Regione: Veneto
Zona di produzione: Bassano del Grappa, Rosà, Cassola, Marostica, in
provincia di Vicenza.
La scarola è una varietà di insalata originaria delle zone temperate dell’Europa. Apprezzata fi n dall’antichità per le sue proprietà toniche, depurative e diuretiche, ha trovato nel territorio attorno a Bassano del Grappa dei terreni adatti alla sua coltivazione che vanta una tradizione centenaria; il microclima mite e ventilato della zona e i terreni dotati di buona permeabilità e presenza di sostanza organica hanno favorito la coltura di questo ortaggio a ciclo precoce. La possibilità di avere a disposizione la“scarola di Bassano” durante il periodo invernale, un tempo usualmente caratterizzato da scarsità di verdure che integrassero l’alimentazione, ha reso il prodotto particolarmente ricercato e gradito tanto da entrare a far parte, a pieno titolo, della tradizione culinaria locale.
Scarola di Bassano (foto VenetoAgricoltura)
La “scarola di Bassano” presenta un cespo allungato, tendente al cilindrico, di 50-70 foglie a portamento più o meno eretto che presentano una nervatura centrale molto estesa, di colore bianco, ed un lembo fogliare tanto più avvolgente quanto più è sviluppato in larghezza. La radice si presenta approfondita nel terreno con ramificazioni parallele che possono superare il metro di profondità. La pianta può crescere 30 cm in altezza e si presenta di colore verde intenso. ll prodotto si presenta particolarmente dolce e tenero.
Zona di produzione della Scarola di Bassano (foto VenetoAgricoltura)
Il terreno viene preparato con le consuete lavorazioni
(aratura, fresatura, concimazione, etc.) per la
semina
che avviene in epoche scalari da metà agosto
a metà ottobre direttamente nel campo, dove
il
seme viene interrato a 1- 2 cm e l’emergenza
delle
plantule avviene in 7-10 giorni, oppure in semenzaio
(in questo caso può essere leggermente
anticipata)
e si copre con tessuto-non tessuto per
riparare
i semi e mantenere l’umidità. La “scarola di Bassano” non ha particolari esigenze idriche
avendo una buona radice e una buona capacità di
attecchimento, gli interventi irrigui sono necessari
solo nelle prime fasi della coltura.
La raccolta viene effettuata manualmente circa tre
mesi dopo la semina quando le piante presentano “cuore” con elevato numero di foglie eziolate. I cespi
vengono recisi a livello del colletto, ripuliti delle
vecchie
foglie e disposti in cassette o contenitori
generici
per il trasporto.
Previa
mondatura e selezione degli ortaggi, la
pianta
viene collocata per la forzatura in contenitori chiusi con dell’acqua a contatto con le radici
dove rimangono per circa una settimana, periodo
variabile a seconda anche del grado di maturazione
delle piante, in ambiente buio e caldo (dai 15 ai 20°C ovvero in ambienti riscaldati) e in condizioni di
umidità idonee per la formazione di nuove foglie
che, sviluppatesi o formatesi in tali condizioni a
spese delle sostanze di riserva delle radici, presenteranno
le migliori caratteristiche organolettiche; infatti, perdono la loro consistenza fi brosa, private
come sono dei pigmenti clorofi lliani, si arricchiscono
d’acqua, divengono più tenere e dolci. Si procede,
infine,
ad una nuova selezione delle piante
commercializzabili,
alla pulizia, al lavaggio, al confezionamento
e alla vendita.
La “scarola di Bassano” viene generalmente consumata
cruda, in insalata.
Le produzioni di “scarola di Bassano” sono esigue
ed interamente assorbite dal mercato locale, dove
il prodotto può essere acquistato presso i rivenditori
durante il periodo autunno-invernale.
Atlante dei prodotti agroalimentari tradizionali del Veneto - VenetoAgricoltura