Classe: Insetti
Ordine: Rincoti
Sottordine: Omotteri
Famiglia: Membracidi
Genere: Stictocephala
Specie: S. bisonia Kopp e Yonke
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Vite, melo, pero ed altri fruttiferi.
La Cicadella bufalo è un insetto di origine diffuso in Italia soprattutto nelle regioni settentrionali; il nome comune deriva dalla singolare forma del corpo e del torace degli adulti, il cui pronoto è rilevato e di forma triangolare con la parte basale espansa verso il capo (i due apici sembrano corna) tanto da farla assomigliare ad un bufalo.
Gli adulti, le cui dimensioni sono di circa 8-9 mm, hanno un colore verdastro-ocraceo.
Il danno, nella Vite, è determinato dalle punture di nutrizione generalmente fatte sui rametti erbacei; queste punture sono effettuate tutt'intorno, ad anello, determinando una caratteristica strozzatura dei tralci che, a volte, per reazione dei tessuti che si rigonfiano tipicamente, diviene un ingrossamento ipertrofico. In questi casi, soprattutto nella Vite, nella parte distale del rametto, le foglie subiscono marcate alterazioni cromatiche (giallo-rossastre) ed accartocciamenti dei margini verso il basso.
Il danno, inoltre, può essere provocato anche in fase di ovideposizione; infatti, la Cicadella (dotata di un robusto ovopositore morfologico), infiggendo le uova nei giovani rametti dei fruttiferi, all'interno dello strato corticale, provoca la formazione di piccoli cancri sui rametti, oppure determina deformazioni che ostacolano il normale svolgimento delle funzioni fisiologiche. Questi danni, che si verificano con più frequenza sui fruttiferi, possono divenire sede di patogeni fungini, agenti di cancri e di carie.
L'insetto sverna allo stadio di uovo, all'interno dei tessuti corticali dei rametti; in primavera gli stadi giovanili evolvono nutrendosi di piante erbacee, soprattutto Leguminose da foraggio, e completano il loro sviluppo a metà estate. Successivamente gli adulti (circa nel mese di luglio) si portano sulla Vite e sui fruttiferi, sui quali si accoppiano ed ovidepongono. La Cicadella bufalo effettua una sola generazione all'anno.
Cicadella bufalo - Stictocephala bisonia Kopp e Yonke (foto Sebastien Bedani)
Cicadella bufalo - Stictocephala bisonia Kopp e Yonke (foto Sebastien Bedani)
La lotta contro questo insetto si avvale di pratiche agronomiche, quali l'eliminazione dei rametti con le ovideposizioni, e cercando di evitare Leguminose nei tappeti erbosi sottochioma e nelle vicinanze dei frutteti, perché a loro carico evolvono gli stadi giovanili. La lotta chimica non è quasi mai giustificata, per il relativo danno effettuato sulle piante. La Cicadella bufalo è controllata da un nemico naturale: il Polynema striaticorne. Questo insetto è un Imenottero Mimaride, parassitoide oofago; è possibile introdurlo nei frutteti, praticando lotta biologica inoculativa, utilizzando i rametti con uova parassitizzate.