Regione: Sicilia
Zona di produzione: provincia di Catania.
Alla fine dell'800 il "Violetto di Sicilia" o "Catanese", coltivato nella fascia sud-orientale dell'Isola, alimentava una notevole corrente di esportazione al punto che, con gli anni, e grazie alle favorevoli condizioni pedoclimatiche, il carciofo conquistò il ruolo di ortaggio più prestigioso della Sicilia. Un primato che si è via via sempre più consolidato con il relativo aumento delle superfici coltivate. Ad oggi la Sicilia è la regione che partecipa in modo massiccio alla leadership che l'Italia detiene a livello mondiale.
Carciofo Violetto Catanese (foto https://siciliaincucina.altervista.org/)
Capolino cilindrico mediamente compatto e con brattee senza spine di colre verde con forti sfumature violacee.
Carciofo Violetto Catanese (foto https://www.intavoliamo.it/)
Necessita di terreno fertile eprofondo. La profondità di aratura è di 50-60 cm. La concimazione abbondante, meglio se con letame. La propagazione della coltura avviene per via agamica utilizzando i carducci o polloni oppure gli ovuli. I primi sono germogli basali, che si staccano con un taglio netto dalla pianta madre, assicurandosi che abbiano un pezzetto di rizoma, qualche radice e da 3 a 5 foglie. Si raccolgono in autunno, si piantano subito in quadrato, a 4-5 cm di profondità, dopo che sono state spuntate le foglie. Meno pratica è la coltivazione per ovoli che rappresentano la parte basale e ipogea dei polloni rimasti sulla pianta dopo la scarducciatura.