Famiglia: Solanaeae
Specie: Physalis spp.
L'Alchechengio è un ortaggio minore di cui vengono utilizzati i piccoli frutti carnosi e aciduli, spesso a scopo ornamentale. Si propagano per seme, raramente per talea (le specie perenni). I frutti si raccolgono quando sono completamente colorati e si conservano facilmente. Raramente vengono coltivati a scopo commerciale in quanto i frutti aciduli e profumati contengono molti semi. Diverse le specie conosciute.
Alchechengio comune (Physalis alkekengi L.): coltivato come pianta vivace in molte regioni d'Italia, specie meridionali, dove la temperatura non scende sotto lo zero. Forma un cespuglio alto 50-70 cm con steli erbacei semieretti, foglie ovali-lanceolate (3-6 x 5-10 cm); i fiori presentano una corolla bianca o giallastra, sono isolati all'ascella dei rami mediani e presentano un calice vescicoloso pergamenaceo di colore rosso arancio che avvolge il frutto; questo è una bacca sferica rosso arancio, grossa come una ciliegia di sapore acidulo-amarognolo; contiene numerosi piccoli semi.
Alchechengio giallo-dolce (Physalis peruviana L.): si trova spontaneizzata in Liguria e isole Eolie. Simile alla precedente ma con steli alti fino a 1 metro e molto tomentosi, con foglie larghe, cordate alla base, corolla gialla con cinque macchie rosse; i frutti sono giallo-arancio, di sapore dolce.
I suoi frutti vengono usati in pasticceria.
Alchechengio annuale (Physalis pubescens L.): pianta annuale simile all'Alchechengio comune, ma densamente tomentosa e spesso vischiosa. Gli steli sono alti 90 cm con foglie larghe cordate alla base; i fiori presentano una corolla gialla con cinque macchie scure; la bacca è gialla o verdastra.
Alchechengio - Physalis spp. (foto www.agraria.org)
Famiglia: Chenopodiaceae
Specie: Salsola soda L.
Il Roscano è un ortaggio di cui si utilizzano le tenere foglie come verdura cotta o insalata. Altri nomi comuni sono Bacicci, Capelli del diavolo, Salsola. In passato veniva utilizzata per la produzione di soda, in quanto le sue ceneri contengono il 34% di carbonato di sodio, circa 6% di solfato di potassio, 3,4% di cloruro di sodio, 1% di carbonato di potassio. E' una pianta erbacea a ciclo annuale spontanea nei luoghi salati e lungo i litorali del Mediterraneo. Presenta uno stelo erbaceo quadrangolare alto 10-30 cm, con ramificazioni ascellari opposte e divaricate; le foglie sono lineari, lunghe da 5 a 9 cm, con nervatura chiara.
Famiglia: Plantaginaceae
Specie: Plantago coronopus L.
Il Coronopo è un ortaggio minore di cui si utilizzano le foglioline in insalata. Altri nomi comuni sono Corno di cervo, Erba stella e Erba minutina.
E' una pianta erbacea biennale o perenne spontanea lungo le coste del Mediterraneo. Le foglie sono riunite a rosetta aperta, inizialmente sono allungate indivise, poi man mano compaiono foglie dentate e più o meno lobate a "corno di cervo", lunghe poco meno di 1 centimetro. All'ascella delle foglie si formano degli scapi fiorali sottili alti 20-30 cm, terminanti in spighe cilindriche con piccoli fiori ermafroditi o unisessuali giallastri.
Si semina scalarmente dalla primavera all'autunno, a spaglio o in file distanti 20 cm. La raccolta inizia dopo 60-80 giorni tagliando le foglie ad un cm dalla base; le piante ricacciano rapidamente e si possono ottenere 3-4 tagli.
Famiglia: Compositae
Specie: Tragopogon porrifolius L.
La Scorzobianca è una pianta erbacea biennale (annuale in coltura) di origine mediterranea, nota anche con il nome di Salsefica o Barba di becco violetta.
Presenta una radice bianco-giallognola carnosa e laticifera conica o affusolata, lunga fino a 30 cm, con capillizio sviluppato; le foglie basali sono lineari e allungate, riunite a rosetta, glabre verde grigio; lo stelo fiorale è alto fino a 1,2 metri e termina con un grande capolino sorretto da un peduncolo ingrossato e formato da un solo ordine di squame allungate che avvolgono numerosi fiori emafroditi ligulati di colore violaceo o rosa; il frutto è un achenio affusolato rugoso longitudinalmente scanalato, di colore marrone chiaro o scuro.
Famiglia: Compositae
Specie: Scorzonera hispanica L.
La Scorzonera è una pianta erbacea biennale (annuale in coltura) originaria del Sud-est Europa e Siberia meridionale; in Italia si trova spontanea in alcune zone del Friuli-Venezia Giulia.
Al primo anno forma una radice fittonante carnosa, nera in superficie e bianca all'interno; presenta foglie lineari spatolate con peli fioccosi alla base; al secondo anno sviluppa uno scapo fiorale ramificato alto fino a 1,5 m; i capolini hanno squame in più ordini sovrapposti che racchiudono numerosi fiori ermafroditi ligulati di colore giallo; i frutti sono acheni e i semi hanno forma cilindrica arcuata scanalata longitudinalmente, di colore grigio o bruno.
Può essere impiegata come coltura da rinnovo o intercalare (non deve seguire mai la patata e la barbabietola).
Scorzobianca - Scorzonera (foto www.runeberg.org)
Famiglia: Umbelliferae
Specie: Pastinaca sativa L.
La Pastinaca è un ortaggio coltivato per la produzione delle radici che vengono impiegate in cucina analogamente alle carote o per l'alimentazione del bestiame. La sua coltivazione è diffusa in Gran Bretagna e Francia, poco in Italia. E' una specie erbacea biennale, spontanea in Europa e Italia.
Presenta foglie riunite a rosetta, con un lungo picciolo violaceo alla base, lembo imparipennato con segmenti dentati; la radice è fittonante, carnosa, biancastra o bianco-rosea con polpa aromatica. Al secondo anno emette uno stelo fiorale alto fino a 80 cm, ramificato, con fiori ermafroditi giallastri riuniti in ombrelle composte; il frutto è un diachenio con singoli acheni ellittici alati al margine; la fecondazione è generalmente entomofila.
Famiglia: Umbelliferae
Specie: Daucus carota major L.
Il Pastinocello presenta una radice fittonante di dimensione varia influenzata dalle tecniche colturali. Le foglie hanno dimensioni variabili tra i 25 e i 30 cm simili a quelle della carota, di colore verde.
La coltivazione del "Pastinocello" era molto diffusa nel periodo fra le due guerre mondiali in alcune zone della provincia di Lucca. La coltivazione si è molto ridotta nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale ed attualmente il "Pastinocello" viene coltivato soltanto da "amatori" per autoconsumo.
La radice viene adoperata unicamente per l'alimentazione umana (cruda o cotta con diverse metodologie), mentre le foglie, oltre che per la preparazione di "frittate" (unitamente alle radici) e tisane diuretiche, sono utilizzate fresche come alimento per il bestiame.
A sinistra radici di Pastinaca, a destra di Carota Pastinocello
Famiglia: Brassicaceae - Crucifere
Specie: Raphanus sativus L.
Il Daikon, originario del Giappone, è coltivato (anche in Italia per tutto l'inverno) per la sua radice bianca e allungata, del peso fino a 3 kg. Il sapore è forte e piccante. La radice si consuma fresca grattugiata nelle insalate, oppure cotta nelle zuppe o saltata con altre verdure.
Daikon - Raphanus sativus L. (foto www.agraria.org)