Origine: Italia.
Attitudine: carne.
Razza italiana a prevalente attitudine alla produzione carne. Le uniche informazioni ufficiali sono quelle riportate sull'atlante CNR del 1983. La Ciuta veniva definita come una popolazione ovina autoctona con probabili origini comuni con la Ciavenasca, ed è originaria della provincia di Sondrio. Il termina "ciuta" significa nella lingua romancia, parlata in Svizzera, nel Canton Grigioni, "piccola pecora", e l'area di allevamento di questa popolazione ovina è un'isola linguistica lombardo-alpina, di transizione al romancio. Si riteneva che questa razza fosse estinta, ma pochi anni fa, nel 2001, sono stati individuati ovini (nell'estremo Nord della provincia di Como, al confine con la Valchiavenna) che presentavano i tratti morfologici riconducibili a questa popolazione ovina.
La Ciuta non è inserita nel Registro anagrafico delle popolazioni ovine e caprine a limitata diffusione e non è certo che sia ancora presente.
Taglia: piccola.
Testa: tozza a profilo pressochè rettilineo; le orecchie sono di media lunghezza, portate orizzontalmente.
Tronco: Il tronco è corto, tondeggiante, voluminoso nella regione addominale
Vello: bianco-paglierino, semiaperto, formato da bioccoli corti.
Altezza media al garrese:
- Maschi a. cm. 45-50
- Femmine a. cm. 40-45
Peso medio:
- Maschi a. Kg. 35-40
- Femmine a. Kg. 30-35
La razza è utilizzata prevalentemente per la produzione di carne che si ottiene da agnelli macellati ad un peso di 12-15 kg. Il latte è destinato esclusivamente per l'alimentazione dell'agnello.
La produzione annuale di lana per capo è di circa 1 kg, di qualità scadente.
Si ottengono tre pari in due anni, con un tasso di gemellarità molto basso
Ciuta (foto Riccardo Fortina www.associazionerare.it)
Ciuta (foto www.patrimonio-montano.org)
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