Classe: Monocotyledones
Ordine: Glumiflorae
Famiglia: Graminaceae (Gramineae o Poaceae)
Specie: Saccharum officinarum L.
La Canna da zucchero è una pianta originaria dell'Asia. Venne introdotta in Occidente dagli Arabi, prima in Spagna (700 d.c.) e successivamente in Sicilia (900 d.c.); dalla Spagna venne poi diffusa in tutte le “Indie occidentali” dopo la scoperta dell'America.
Attualmente la canna da zucchero è coltivata in quasi tutti i paesi dell’Asia, dell’America del Nord, Centrale e del Sud, in Africa e Australia. In Europa la coltivazione è limitata alla Spagna. In Italia non è presente, anche se la sua coltivazione sarebbe possibile in alcune zone della Sicilia e della Calabria.
Canna da zucchero - Saccharum officinarum L.
Canna da zucchero (foto www.fairfun.net)
Ha un portamento cespuglioso, tipico delle graminacee, con getti che nascono dal colletto della pianta principale. Presenta un lungo fusto (a maturità può superare i tre metri di altezza), contenente un tessuto succoso zuccherino. Le foglie sono lanceolate e inserite sui nodi con una guaina che abbraccia il fusto per tutta la lunghezza di un internodo, L’infiorescenza è una spiga apicale e procombente. E' una pianta perennante (7-8 anni) e, se tagliata, rigetta dal colletto. Le radici sono cilindriche e non rizomatose.
Pianta tipica delle zone a clima equatoriale e tropicale.
La riproduzione avviene di solito per talea. Il trapianto delle talee radicate (fine primavera) deve essere seguito da abbondante irrigazione.
Nei mesi successivi, nei fusti principali e nei ricacci secondari si ha il progressivo accumulo di zucchero nella linfa. Il contenuto di zucchero raggiunge il suo massimo nella primavera-estate seguente e si mantiene durante tutto il periodo della raccolta delle canne. Ogni pianta dopo essere stata tagliata ricaccia ed i fusti che si sviluppano saranno raccolti l’estate successiva. Di solito la durata di un canneto è di 6-8 anni.
Le canne sono recise alla base, private della sommità e trasportate poi alle industrie per la lavorazione. Il succo viene estratto dalla canna mediante molini a cilindri orizzontali che hanno la funzione di sfibrare e schiacciare la canna, fungendo anche da spremitori. Il succo spremuto viene raccolto in una vasca sottostante, per poi essere sottoposto a depurazione, per liberarlo dalle sostanze non zuccherine che impediscono la cristallizzazione dello zucchero, ed a successiva concentrazione. Lo zucchero greggio così ottenuto (di colore da giallognolo a bruno), viene consumato tal quale o sottoposto a raffinazione. La resa delle canne in zucchero greggio è in media del 12-14%; il rendimento medio di un canneto si aggira sui 500-600 quintali ad ettaro (di canne).
Viene coltivata principalmente per la produzione industriale di zucchero ma anche per l’utilizzo del sugo di pressione fresco (guarapo) e per la produzione di fermentati alcolici e distillati (rhum e altri liquori) e per la produzione di alcool per autotrazione.