Il Ribes nero o cassis (Ribes nigrum L.) appartiene alla Famiglia delle Grossulariacee, genere Ribes, specie nigrum.
E' un arbusto originario delle zone montuose dell’Eurasia, alto fino a 2 metri con fogliame deciduo e fusti ramosi.
La corteccia è liscia, da chiara a rossastra nei fusti giovani, mentre diviene scura nei fusti vecchi.
Le foglie sono grandi, piane, picciolate, con tre - cinque lobi, apice acuto e margine dentato. La pagina inferiore, coperta da un leggero tomento, è ricca di ghiandole giallastre dalle quali emana un caratteristico odore. I fiori appaiono in primavera, raccolti in racemi pendenti, sono pentameri, di colore verde-biancastro, poco appariscenti.
I frutti, delle bacche nere globose ricche di semi con all’apice le vestigia del fiore, compaiono in agosto-settembre.
Si differenzia molto dal ribes rosso per il colore, l’aroma e sapore e destinazione dei frutti. Le bacche, infatti, sono di colore viola scuro, riunite in grappoli spargoli e brevi, caratterizzate da un sapore ed aroma «volpino», che non le rende adatte al consumo diretto.
La loro destinazione è rivolta pertanto solo all’industria di trasformazione. Le foglie, le gemme ed i frutti sono intensamente profumati per la presenza di ghiandole contenenti oli essenziali.
In alto Ribes nero, sotto Ribes rosso a bacca gialla e rossa (foto www.agraria.org)
Le cultivar disponibili sono numerose, tutte di provenienza straniera, ma che si adattano bene alle nostre condizioni.
Ribes nero: Climax, Gigante di Boskoop, Burga, Noir de Bourgogne, Tenah, Black Reward e Black Down (le due Black sono autofertili); Tifon, Troll e Andega (di più recente introduzione, autofertili e resistenti all’oidio).
Ibridi ribes nero x uva spina (caratterizzati da taglia media ed assenza di spine, i frutti hanno un sapore migliore rispetto al ribes nero): Josta (olandese, molto vigorosa, con bacche violacee, di media grossezza); Jostine (molto vigorosa e produttiva); Jogranda (meno vigorosa, con grosse bacche attraenti).
Si adatta a tutti i terreni purché non vi sia un eccesso di ristagno idrico. La concimazione di fondo può essere effettuata con letame. La propagazione viene fatta per talea di ceppaia, rincalzando le piante madri accestite nell’autunno e prelevando nella primavera i fusti radicati. Il trapianto viene effettuato a macchina su file distanti 2,5-3 m tra le file e 1,5-1,8 m sulla fila. La coltura necessita di un controllo sommario delle malerbe attraverso due o tre sarchiature dell’interfila che mantengano le infestanti sotto l’orizzonte di raccolta che in genere è piuttosto alto. Salvo particolari condizioni non necessita di interventi irrigui.
Tenendo presente che il ribes fruttifica prevalentemente sui rami di un anno e poco su quelli corti e inseriti su legno vecchio, l'operazione di potatura deve essere rivolta ad assicurare il rinnovo delle vegetazione.
Periodo di raccolta: giugno-settembre per il ribes rosso e nero; giugno-agosto per l’uva spina.
La raccolta è piuttosto rapida, poiché i grappoli vengono disarticolati alla base del peduncolo (resa: 10-20 kg/ora/uomo). La maturazione dura anche 3 settimane, quindi la raccolta viene eseguita in 2 –3 riprese, in quanto i frutti si mantengono a lungo sulla pianta a maturazione raggiunta.
I frutti del ribes nero vengono destinati esclusivamente all’industria di trasformazione.
Il Ribes nero gode di azione rinfrescante, diuretico-depurativa, rinforza le difese naturali dell’organismo e protegge la parete vascolare come tutti i frutti spontanei ricchi di vitamine.
Le avversità climatiche che assumono un particolare rilievo sono le gelate tardive, la ventosità eccessiva durante la fioritura e la carenza idrica in estate. Le micosi che rivestono un certo interesse sono l'Oidio, la Muffa grigia e l'Antracnosi.
I parassiti animali di maggior interesse sono gli afidi, le cocciniglie, la sesia e l'acaro giallo.