Classe: Insetti
Ordine: Rincoti
Sottordine: Omotteri
Famiglia: Fillosseridi
Genere: Viteus
Specie: V. vitifoliae Fitch.
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Vite.
La Fillossera è un insetto, di origine americana, arrivato in Europa alla metà del secolo scorso diffondendosi rapidamente in tutti i vigneti. Il danno, che è determinato dalle punture di questo Afide, si riscontra:
- sulle radici, dove provoca la formazione di galle nodose, anche di notevoli dimensioni, e perdita di capacità assorbente;
- sulle foglie, dove compaiono galle tondeggianti e rugose che erompono verso la pagina inferiore, originando una superficie nodosa ed irregolare.
All'interno delle galle completano lo sviluppo gli stadi giovanili.
Il danno si differenzia a seconda della Vite attaccata:
- se si tratta di Vite Americana, il danno radicale è limitato perché le radici di questa vite sono poco sensibili e reattive alle punture della Fillossera, mentre sono molto reattive le foglie che producono una grande quantità di galle:
- se si tratta di Vite Europea, il danno è sicuramente più rilevante in quanto le radici di queste viti sono particolarmente sensibili e producono galle vistose se punte dall'insetto. Queste galle degenerano e provocano una disorganizzazione grave dei tessuti radicali compromettendo la funzione assorbente. Le foglie, invece, non reagiscono alle punture, per cui la formazione delle galle è poco significativa o completamente assente.
Il ciclo biologico della Fillossera, essendo un insetto monoico ed eterotopo, si sviluppa interamente sulla vite americana, mentre sulla vite europea compie un anolociclo con sole generazioni radicicole.
Ciclo completo sulla vite americana
L'afide sverna allo stadio di uovo, sui tralci e sui fusti; in primavera (aprile-maggio) nascono femmine partenogenetiche (FONDATRICI) che pungono le giovani foglie, provocando la formazione di galle; all'interno di queste galle si svilupperanno nuove femmine partenogenetiche che continuano il loro ciclo sulle foglie, producendo nuove galle (gallecole).
Da queste galle escono sempre femmine partenogenetiche, di queste:
- alcune, con il rostro più corto, saranno destinate a continuare le generazioni fogliari (da 6 a 8);
- altre, con il rostro più lungo, lasciano le foglie e si portano sull'apparato radicale, dove iniziano le generazioni (8-10) di RADICICOLE.
Queste generazioni si svolgono contemporaneamente a quelle delle gallecole; ogni generazione di gallecole, successiva alla seconda, origina delle FONDATRIGENIE a rostro lungo che migrano sulle radici.
Alla fine dell'estate l'ultima generazione di radicicole origina femmine SESSUPARE alate che migrano verso l'apparato aereo, dove origineranno gli ANFIGONICI; questi si accoppiano e producono l'uovo svernante.
Ciclo sulla vite europea
Sulla vite europea, le cui foglie non formano le galle sufficienti per permettere alle fondatrigenie gallecole di completare il loro sviluppo, la Fillossera si stabilisce quasi esclusivamente a livello radicale, con anolocicli o paracicli di radicicole.
Galle di Fillossera della vite - Viteus vitifoliae Fitch. (foto www.chromos-agro.hr)
Parte dorsale e ventrale di Fillossera della vite
La lotta alla Fillossera è, da anni, effettuata mediante una pratica di propagazione: l'innesto di viti europee su portainnesto di vite americana.
Questo metodo di lotta si basa su due presupposti:
- la caratteristica delle foglie di vite europea di non formare le galle per le fondatrigenie;
- la caratteristica delle radici della vite americana di essere resistenti alle generazioni di radicicole.
Tuttavia negli ultimi anni si è registrata la comparsa di sintomatologia fogliari (gallecole) su alcune viti europee (Cabernet, Pinot, Merlot, Verduzzo ed altre) in zone viticole del Nord Italia (Veneto e Friuli). Questo "ritorno" dell'insetto sembra sia dovuto al completamento del ciclo dell'afide, con generazioni di gallecole e di radicicole, rispettivamente su piante europee e sul piede americano. Questa evoluzione deve essere controllata per evitare sviluppi infausti per la viticoltura. La lotta chimica diretta, contro l'insetto, può essere presa in considerazione solo per gli impianti di tipo vivaistico, dove si allevano le piante madri dei portainnesti americani.