Classe: Insetti
Ordine: Rincoti
Sottordine: Omotteri
Famiglia: Coccidi o Lecanidi
Genere: Eulecanium
Specie: E. coryli L.
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Nocciolo, Pomacee, Susino, Albicocco, Prugnolo, Biancospino, Rosa, Lauroceraso, Latifoglie forestali (Tiglio, Olmo, Acero, Carpino).
La femmina adulta (circa 5 mm di lunghezza) ha il corpo di colore bruno-fulvo, di forma ovale, molto convesso e liscio; dopo l'ovideposizione tende ad appiattirsi e diviene, dorsalmente, corrugato.
Il maschio (circa 2,5-2,6 mm di lunghezza) alato, sfarfalla da un follicolo allungato, costituito da più placche di cera bianca e traslucida.
Le neanidi infestano la pagina inferiore delle foglie, sottraendo linfa e producendo abbondante melata; in autunno migrano sui rametti. Il danno, oltre alla sottrazione di linfa, è provocato dall'abbondante produzione di melata che favorisce la formazione delle fumaggini e riduce gli scambi gassosi, provocando asfissia.
In caso di forti infestazioni si possono manifestare deperimenti vegetativi; tuttavia il fitofago normalmente non provoca danni rilevanti.
La Cocciniglia del Nocciolo sverna come neanide sugli organi legnosi. All'inizio della primavera, oppure più tardi (aprile-maggio) a seconda delle condizioni ambientali, le femmine sessualmente mature e dopo l'accoppiamento (non sono partenogenetiche) iniziano a deporre le uova; queste rimangono protette dal corpo materno fino alla nascita delle neanidi. Le neanidi raggiungono le foglie, fissandosi nella pagina inferiore, dove rimangono fino all'inizio dell'autunno, quando migrano sui rametti per svernare. La Cocciniglia del Nocciolo compie una generazione all'anno.
Cocciniglia del nocciolo - Eulecanium coryli L. (foto www.agroatlas.ru)
La lotta contro la Cocciniglia del Nocciolo è di tipo chimico; tuttavia le popolazioni del fitofago sono controllate da numerosi nemici naturali che riescono a impedire il pullulare del fitofago.
Tra gli entomofagi che controllano questa specie ricordiamo:
In caso di forti infestazioni, quando cioè gli entomofagi e le condizioni ambientali non sono riusciti a mantenere la popolazione sotto le soglie di danno, si possono eseguire dei trattamenti alla fuoriuscita delle neanidi. I prodotti da utilizzare sono gli Oli bianchi eventualmente attivati.