubicati quasi tutti nell’Alta Langa Astigiana -Val Bormida al confine tra le province di Cuneo e Alessandria. Prevalente è la produzione di latte che viene trasformato quasi esclusivamente in azienda per produrre un caprino puro denominato "Tometta di Roccaverano" o, in pochi casi, misto vaccino-caprino. Si tratta di un formaggio fresco di 12-14 cm di diametro, 3-4 cm di scalzo e peso di 400 grammi circa. La vendita avviene al minuto presso l’azienda, sui mercati rionali o presso ristoranti di fama dell’Alta Langa Astigiana.
La produzione di capretti di 1-1,5 mese di età e del peso di 10-12 kg (venduti durante il periodo pasquale) è complementare a quella dei formaggi. Notevole rusticità e capacità di adattamento alle condizioni e all’ambiente di allevamento piuttosto difficili.
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Taglia: medio-grande.
Testa: fine con orecchie di media lunghezza portate quasi orizzontalmente, generalmente priva di corna sia nei maschi e sia nelle femmine. Frequenti due striature bianche che partono dalla regione sopraciliare fino alle labbra. Barbetta e tettole possono essere presenti sia nei due sessi.
Tronco: armonioso con arti proporzionati e robusti.
Vello: generalmente a pelo lungo, di colore molto variabile (beige, nero, bianco o marrone) intero o anche pezzato. Pelle elastica, con pelo ispido, lungo o raso.
Altezza media al garrese:
- Maschi a. cm. 83
- Femmine a. cm. 75
Peso medio:
- Maschi a. Kg. 69
- Femmine a. Kg. 52
Produzione media latte: pluripare lt. 330-360
Capra di Roccaverano (foto www.assonapa.com)
Capra di Roccaverano (foto www.dsz.unito.it/razzeautoctone)