Classe: Insetti
Ordine: Rincoti
Sottordine: Eterotteri
Famiglia: Miridi
Genere: Calocoris
Specie: C. norvegicus - C. fulvumaculatus
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Pero, Melo, Drupacee, Agrumi ed altre.
I Miridi sono insetti di piccole dimensioni (6-8 mm di lunghezza) di colore brunastro-nerastro (C. fulvumaculatus) o giallo-verdastro (C. norvegicus) a seconda della specie; il corpo ha una caratteristica forma ovale con lunghe zampe ed antenne filiformi e molto pronunciate. Il danno si evidenzia sui frutti e sui germogli; esso è determinato dalle punture trofiche, specialmente delle neanidi.
Danni sui frutti
I frutti, specialmente se colpiti ad uno stadio fenologico precoce, si deformano arrestando il loro sviluppo nei punti corrispondenti alle punture; nella polpa si formano dei caratteristici gruppi di cellule morte, di consistenza pietrosa (specialmente nelle pere), che danno origine ad una sintomatologia detta "litiasi". Questa sintomatologia non deve essere confusa con quella infettiva di origine virale o con quella da borocarenza.
Sulle Drupacee le punture dei Miridi provocano sempre una deformazione del frutto accompagnata da emissioni di gomma e spaccatura del frutto, specialmente se l'attacco avviene nei primi stadi di sviluppo del frutto stesso.
Danni sui germogli
I Miridi possono attaccare direttamente anche i giovani germogli; le punture provocano, in questo caso, un arresto dello sviluppo oppure una deformazione che, specialmente nelle giovani piante in allevamento, può provocare la perdita di parte del cimale, con grave danno alla forma di allevamento.
Miride dei fruttiferi Calocoris norvegicus Gmel. (foto http://gwydir.demon.co.uk)
I Miridi svernano allo stadio di uovo, negli anfratti delle piante ospiti, nei ricoveri legnosi dei pali di sostegno oppure su piante erbacee o arbustive ai margini dei campi coltivati.
Le neanidi compaiono a fine inverno-inizio primavera, a seconda degli ambienti, ed iniziano la loro attività. Gli adulti compaiono a giugno; questi possono, eventualmente, originare una 2a generazione tra luglio ed agosto. I Miridi compiono, pertanto, una o due generazioni all'anno.
La lotta contro i Miridi è di tipo chimico e segue i criteri della lotta guidata. La lotta si esegue contro le neanidi di prima generazione.
La tecnica prevede un campionamento, per determinare la presenza delle neanidi oppure stabilire l'inizio della loro attività, mediante l'individuazione dei danni.