Classe: Dicotyledonae
Ordine: Rhoedales
Famiglia: Cruciferae - Brassicaceae
Tribù: Brassiceae
Rapa: Brassica rapa L. subsp. rapa Thell.
Cima di rapa: Brassica rapa L. subsp. sylvestris (L.) Janch. var. esculenta Hort.
Rapa - Francese: Navet; Inglese: Turnip; Spagnolo: Colinabo; Tedesco: Wasserrübe.
La Rapa è un ortaggio consumato soprattutto nel periodo invernale. Viene utilizzata la radice carnosa e anche le foglie come verdura cotta. In alcune regioni viene impiegata anche per l'alimentazione del bestiame.
La Cima di rapa (nota anche come Broccoletto di rapa) viene coltivata per l'utilizzo delle infiorescenze e della parte tenera del fusto con le foglie, come verdura cotta.. E' una produzione tipicamente mediterranea assai ricercata nel periodo autunno-invernale. Le regioni di maggiore diffusione sono il Lazio, la Puglia e la Campania.
La Rapa (Brassica rapa L. subsp. rapa Thell.) è una crucefera a ciclo biennale (annuale in coltura) originaria della Siberia occidentale. Al primo anno forma una radice carnosa di 5-10 cm di diametro, di forma e dimensioni varie (globosa, globosa-appiattita, allungata); il colore della radice è bianco giallo, con sfumature rosso violette o verdi; la polpa è bianca e croccante; le foglie basali sono provviste di picciolo allungato con lembo intero, lobato o lirato. Al secondo anno emette uno stelo fiorale ramificato alto circa 80 cm con foglie lanceolate; i fiori gialli ermafroditi sono riuniti in racemi ombrelliformi, hanno 4 petali, 6 stami, un ovario supero biloculare che da origine a una siliqua cilindrica, contenente 15-20 semi bruni sferici. La fecondazione è in genere incrociata, entomofile o anemofila. La durata della germinabilità è di 4-5 anni.
Radici di Rapa: Brassica rapa L. subsp. rapa Thell. (foto www.agraria.org)
La rapa si adatta bene ai climi temperati umidi e resiste bene al freddo, fino a -10°C. Normalmente la induzione a fiore avviene in condizioni di giorno lungo dopo la formazione della radice, quindi in primavera.
Si adatta ai diversi tipi di terreno, ma predilige quelli profondi, freschi e ben drenati, con pH compreso tra 6,5 e 7,5 e con bassa salinità. Le esigenze nutritive sono medio basse, mentre sono elevate quelle idriche.
Le varietà vengono distinte in base alla forma ed al colore della radice ed all'epoca di coltivazione.
Coltivata soprattutto per la produzione autunno-invernale, viene in genere impiantata da luglio a settembre dopo una coltura primaverile-estiva. Viene seminata a spaglio o a file distanti 20 cm (manualmente o a macchina), interrando il seme a 1-2 cm. La densità colturale è di 20-30 piante a metro quadrato. Più rara è la semina in gennaio-febbraio per la produzione primaverile.
Le cure colturali comprendono il diserbo che può essere effettuato con sarchiature se la semina è stata a file, o con diserbanti. Altre cure possono essere: diradamento, fertirrigazione azotata e irrigazioni.
La raccolta avviene da ottobre a marzo dopo 2-3 mesi dalla semina; può essere scalare o contemporanea quando le radici hanno raggiunto un diametro di 6-10 cm; vengono poi riunite in mazzi e lavate; la produzione è di circa 300-400 quintali ad ettaro. Le radici private delle foglie possono essere conservate in frigo per 3-4 mesi.
La Cima di rapa (Brassica rapa L. subsp. sylvestris (l.) Janch. var. esculenta Hort.) è una pianta di origine mediterranea e si differenzia dalla rapa comune per il ciclo annuale e la radice fiittonante che non si ingrossa. All'inizio si sviluppa una rosetta di foglie allungate provviste di picciolo, irregolarmente lobate e dentate, glabre o poco pelose. Dopo un breve periodo di tempo variabile a seconda della precocità della cultivar emette uno scapo fiorale carnoso e molto ramificato con infiorescenze (racemi) serrate, ombrelliformi che vengono raccolte prima dell'apertura dei fiori. L'attitudine al ricaccio permette di fare più raccolte nel corso del ciclo. I fiori e la biologia fiorale sono simili a quelli della rapa.
Cima di rapa Brassica rapa L. subsp. sylvestris (L.) Janch. var. esculenta Hort. (foto www.agraria.org)
Le esigenze sono simili a quelle della rapa ma presenta una minore resistenza al freddo.
Le varietà si distinguono in base alla precocità in precoci e tardive.
La tecnica è simile a quella della rapa, ma le piante devono essere più distanziate (file a 40-50 cm con distanza lungo le file di 25-30 cm. L'epoca di semina più frequente è tra luglio e settembre, dopo una coltura orticola a ciclo primaverile-estivo; al sud si effettuano anche semine invernali per la produzione primaverili.
La raccolta avviene quando l'infiorescenza principale ha raggiunto un buon sviluppo, dopo circa 40-60 giorni per le cultivar precoci e 90-120 per le tardive. Le piante vengono tagliate a 10 cm circa da terra per permettere alla pianta di ricacciare. Gli steli vengono legati a mazzi. La produzione varia da 150 a 250 quintali ad ettaro, in rapporto al numero di sfalci effettuati. Dopo la raccolta le cime di rapa possono essere conservate in frigo per 2-3 settimane al massimo in quanto le foglie vanno incontro ad ingiallimento.
Cima di rapa Brassica rapa L. subsp. sylvestris (L.) Janch. var. esculenta Hort. (foto www.agraria.org)
Le avversità di Rapa e Cima di rapa sono le stesse indicate per i cavoli.
da Principi di Orticoltura - Romano Tesi - Edagricole