Regione: Toscana
Zona di produzione: Val di Cornia (Campiglia, S. Vincenzo, Suvereto, Piombino, Sassetta), in provincia di Livorno.
Spinacio della Val di Cornia (foto www.arsia.toscana.it)
La tipicità dello spinacio della Val di Cornia è legata all'influenza dell'ambiente su questo ortaggio, coltivato in questa zona da più di cinquant'anni. Attualmente è uno dei prodotti più diffusi nella zona, insieme al melone e al carciofo; tuttavia negli ultimi anni si è verificata una contrazione della superficie coltivata per mancanza di acqua. La permanenza di questo fattore potrebbe risultare limitante per la diffusione della coltura in futuro e rendere problematico il mantenimento delle attuali superfici coltivate. Con gli anni le tecniche di coltivazione sono migliorate, mediante il controllo delle operazioni fondamentali quali la concimazione e la difesa, al fine di ottenere un prodotto privo di residui chimici, conforme alle attuali norme sanitarie.
Le foglie dello spinacio della Val di Cornia hanno un lembo triangolare, rugoso o liscio, di colore verde intenso. Una volta cotto ha consistenza molto spugnosa e un odore poco intenso. Si produce da novembre a marzo.
Le varietà coltivate sono Allegro (15%), Gladiator (70%) e Ritmo (15%). Nella rotazione colturale in genere segue un cereale autunno-vernino: la semina avviene a partire dalla fine di agosto fino a dicembre, scalarmente. Si impiegano seminatrici per ortaggi di tipo pneumatico e la semina viene eseguita a file baulate, per favorire lo sgrondo delle acque durante il periodo autunno-invernale e per ridurre i problemi di tipo fitosanitario. Sono comunque previsti eventuali interventi antiperonosporici e un trattamento diserbante. Si effettua normalmente una concimazione di fondo con un concime ternario cui seguono due concimazioni in copertura con nitrato ammonico.Per il consumo fresco, la raccolta, è manuale. In azienda vengono eseguiti la cernita e il lavaggio; lo stoccaggio avviene in celle frigorifere o all'aperto. Il prodotto viene poi disposto in cassette e trasportato ai mercati locali o alle grandi catene di distribuzione, per i mercati generali e l'esportazione.
In tutta la Val di Cornia sono circa ventidue le aziende che producono lo spinacio, per una produzione annua di circa 96.000 quintali. Il fattore limitante la quantità prodotta è dato dalla salinizzazione delle falde presenti che accentua il problema, sempre esistito nella Val di Cornia, di reperimento delle risorse idriche.