Classe: Monocotyledones
Ordine: Glumiflorae
Famiglia: Graminaceae (Gramineae o Poaceae)
Sottofamiglia: Poideae
Tribù: Paniceae
Miglio (Panicum miliaceum L.)
Francese: Millet; Inglese: Millet; Spagnolo: Mijo; Tedesco: Hirse.
Panico (Panicum italicum L.) (=Setaria italica (L.) Beauv.)
Francese: Panic d'Italie; Inglese: Panic-grass; Spagnolo: Panizo; Tedesco: Welsche Hirse.
Il Miglio e il Panico presentano caratteristiche morfo-biologiche assai simili. Sono due piante erbacee annuali che raggiungono l'altezza di 1-1,5 metri (maggiore nel miglio). Le origini di queste due piante non sono certe, poiché i popoli antichi spesso le confusero. De Candolle attribuisce loro come patria l'Arcipelago Indiano; qui in Europa si può ritenere che queste due piante venivano coltivate nell'Europa centrale ed orientale già nell'età preistorica. In Italia l'importanza di queste coltivazioni è andata sempre più diminuendo, essendo la loro produzione destinata esclusivamente all'alimentazione dei volatili. Miglio e panico possonoessere impiegati anche come erbai estivi a rapida crescita, da utilizzare dalla maturazione lattea a quella cerosa.
Miglio - Panicum miliaceum album L. (foto Anna-Lena Anderberg http://linnaeus.nrm.se)
Miglio Panicum miliaceum L.
Panico - Panicum italicum L. (foto http://linnaeus.nrm.se)
Il Miglio ha foglie larghe lanceolate, pelose sul lembo e sulla guaina; l'infiorescenza è una pannocchia grande, lunga, pendente da una parte, formata da spighette glabre, racemose; ciascuna spighetta porta superiormente un fiore ermafrodita ed interiormente uno maschile o neutro; glume a due nervature, l'inferiore più piccola. Il fiore ha tre stami, un ovario glabro con due stimmi piumosi; la cariosside è lucida, liscia, ellittica, compressa, di colore diverso a seconda della varietà.
Il Panico ha foglie più strette, più corte e ruvide. La pannocchia è composta, irregolarmente cilindrica, lunga 20-40 cm, alla maturità essa si inclina verso terra. Le spighette sono munite di setole lunghe e, come per il miglio, contengono un fiore superiore ermafrodito ed un altro inferiore maschile; glume diseguali, ovario e stami come nel miglio, due stili allungati terminali. Le cariossidi rispetto al miglio sono meno lucide, di forma rotonda, appiattite e di grandezza più piccola. Anche per questa pianta il colore del seme caratterizza le singole varietà.
Il miglio e il panico presentano un ciclo colturale relativamente breve (circa 3-4 mesi) e sono caratterizzate da una prolungata e notevole capacità di accestimento. Resistono alla siccità ed alle elevate temperature, sono invece sensibili al freddo e ai ristagni idrici. Il miglio e il panico sono piante tropicali e quindi temono il freddo e l'eccessiva umidità, mentre resistono molto bene alla siccità. Per le loro particolari caratteristiche biologiche queste due specie vengono in genere impiegate come colture intercalari in terreni leggeri e sabbiosi, scarsamente dotati di umidità durante l'intero periodo estivo.
Il Panicum miliaceum album o Miglio bianco è la varietà più comune in Italia ed Europa. Esistono altre varietà come il Panicum miliaceum luteum, P. miliaceum nigrum, P. miliaceum bicolor, ma sono per climi molto caldo-aridi.
Per il Panico, più comune in Italia è il Panicum italicum flavescens a semi giallastri. In germania e Ungheria è più coltivato il Panicum italicum purpureum.
Viste le ridotte dimensioni del seme, il terreno deve essere preparato accuratamente, interrando il quantitativo di concime previsto per la coltura (80-100 kg ad ettaro di N e 100-120 kg/ha di P e K).
La semina (a fine primavera o inizio estate) viene eseguita a file distanti 20-40 cm, impiegando 5-6 kg di seme ad ettaro per il miglio e 6-8 kg/ha per il panico.
La maturazione scalare delle varie pannocchie presenti nella coltura crea, in genere, notevoli difficoltà nella scelta dell'epoca di raccolta e, normalmente, non permette di ottenere l'intera produzione che le piante forniscono. La resa in granella è di 10-20 quintali ad ettaro per il miglio e 8-12 quintali ad ettaro per il panico.
In Italia la produzione è destinata esclusivamente all'alimentazione dei volatili. In alcune zone dell'Asia e dell'Africa invece il miglio e il panico vengono destinati ancora oggi all'alimentazione umana.
In Macedonia e Romania essi sono impiegati per la preparazione di bevande fermentate.
Alcune volte il panico più del miglio viene coltivato come foraggio. La resa può essere di 100-250 quintali per ettaro ed il prodotto si può consumare allo stato verde o conservato in silo.
Il miglio ed il panico vanno soggetti alle carie ed al carbone, ed è prudente quindi usare le medesime precauzioni che si hanno per il frumento.