Il Ribes rosso appartiene alla Famiglia delle Grossulariacee, genere Ribes, specie rubrum.
E’ un arbusto perenne alto 1-2 m, deciduo, inerme, con foglie semplici, palmate con 3-5 lobi, glabre superiormente, pubescenti sulla pagina inferiore, con peduncolo piuttosto sviluppato, senza stipole.
I fiori, generalmente autofertili, sono formati da 5 sepali, glabri, verdognoli o brunastri, spesso punteggiati di rosso, uguali in larghezza ai petali ma lunghi il doppio.
I frutti sono bacche traslucide, di colore variabile dal rosso al rosa e dal giallo al biancastro, di forma sferica (con diametro inferiore al centimetro), a polpa dolce-acidula caratteristica, acquosa, con numerosi semi piccollissimi.
La maturazione delle bacche delle singole infiorescenze è contemporanea, ma il loro diametro generalmente decresce da quelle basali a quelle apicali.
I grappolini possono essere compatti o più o meno radi e allungati a seconda della cultivar, fino a superare i 20 cm di lunghezza.
In alto Ribes nero, sotto Ribes rosso a bacca gialla e rossa (foto www.agraria.org)
Le cultivar disponibili sono numerose, tutte di provenienza straniera, ma che si adattano bene alle nostre condizioni. Tra le molte, ricordiamo: Junnifer (francese, vigorosa, produttiva sensibile alle gelate tardive); Perfection (olandese, molto produttiva); Cocagne (francese, molto resistente al freddo, con grappoli persistenti e facili da raccogliere a mano); Red Lake (americana, molto produttiva e di media vigoria, adatta al consumo diretto); Stanza (olandese, con grappoli lunghi, frutti di colore rosso cupo e di ottima qualità); Rondom (olandese, rustica, con grappoli molto compatti, di facile raccolta perché provvisti di lungo peduncolo, adatta all’industria di trasformazione); Rovada (olandese, adatta per il consumo diretto e per l’industria, con grappoli lunghi e facili da raccogliere, bacche grosse, brillanti e di ottima qualità); Versailles (con grappoli lunghi, bacche di colore giallo e sapore delicato).
Piantina di Ribes Rosso (foto www.agraria.org)
Si adatta a tutti i terreni purché non vi sia un eccesso di ristagno idrico. La concimazione di fondo può essere effettuata con letame. La propagazione viene fatta per talea di ceppaia, rincalzando le piante madri accestite nell’autunno e prelevando nella primavera i fusti radicati. Il trapianto viene effettuato a macchina su file distanti 2,5-3 m tra le file e 1,5-1,8 m sulla fila. La coltura necessita di un controllo sommario delle malerbe attraverso due o tre sarchiature dell’interfila che mantengano le infestanti sotto l’orizzonte di raccolta che in genere è piuttosto alto. Salvo particolari condizioni non necessita di interventi irrigui.
Entrano in piena produzione al quarto-quinto anno e si mantengono in produzione economicamente valida per dieci-dodici anni, raggiungendo produzioni di 70-100 quintali ad ettaro.
Tenendo presente che il ribes fruttifica prevalentemente sui rami di un anno e poco su quelli corti e inseriti su legno vecchio, l'operazione di potatura deve essere rivolta ad assicurare il rinnovo delle vegetazione.
Concimazione di produzione: in autunno nell’interfila, interrare con una leggera fresatura letame bovino maturo (max 15 ql/1000 mq) e fosforo (perfosfato semplice in terreni alcalini, scorie Thomas in terreni acidi). In pre o post-raccolta potassio da solfato ed in particolare nei suoli acidi calce magnesiaca.
Dove viene effettuata la letamazione non occorre un apporto primaverile di azoto. Il calcio favorisce una maggior consistenza dei frutti, il potassio la colorazione. Il ribes rosso e bianco é autofertile e non necessita di impollinazione incrociata, ma si avvantaggia dell’impollinazione da parte delle api, dei bombi e di altri insetti pronubi.
Periodo di raccolta: giugno-settembre per il ribes rosso e nero. Produzione media 150 q.li/ha.
La raccolta è piuttosto rapida, poiché i grappoli vengono disarticolati alla base del peduncolo (resa: 10-20 kg/ora/uomo). La maturazione dura anche 3 settimane, quindi la raccolta viene eseguita in 2 –3 riprese, in quanto i frutti si mantengono a lungo sulla pianta a maturazione raggiunta.
I frutti del ribes rosso sono molto gradevoli per il consumo fresco, ma il mercato italiano ne assorbe una quantità molto limitata. La destinazione principale è quella della trasformazione sotto forma di confetture, gelatine e sciroppi. Le varietà bianche sono adatte prevalentemente per il consumo fresco.
Il Ribes rosso gode di azione diuretica, rinfrescante e lassativa blanda. Conviene, secondo la tradizione popolare, ai sofferenti di reumatismo, artritismo, gotta, dispepsia e insufficienza epatica, il succo entra in gargarismi per le infiammazioni del cavo orale.
I frutti si utilizzano al naturale, sotto forma di succo, gelatina, sorbetti, sciroppo, marmellate, confetture, piatti a base di riso, salse per carne e pesce, vini aromatici, bevande fermentate, liquori e per guarnire piatti dolci e salati.
Le avversità climatiche che assumono un particolare rilievo sono le gelate tardive, la ventosità eccessiva durante la fioritura e la carenza idrica in estate. Le micosi che rivestono un certo interesse sono l'Oidio, la Muffa grigia e l'Antracnosi.
I parassiti animali di maggior interesse sono gli afidi, le cocciniglie, la sesia e l'acaro giallo.