Classe: Insetti
Ordine: Rincoti
Sottordine: Omotteri
Famiglia: Afididi
Genere: Chaetosiphon - Sitobion - Macrosiphum
Specie: C. fragaefolii - S. fragariae - M. euphorbiae
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Fragola e altre piante spontanee.
Questi tre Afidi della Fragola sono di colore verdastro rosato con dimensioni di 1-2 mm; essi vivono in colonie su tutti gli organi dell'apparato aereo provocando sia danni diretti, con le punture trofiche, che danni indiretti per la notevole produzione di melata. Inoltre sono dei vettori di virus, trasmettendo le virosi della Fragola.
Questi Afidi svernano, generalmente, allo stadio adulto, in vari ricoveri, tra le piante ospiti o ai margini dei coltivi su piante spontanee.
In primavera riprendono l'attività in tempi diversi a seconda che la colonizzazione avvenga in coltivazione protetta o in pieno campo.
Durante l'anno svolgono diverse generazioni, quasi tutte partenogenetiche.
Afide della fragola - Chaetosiphon fragaefolii (Cock) (foto www.inra.fr)
Afidi della fragola - Macrosiphum euphorbiae (foto T. Tago Guide of Insects in Saitama Chiba - Japan)
La lotta contro gli Afidi della Fragola applica diverse tecniche a seconda dell'ambiente di coltivazione: in serra ed in ambiente protetto si può attuare la lotta biologica; in campo si effettua la lotta chimica.
Lotta biologica
La lotta biologica in serra si attua con lanci inondativi del Neurottero
Crisopide: Chrysoperla carnea.
Questo insetto viene allevato in molte biofabbriche europee; in Italia viene allevato e commercializzato da "Biolab" di Cesena.
La tecnica di lotta prevede il lancio degli stadi larvali che sono attivi e voraci predatori di Afidi; la larva di Chrysoperla camea è provvista di un robusto apparato boccale, succhiatore perforante chiamato "forcipe", con il quale succhia l'interno degli Afidi. Il lancio viene eseguito, dopo aver valutato la presenza dei fitofagi, immettendo 18-20 larve per m2 ripetendolo, eventualmente, in relazione all'infestazione. Attualmente si stanno sperimentando, sempre per la lotta biologica in serra, anche altri insetti, tra cui ricordiamo:
Lotta chimica
In pieno campo la lotta biologica ancora non è attuabile in modo generalizzato, pertanto occorre considerare la possibilità di interventi chimici guidati, in caso di effettiva necessità (soglia di 10-15% foglie infestate in prefioritura, e di 20-30% di foglie infestate dalla fioritura in poi).