Pecorino è un termine generico e come tale può essere usato per indicare qualunque formaggio fatto con latte di pecora. E infatti, in Italia esiste una grande varietà di pecorini, tutti caratteristici di particolari aree o di determinate razze ovine. Il pecorino siciliano assume nomi diversi a seconda del luogo di produzione. Il processo di lavorazione è però quasi identico o varia comunque di poco da zona a zona. A dare un lieve differente sapore è il grado di grasso presente nel latte, l'alimentazione prevalente degli animali, il periodo di produzione o la differente stagionatura.
Area di produzione: Sicilia (province di Catania, Enna, Trapani, Caltanissetta, Palermo, Ragusa, Siracusa, Messina, Agrigento).
La Denominazione di Origine Protetta è stata riconosciuta il 12 giugno 1996.
Pecorino Siciliano DOP
Il Pecorino siciliano viene prodotto esclusivamente con latte di pecora e molto spesso può presentarsi nella versione con il pepe nero aggiunto, a grani interi, al momento dell'incanestratura. (in questo caso viene chiamato "pipatu"). Il suo colore è forte e caratteristico ed il sapore, con l'età, si fa più piccante e ricco di aroma. Ha pasta bianco-sporco e, in base alle differenti tecniche usate, si può avere la presenza di più o meno grandi occhiature. Il bianco tipico delle produzioni invernali tende a divenire leggermente più giallino nelle produzioni primaverili ed estive. La forma è cilindrica, con le facce leggermente concave e crosta compatta bianco-giallognola. Il peso è variabile da 4 a 15 kg.
Tipo di formaggio: a pasta compatta bianca; stagionatura da 3 a 18 mesi.
Pecorino Siciliano Dop (foto www.pignadoroformaggi.it)
Tipicamente viene consumato con le olive e il pane. I vini consigliati per l'abbinamento sono il Marsala per il tipo fresco e l'Etna rosso e Cerasuolo di Vittoria per quello più stagionato.
Consorzio Volontario per la Tutela del Pecorino Siciliano Dop
Via Roma, 35
92022 Cammarata (Agrigento)
Tel. Tel. (0039) 0922900844
Disciplinare di produzione della Denominazione di o Disciplinare di produzione della Denominazione di origine del forma rigine del formaggio "Pecorino Siciliano"
DPR 30 ottobre 1955, integrato dal DPR 3 agosto 1993 – GURI n. 295 del 22 dicembre 195 GURI n. 295 del 22 dicembre 195 GURI n. 295 del 22 dicembre 1955
(Iscrizione nel "Registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche prot igine protette e delle indicazioni geografiche protette" ai ette" ai
sensi del Reg. CE n. 1107/96) sensi del Reg. CE n. 1107/96)
Formaggio a pasta dura, crudo, prodotto esclusivamente con latte di pecora intero, fresco e coagulato con
caglio di agnello.
Si fabbrica nel periodo compreso fra l’ottobre e il giugno.
La salatura viene effettuata a secco.
Viene stagionato per almeno quattro mesi ed usato da tavola o da grattugia.
Il formaggio stagionato presenta le seguenti caratteristiche:
- forma cilindrica, a facce piane o leggermente concave;
- dimensioni e peso: forma da 4 a 12 kg, altezza da 10 a 18 cm, con variazioni, in più o in meno in rapporto
alle condizioni tecniche di produzione;
- crosta bianco giallognola, recante impressi i segni del canestro nel quale è stata formata (canestrata), cappata
con olio o morchia d’olio;
- pasta compatta, bianca o paglierina, con limitata occhiatura;
- sapore piccante caratteristico;
- grasso sulla sostanza secca: minimo 40%.
Zona di produzione: territorio della Regione siciliana.