Regione: Toscana
Zona di produzione: coltivato quasi esclusivamente nella Media Valle del Serchio, nella frazione di Diecimo del comune di Borgo a Mozzano (Lucca).
Il Diecimino veniva prodotto nelle aree pianeggianti della Media Valle del Serchio
in terreni
di medio impasto, tendente al sabbioso, in particolare
nelle aree
del
comune di Borgo
a Mozzano vicine al fiume Serchio
e, soprattutto, a Diecimo,
località da cui prende
il nome. Si coltivava in terreni
fertili
dove si producevano
cereali
(grano e orzo)
e mais: effettuata
la raccolta precoce
del cereale
autunno-vernino
(primi di giugno) si procedeva
alla semina del mais con il quale
si
consociava il fagiolo. Si seminava il mais e, nello stesso solco, i semi di fagiolo;
la pianta, poi, utilizzava il mais come tutore.
Fagiolo
molto produttivo, è stato diffuso
fino a circa
quindici anni fa, quando ancora
ne venivano prodotte
discrete
quantità commercializzate
nel vicino mercato
ortofrutticolo
di Marlia. Si vendeva soprattutto come prodotto
fresco
in baccelli.
Il
progressivo
abbandono della coltivazione dei cereali,
in seguito allo sviluppo
industriale
della zona di produzione,
ha fatto praticamente scomparire
questo
fagiolo,
il cui seme oggi è reperibile
presso
la ditta Gargini
Sementi e in alcuni
orti
di famiglia.
Fagiolo Diecimino
Pianta a crescita indeterminata e maturazione scalare. Presenta foglie di colore verde, tendenzialmente scuro; il baccello è verde con striature rossastre e a maturazione raggiunge mediamente lunghezza di 14-15 cm e larghezza di 1 cm con circa 5-7 semi. Il seme è di 1,5-2 x 0,7-1 cm, ha forma ellittica leggermente reniforme e colorazione dal marrone chiaro al beige, con striature rosso granato.
Fagiolo Diecimino (foto "I fagioli della Lucchesia" Manuale ARSIA)
Il seme veniva riprodotto
direttamente in azienda dal
produttore. Il fagiolo era
seminato insieme al mais e si
avvaleva delle operazioni colturali
(lavorazioni e fertilizzazione)
effettuate
per tale coltura.
La semina avveniva nel
mese
di giugno. Venivano
effettuate
solo irrigazioni
di
soccorso.
Prodotto
a maturazione
scalare,
veniva raccolto
via
via che maturava. La raccolta
veniva effettuata
a mano
e
il raccolto selezionato in
azienda.
La produzione dipendeva
molto dall’andamento stagionale e mediamente era di circa
60-70 q.li/ha.
Attualmente è prodotto soltanto in quantità ridotte negli orti familiari.
È difficile valutarne le potenzialità in quanto, pur essendo abbastanza produttivo,
il Diecimino è un fagiolo a crescita
indeterminata,
quindi la sua coltivazione è
difficoltosa e ha costi ancora elevati.
Data la consistenza dell’epidermide e la pasta farinosa, è un l egume particolarmente
apprezzato
nei passati e in piatti che richiedono una cottura lunga,
come
i fagioli all’uccelletto.
Adatto per la preparazione di flan con l’aiuto di erbe aromatiche robuste (timo
secco, pepolino secco ecc.) e salse saporite ottenute dai fondi di cottura delle
carni, oppur
e come passato da accompagnare con cereali e pasta fresca, per esempio, il Passato di fagiolo Diecimino con tacconi di farro condito con un filo
di olio molto profumato, ma non troppo amaro né piccante.
A questi piatti si potrebbe abbinare un vino brillante e vivace, come un Soave.
Da "I fagioli della Lucchesia" Manuale ARSIA
Schede di presentazione delle varietà locali di fagioli
Marco Del Pistoia, Mario Macchia, Mauro Quarta, Marco Baldanzi, Lucia Ceccarini