Regione: Sardegna
Zona di produzione: Comune di Narcao, nella frazione Terraseo, in provincia di Carbonia/Iglesias
Il fagiolo bianco di Terraseo (frazione di Narcao) è inserito nell’elenco dei prodotti agro alimentari tradizionali della Sardegna. Gli anziani abitanti della frazione di Terraseo testimoniano di avere da sempre conosciuto la sua coltivazione e il suo consumo nell’alimentazione umana. Viene coltivato in un areale particolare, sito in località Terratzu i cui terreni sono adibiti ad orti e frutteti grazie ad un microclima favorevole e alla ricchezza di acqua. Le condizioni chimico-fisiche del terreno in cui viene coltivato insieme al particolare microclima dell’area di terratzu rendono il fagiolo bianco di Terraseo unico per le sue caratteristiche organolettiche.
Da maggio 2012 il "fagiolo bianco di Terraseo" è tutelato dall'Agris, l'Agenzia regionale sarda per la ricerca scientifica e la sperimentazione nel settore agricolo e nella tutela delle biodiversità.
Nel 2016 con il supporto del comune di Narcao e delle agenzie regionali Agris e Laore è nato un comitato biodiversità Fagiolo Bianco di Terraseo che associa i produttori con la finalità di tutelare, promuovere e valorizzare il prodotto.
Fagiolo bianco di Terraseo (foto www.promozioneturismosardegna.it)
Il fagiolo è un ecotipo locale appartenente alla specie botanica Phaseolus vulgaris L. e ha portamento rampicante.
Il fagiolo bianco di Terraseo è rotondo, tendente all’ovoidale, di colore bianco latte, di dimensioni medio piccole, privo di macchiettature o striature e di pigmenti colorati.
Fagiolo bianco di Terraseo (foto di Milena Mundula)
Il fagiolo bianco di Terraseo viene piantato a giugno, esattamente entro il 24 Giugno, giorno in cui si festeggia San Giovanni Battista, e viene raccolto tra settembre e ottobre; viene seminato a spaglio o nei solchi.
Una volta raccolto, le teghe vengono messe a seccare un paio di giorni; una volta sgranato il prodotto viene messo a seccare, parte dei semi vengono scelti come sementi per l’anno successivo, parte consumati nell’ alimentazione umana nei mesi successivi. Il fagiolo, una volta raccolto, viene conservato in sacchettini o bottigliette di vetro in luoghi freschi e asciutti e consumato prevalentemente secco.I locali di lavorazione sono ambienti privati ad uso domestico dei produttori.
Per la conservazione si impiegano contenitori per alimenti, in vetro, sacchi di juta, ceste di giunco, opportunamente lavate e manutenute.
Cuoce velocemente e tiene bene la cottura. Si impiega prevalentemente in zuppe, minestre di cereali, paste alimentari, verdure o da solo in insalate calde o fredde. Ha un sapore delicato ma persistente al palato. Il piatto tradizionale di Terraseo a base di fagioli che viene degustato in occasione della sagra è la “Zuppa di Fagioli Terraseghese”.