Classe: Insetti
Ordine: Rincoti
Sottordine: Omotteri
Famiglia: Afididi
Genere: Aphis
Specie: A. gossypii Glov.
Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Piante ospiti: Cucurbitacee, Cotone, Pomodoro, Peperone, Patata, Agrumi, Ibisco, Catalpa, ecc.
Si tratta di un Afide molto polifago che infesta tutte le Cucurbitacee, il Cotone e molte piante ortive ed ornamentali (Ibisco, Catalpa, ecc.). L'adulto (circa 2 mm di lunghezza) presenta un colore molto variabile, dal verdognolo al grigiastro-scuro.
Le forme giovanili sono quasi sempre giallognole. L'Aphis gossypii infesta la pagina inferiore delle foglie, provocandone l'ingiallimento ed il disseccamento. Inoltre attacca anche i fiori, determinandone l'avvizzimento, ed i frutti, ostacolandone l'accrescimento. Le piante colpite manifestano un generale sviluppo stentato. L'Afide, inoltre, produce abbondante melata che richiama le Formiche che lo diffondono e lo proteggono. La presenza della melata comporta danni indiretti dovuti ad asfissia, ustioni per effetto lente ed, infine, favorisce l'instaurarsi delle Fumaggini che aggravano ulteriormente il danno. I danni sono ulteriormente aggravati anche dall'azione di diffusione che l'Aphis gossypii svolge per alcuni virus come il Mosaico del Cetriolo, del Cocomero, ed altre virosi delle piante ortive come la Cipolla e la Patata.
Questo Afide può svernare come uovo sugli ospiti primari arborei (Catalpa, Ibisco) o, nei climi più favorevoli, come femmina adulta anolociclica o paraciclica.
Afide delle cucurbitacee - Aphis gossypii Glov.(foto www.aphidweb.com)
Afide delle cucurbitacee - Aphis gossypii Glov.(foto www.aphidweb.com)
La lotta contro Aphis gossypii è di tipo chimico; essa viene eseguita in presenza di forti infestazioni. L'afide è, in natura, controllato da vari entomofagi predatori/parassitoidi (Neurotteri Crisopidi, Coleotteri Coccinellidi, Ditteri Sirfidi e Cecidomidi ed Imenotteri) e da funghi entomopatogeni; tuttavia il controllo naturale, specialmente se l'impiego di fitofarmaci ha ridotto l'entomofauna utile, non sempre riesce a contenere le popolazioni del fitofago.
In coltura protetta si può attivare il controllo biologico con lancio di entomofagi.